Emozionante standing ovation ad Assisi per Stefano Mele, 28 anni appena compiuti, un ragazzo speciale di Calvello, piccolo comune della provincia di Potenza in Basilicata, che ieri 30 maggio era in prima fila alla tradizionale maratona benefica “Con il Cuore nel nome di Francesco”, trasmessa in diretta su Rai Uno dal piazzale della Basilica di San Francesco. Stefano Mele, insieme a Carlo Conti e a Padre Enzo Fortunato, ha lanciato un toccante appello che ha commosso i presenti e milioni di telespettatori: “Per me è un onore essere qui a rappresentare la pace, perché abbiamo bisogno tanto e tutti quanti di pace. E speriamo che il mondo diventi ricco di pace”, ha detto il giovane, che soffre di distrofia muscolare di Duchenne da quando aveva 6 anni ed è seguito dall’Assistenza Domiciliare Integrata della Basilicata gestita da Auxilium, con la quale ha uno straordinario rapporto di amicizia e fiducia.
Attraverso questa amicizia Stefano ha conosciuto padre Enzo Fortunato, che racconta: “L’evento ‘Con il cuore nel nome di Francesco’ da sempre desidera richiamare i grandi temi della solidarietà, della condivisione, di una società che sia a misura di vangelo e a misura di uomo, che rispetti la dignità di ciascuno. La testimonianza di Stefano è stata una vera perla, un gioiello, perché ha detto a tutti noi la bellezza di poter dare significato, non tanto a quello che facciamo, ma a quello che siamo”.
Stefano Mele è arrivato ad Assisi insieme agli amici di Auxilium: il fondatore Angelo Chiorazzo, lo staff dell’Assistenza Domiciliare Integrata che lo segue quotidianamente, l’OSS Rocco Bollettino, il direttore Francesco Montingelli, la coordinatrice Maria Rosaria Bellezza e, naturalmente, il papà Luigi e la mamma Teresa. Racconta Angelo Chiorazzo: “Persone come Stefano ci insegnano a vivere guardando a ciò che è davvero importante. La sua storia, la sua voglia di vita, di realizzarsi interessandosi degli altri, di non chiudersi nelle difficoltà, sono una grande lezione per tutti. Il papà Luigi e la mamma Teresa sono degli eroi e sono felice di essere amico di questa splendida famiglia”.
Nonostante le grandi difficoltà imposte dalla malattia degenerativa, infatti, Stefano ha un carattere eccezionale: si è laureato in scienze sociali per aiutare gli altri, è un cattolico praticante e si impegna molto, anche con le istituzioni locali, per trovare soluzioni ai problemi delle persone con disabilità. É uno youtuber conosciuto ed è stato testimonial di Telethon. Racconta Stefano: “Ieri sera è stata una grande emozione per me, perché ho sentito che in quel momento stavo rappresentando anche la mia amata Regione, ma soprattutto stavo dando voce a tutte le persone con disabilità, che affrontano la propria sofferenza con la speranza e la consapevolezza che la vita è un dono e che il sole può splendere ogni giorno”.