Questa mattina nella Regione Basilicata si è svolta la conferenza stampa promossa dal Centro Studi Progetto Basilicata con la partecipazione di Aurelio Pace, Enrico Torlo, Pierluigi Smaldone, Rocco Pergola, Enzo Stella Brienza, Michele Beneventi, Raffaele Acquafredda per affrontare le criticità che riguardano l’Università degli Studi della Basilicata e la Casa dello Studente.
Abbiamo sempre creduto nella funzione strategica dell’Università, nella programmazione dello sviluppo coerente di una Regione che ritiene imprescindibile la formazione, la cultura ed il ruolo dei giovani.
È proprio partendo da queste convinzioni che riteniamo l’Unibas uno dei vettori di sviluppo principali nelle politiche regionali.
È per questo che abbiamo sempre condiviso il sostanzioso finanziamento della Regione Basilicata all’Università ed abbiamo da sempre auspicato una stretta e virtuosa connessione tra Istituzioni, mondo produttivo, territori ed Università.
Il ruolo strategico per la città di Potenza quale città universitaria per tutto il mezzogiorno d’Italia, passa per lo stretto legame tra i servizi che l’Università offre ai giovani lucani e non, dalla qualità della sua didattica e dalla integrazione della stessa con il tessuto regionale.
Perdere 22 milioni di euro di investimenti che il CIPE, attraverso il piano per il sud, aveva destinato alla Casa dello Studente è il segno di uno scollamento tra i soggetti istituzionali e territoriali che abbiamo richiamato e la sconfitta delle politiche di residenzialità a basso costo per gli studenti dell’Unibas, soprattutto per i meno favoriti.
Il diritto allo studio è dare opportunità a chi ha meno, alimentando le legittime aspettative di crescita e riscatto di una generazione.
Aspettative a cui vengono contrapposte inefficienze, ritardi ed incapacità istituzionali.
È per questo che chiediamo un tavolo urgente tra Regione, Università, ARDSU e Città di Potenza e di Matera per recuperare credibilità e rianimare una soluzione certa sul progetto “Casa dello Studente”.
Non farlo significherebbe mortificare lo sforzo dell’Università stessa nel qualificare una offerta formativa che non può vivere senza servizi.
Il Centro Studi “Progetto Basilicata” crede che la nostra terra possa essere ancora un esempio virtuoso e che la prima delle virtù sia il capitale umano che i nostri giovani rappresentano.
Per questo non accetteremo ulteriori ritardi ed altre inefficienze e chiederemo conto agli organi preposti di quanto sapranno o non sapranno fare.