I due individui sono stati individuati grazie ad un’articolata attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Potenza a seguito del decesso di un quarantenne lucano per arresto cardio circolatorio da assunzione di stupefacenti tramite venopuntura.
Un’attenta visione delle immagini delle telecamere cittadine e l’analisi dei tabulati telefonici hanno permesso di individuare nei pressi dell’abitazione della vittima, poco prima del suo decesso, un soggetto gravato da diversi pregiudizi di polizia anche in materia di stupefacenti. Dall’esame dello smartphone del de cuius, è emerso che tra i due vi era stato un incontro teso alla verosimile cessione di eroina.
Gli approfondimenti hanno, inoltre, evidenziato, che l’uomo, per rifornirsi dell’eroina da cedere alla vittima, si era rivolto ad un pusher di nazionalità nigeriana.
Gli operatori hanno prontamente individuato anche il cittadino nigeriano, arrestato nel centro storico della città di Potenza e trovato in possesso di venti involucri contenenti eroina, pronti per essere immessi sulla piazza di spaccio cittadina. Detta attività ha permesso di appurare che il cittadino straniero era l’utilizzatore dell’utenza telefonica contattata dall’uomo che aveva accordi con la vittima per la cessione della sostanza stupefacenti.
Alla luce di quanto emerso, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.