Mercoledì 7 giugno 2023 presso la sala riunioni “G. Laus” della sede di Cia Potenza in Via dell’Edilizia, lotto E a Potenza è in programma incontro informativo-divugaltivo, organizzato da Cia-Agricoltori sul tema “La rete del lavoro di qualità in agricoltura. Salute, sicurezza e legalità del lavoro agricolo”.
Secondo programma, interverrà per i saluti istituzionali, il prefetto della Provincia di Potenza, Michele Campanaro e il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini. Con loro, ad aprire i lavori, presidente e direttore provinciale di Cia Potenza, rispettivamente Giambattista Lorusso e Giovanna Perruolo.
A seguire, l’approfondimento, introdotto da Donato Distefano, coordinatore Cia Basilicata e con la partecipazione di Lucia Carmen Angiolillo, direttore Inail Basilicata; Teresa Mastromartino, coord. Consulenza Tecnica Salute e Sicurezza Inail Basilicata; Benedetta Dito, direttore Inps Basilicata; Geraldina Mazzeo, dirigente entrate contributive e vigilanza ispettiva Inps Basilicata; Michele Lorusso, direttore I.T.L. Basilicata; Angelo Romaniello, responsabile processo vigilanza I.T.L. Potenza; Giovanni Casaletto, Consorzio Nova; Antonio Lapadula, presidente E.B.A.T. Potenza; Danilo De Lellis, responsabile Ufficio relazioni sindacali e lavoro di Cia nazionale.
“La nostra – sottolinea il presidente Cia – è l’unica Confederazione agricola che si è fatta capofila di un progetto contro il caporalato -ha ricordato-. Questo perché Cia ha nel suo dna il valore della legalità e difende gli imprenditori che rispettano le regole, fronteggiando tutti quei fenomeni, come il caporalato, che mortificano la dignità e i diritti dei lavoratori e creano distorsioni nel mercato facendo concorrenza sleale”. Fini ribadisce l’esigenza, non soddisfatta, di più manodopera da parte delle imprese agricole: “Abbiamo lavorato con il governo per anticipare il Decreto flussi, ma non basta -ha sottolineato-. Abbiamo bisogno di altri strumenti, semplificati e sburocratizzati, anche per togliere terreno al caporalato” e una possibile risposta può essere “costruire un impianto legislativo sui contratti di appalto con le cooperative”. Intanto, evidenzia il presidente di Cia, “progetti come Rural Social ACT sono fondamentali per accendere un faro su problematiche del genere e creare percorsi e soluzioni condivise per imprenditori e lavoratori agricoli”.