Domenica 11 giugno 2023 alle ore 18 al Giubileo Hotel Maison di Rifreddo di Pignola è in programma il Galà di Beneficenza per l’Ucraina. Di seguito i particolari.
Dopo l’appuntamento a Bari, lo scorso 26 marzo, fa tappa anche a Pignola Galà di Beneficenza per l’Ucraina, un’iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi in favore del martoriato paese in guerra, direttamente promossa dall’Ambasciata d’Ucraina in Italia con l’assistenza del referente Alessandro De Biase e con il patrocinio del Ministero della Cultura e di un’ampia rete istituzionale, a ogni livello. In programma domenica 11 giugno, al Giubileo Hotel in località Rifreddo di Pignola alle ore 18 una serata esclusiva e di alto profilo – a ingresso gratuito strettamente riservato (si accede solo con invito) – a cui prenderanno parte Oksana Amdzhadin, Vice Ambasciatrice nonché Ministro-Consigliere dell’Ambasciata d’Ucraina nella Repubblica Italiana e il Console Generale d’Ucraina in Italia Kovalenko Maksym.
Saranno presenti referenti delle massime cariche istituzionali di governo, nazionale e regionale, oltre ai più alti vertici delle autorità civili, religiose e militari della Basilicata. In particolare, ci saranno il Sottosegretario alla Salute On. Marcello Gemmato e il Viceministro della Giustizia , On. Francesco Paolo Sisto a nome del Governo Italiano, il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e il Presidente Anci Basilicata, Andrea Bernardo. Tanti i Sindaci – tra cui quello di Potenza, Melfi, Tolve, Palazzo San Gervasio, Viggiano, per citarne alcuni – che faranno sentire la vicinanza delle rispettive comunità, oltre a un numero definito – per ragioni di sicurezza – di ospiti in rappresentanza dei volti migliori e più autorevoli dell’imprenditoria e del sociale, particolarmente attivi sul fronte dell’accoglienza e della solidarietà.
Sarà l’occasione per lasciarsi emozionare dalla testimonianza del giornalista del Tg2 Rai, Leonardo Zellino, inviato in Ucraina sin dai primi giorni di guerra e dall’esposizione dei suoi scatti fotografici che documentano le atrocità e le violenze subite dal popolo ucraino, ingiustamente occupato e violato nella sua integrità, viste attraverso i suoi occhi. Momento clou il concerto dell’Orchestra Sinfonica ICO 131 della Basilicata. In apertura, l’Inno nazionale Ucraino, con la cantante Masha Ruta e l’Inno nazionale Italiano con Katia Ricciarelli. L’esecuzione dell’ICO 131 proseguirà con le voci del tenore Francesco Zingariello e del soprano Katia Ricciarelli per lasciare, infine, spazio al suono del violino di Alina Komissarova, Primo Violino e Solista all’Accademia nazionale di Musica dell’Ucraina. L’evento, condotto dalla giornalista e presentatrice di TeleNorba, Mary De Gennaro, sarà ospitato in una sala in cui domineranno i colori nazionali ucraini, affiancati dal Tricolore italiano e dalle bandiere europee. Si concluderà con un buffet di prodotti ucraini e tipicità lucane: specialità enogastronomiche che comporranno le “ceste” di beneficenza che, chi vorrà, potrà liberamente acquistare, per contribuire alla raccolta fondi, direttamente gestiti dall’Ambasciata Ucraina, in favore della ricostruzione degli ospedali e per ulteriori urgenze.
Testate giornalistiche, locali e nazionali, debitamente accreditate, seguiranno l’appuntamento che si avvale del patrocinio della Regione Basilicata, dell’Anci, di Confindustria e Camera di Commercio della Basilicata e di numerosi partner che prontamente hanno accordato il loro sostegno all’iniziativa.
Lunedì 12 giugno la delegazione Ucraina, sarà ricevuta dal Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, per un incontro Istituzionale ristretto e riservato, al termine del quale saranno concesse interviste agli organi d’informazione accreditati.
Una serata dall’alto profilo culturale che non mancherà di stimolare le emozioni, grazie alla testimonianza del giornalista del Tg2 Rai, Leonardo Zellino, inviato in Ucraina sin dai primi giorni di guerra e dall’esposizione dei suoi scatti fotografici che documentano le atrocità e le violenze subite dal popolo ucraino e alle note dell’Orchestra Sinfonica ICO 131 della Basilicata, con un repertorio che prevede l’esecuzione dell’Inno nazionale Ucraino, con la cantante Masha Ruta e dell’Inno nazionale Italiano con Katia Ricciarelli.
