Giovedì 1 giugno 2023 alle ore 18 nel monastero di Santa Chiara a Ferrandina l’Unitre di Ferrandina organizza un cnvegno sulle potenzialità e problematiche nella gestione delle emergenze idriche dal titolo “Riutilizzo delle acque reflue depurate”, relazionerà il Dott. Prof. Salvatore Masi, docente associato di Ingegneria Sanitaria-Ambientale all’Università degli studi della Basilicata.
Il convegno si terrà nel suggestivo e maestoso Plesso Monastico di Santa Chiara, sito in Largo Palestro,nell’antichissimo e suggestivo rione storico “La Cittadella” primo agglomerato urbano cittadino, a Ferrandina.
Di seguito alcuni cenni sull’argomento in questione:
Il riutilizzo delle acque reflue
Le acque reflue che hanno attraversato il processo di depurazione rappresentano una risorsa da non sprecare, soprattutto se si considera che la disponibilità di acqua dolce per gli utilizzi umani si riduce sensibilmente con il passare degli anni.
Secondo quanto previsto dal D.M. 2 maggio 2006, ecco cosa si intende per riutilizzo delle acque reflue:
“Impiego di acqua reflua recuperata di determinata qualità per specifica destinazione d’uso, per mezzo di una rete di distribuzione, in parziale o totale sostituzione di acqua superficiale o sotterranea.”
Il riutilizzo delle acque reflue è consentito solo per le seguenti finalità:
irrigazione: irrigazione di colture destinate sia alla produzione di alimenti per il consumo umano ed animale sia a fini non alimentari, nonché per l’irrigazione di aree destinate al verde o ad attività ricreative o sportive;
destinazione civile: lavaggio delle strade nei centri urbani, alimentazione dei sistemi di riscaldamento o raffreddamento, alimentazione di reti duali di adduzione, separate da quelle delle acque potabili, con esclusione dell’utilizzazione diretta di tale acqua negli edifici a uso civile, ad eccezione degli impianti di scarico nei servizi igienici;
destinazione industriale: come acqua antincendio, di processo, di lavaggio e per i cicli termici dei processi industriali, con l’esclusione degli usi che comportano un contatto tra le acque reflue recuperate e gli alimenti o i prodotti farmaceutici e cosmetici.
Le acque reflue depurate non possono essere utilizzate, in nessun caso, come acqua potabile e non possono entrare in contatto con prodotti edibili crudi.
Infine, si stanno diffondendo sempre di più sistemi che consentono, negli edifici, di recuperare e filtrare le acque piovane e le acque grigie (ovvero provenienti da apparecchi idrici di bagno e cucina) per impiegarle negli scarichi dei bagni, per irrigare le aree verdi e per altri utilizzi dove non è necessaria l’acqua potabile.
Questo consente di evitare ingenti sprechi di acque per utilizzi, appunto, non potabili.
Di seguito il Direttivo dell’Associazione:
Presidente: GIOVANNA LAVECCHIA
VicePresidente: GIUSEPPINA MASCIULLI
Direttore corsi: ANGELA MICHELE LAVECCHIA
Segretario: FRANCESCA SERAFINO
Tesoriere: MARIA BRUNA GRAVINA