“Il ruolo dell’Arpab in questi anni è stato svilito e la tutela dell’ambiente, nella nostra regione, è stata confinata a mera attività marginale. La conferma arriva da quanto accaduto nell’area industriale ex Daramic di Tito”. È quanto afferma il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Angelo Summa, intervenendo sull’inchiesta per disastro ambientale della Procura della Repubblica di Potenza che ha portato al sequestro dell’area perché sono stati riscontrati valori di trielina superiori a 270 mila volte a quelli consentiti dalla legge.
Per Summa “in questi anni la Basilicata è stata esposta a rischio ambientale ed inquinamento in aree industriali e non solo. Sulla vicenda dell’ex Daramic farà chiarezza la magistratura. Ma ci sono responsabilità politiche e morali evidenti che vanno individuate in chi ha governato e governa la nostra regione. Da tempo come CGIL denunciamo una situazione di paralisi dell’Arpab, che a distanza di 20 anni non ha ancora la strumentazione, i laboratori e i mezzi per controllare un territorio come il nostro, in cui ci sono attività impattanti e diffuse che richiedono controlli continui: da Tito a Melfi, dalla Val d’Agri alla Val Basento. Se avessimo avuto la nostra Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente terza e autonoma ma soprattutto dotata di strumenti, laboratori e mezzi, sicuramente avremmo avuto un territorio più presidiato e controllato affinché le attività industriali si svolgessero nel rispetto della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente.
Siamo di fronte all’ennesima certificazione dei disastri ambientali emersa grazie al lavoro della Procura di Potenza e in particolare del procuratore Curcio, al quale va il nostro ringraziamento per l’attività investigativa che sta svolgendo sul territorio per tutelare e garantire la sicurezza e la salute dei nostri cittadini. La Basilicata – conclude Summa – ha sempre più bisogno di una rappresentanza politica che faccia della sicurezza e del rispetto per l’ambiente la precondizione per lo sviluppo. Questo è un punto nodale per il futuro del nostro territorio e delle future generazioni”.