Il Galà, ideato e realizzato dall’Ambasciata d’Ucraina in Italia, ha visto l’assistenza del referente Alessandro De Biase, a cui sono state affidate alcune riflessioni sull’importante occasione.
Nel delicato e drammatico momento che il popolo Ucraino sta vivendo, quanto è importante sentire la prossimità delle persone?
Dopo più di un anno, guardiamo ancora, con orrore, alle conseguenze prodotte da questa assurda guerra che mostra, ogni giorno che passa, come sia assurdo e incomprensibile che tutto ciò possa essere accaduto per davvero.
Non si può, infatti, dimenticare il popolo ucraino, martoriato a causa di un conflitto folle e crudele, e non ci si può abituare alla barbarie delle armi; ricordiamo che mentre il mondo cominciava a uscire dalla tempesta della pandemia, in Ucraina, scattava l’offensiva militare delle Forze armate della Federazione Russa. Come si chiedeva il Santo Padre: “É stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra?”. Tante e tutte lodevoli sono le iniziative per giungere alla pace ma, al momento, non si intravedono all’orizzonte spiragli che ci inducano a ritenere che la fine delle ostilità sia vicina.
Tuttavia, ci conforta che tutto il mondo sia indignato e che condanni le azioni deprecabili del presidente Putin.
I momenti di confronto e incontro, come il Galà che si terrà in Basilicata, a Potenza, sono occasioni privilegiate per raccontare cosa sta accadendo ma anche e soprattutto per costruire azioni concrete per arrivare alla pace definitiva?
Tra le iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, a non far dimenticare o peggio per non far passare in sordina quello che quotidianamente vive il popolo ucraino, abbiamo deciso di raccontare cosa stia realmente accadendo in Ucraina e lo facciamo da un osservatorio privilegiato e autorevole, se si considerano le numerose autorità che vi prenderanno parte.
Siamo grati e lieti per la testimonianza e la solidarietà manifestata dalle personalità intervenute, anche in occasione del precedente Gala, che si è svolto a Bari il 26 marzo scorso.
Non possiamo e non dobbiamo spegnere i riflettori su tale vicenda, dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione dei media affinché, prima o poi, l’indignazione porti anche il popolo russo a ribellarsi contro i propri governanti che stanno portando fame e dolore in troppe famiglie.
Quale messaggio sente di far pervenire ai fratelli ucraini?
Siamo sempre pronti a sostenere il popolo ucraino, come abbiamo fatto, sin dal principio, ospitando i profughi o inviando sostegni concreti che non mancheranno anche in futuro.
La cultura della pace passa attraverso le opere di sensibilizzazione ma anche di informazione rispetto alle drammatiche vicende che le tante persone coinvolte nella guerra, subiscono, loro malgrado. Che tipo di accoglimento sta trovando sul territorio lucano?
L’entusiasmo e l’accoglienza che ho trovato nel popolo lucano sono a dir poco commoventi.
Nelle ultime settimane ho avuto l’onore e il piacere di conoscere delle persone splendide, serie e laboriose; delle meravigliose realtà economiche e artistiche che sono proprie della Basilicata e che la proiettano, da qualche anno, nel panorama mondiale come una eccellenza dell’Italia.
Un evento come il Galà del prossimo 11 giugno si pone come tavolo circolare che riunisce differenti e trasversali voci, da quelle istituzionali a quelle associative e fino a raggiungere i cittadini tutti. In prospettiva, trova auspicabile la costruzione di un ponte operativo?
Non è “captatio benevolentiae”, ma l’ospitalità e la disponibilità a partire dalle istituzioni, attraverso le sue massime espressioni, per finire al mondo imprenditoriale e sociale, sono state il lievito che ha portato a realizzare il Galà. Questo evento si propone di essere un momento di riflessione, in cui poter dar voce a tutte le opinioni, anche a chi ha sensibilità differenti, perché la sintesi che deriva da ogni confronto, anche il più acceso, deve essere necessariamente costruttiva e non distruttiva. Siamo portatori di messaggi di pace che non possono non trovare terreno fertile nell’animo di ciascun uomo che abbia a cuore l’amore per la propria famiglia e per la propria patria. Vogliamo costruire ponti e non muri e ci attiveremo per una cooperazione ancora più efficiente, per contribuire, per quanto possiamo, a edificare la pace. Ci saremo con piccoli ma concreti gesti di solidarietà che saranno di aiuto al popolo ucraino. Sento di ringraziare dal profondo del cuore due ragazze straordinarie che hanno dedicato il loro tempo alla realizzazione dell’evento, le giornaliste Cristiana Lopomo e Virginia Cortese.