Consigliere regionale Cifarelli (PD): contro la “strana” sordità della Regione, solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata. Di seguito la nota integrale.
Sono ancora in attesa di ricevere risposta a ben due interrogazioni, la prima del luglio 2022 e la seconda dello scorso mese di marzo, con le quali chiedevo a Bardi e Fanelli di chiarire i motivi per i quali la Regione a distanza di più di un anno (Dgr n. 106 del 14 marzo 2022) dal recepimento dell’Accordo n.151 Stato-Regioni dell’agosto 2021 non abbia ancora provveduto a disciplinare le procedure di autorizzazione ed accreditamento delle cure domiciliari.
La mancata approvazione di tali procedure, che praticamente tutte le regioni hanno già effettuato e che doveva avvenire entro marzo 2023, rischia tra l’altro di far perdere alla Basilicata più di 40 milioni di euro per il triennio 2023/25 previsti dal Pnrr assegnate per raggiungere il livello di copertura di assistenza ad almeno il 10% dei cittadini over 65 così come previsto dalla relativa direttiva europea.
A ciò si aggiunge la testarda volontà della Regione di portare avanti una procedura di gara “contra legem” per aggiudicare il servizio di ADI ad un nuovo soggetto senza che questo sia accreditato sulla base dell’Accordo Stato-Regioni dell’agosto 2021.
Per queste ragioni sento di solidarizzare con l’iniziativa di protesta messa in atto per martedi e mercoledi prossimi da parte dei numerosi lavoratori delle cooperative che operano nel servizio di Assistenza Domiciliare Integrata che manifesteranno davanti al Palazzo della Regione contro la Giunta regionale.