L’Amministrazione comunale di Matera, con il sindaco Domenico Bennardi e l’assessore alla Cultura Tiziana D’Oppido, ha rinnovato per i prossimi tre anni il protocollo d’intesa con l’associazione “Nati per leggere”, finalizzato a promuovere la lettura tra i bambini in età prescolare. Presenti alla firma, la referente Associazione culturale pediatri (Acp) per la Basilicata di “Nati per leggere”, Lidia Vespe, con le dottoresse Soldo del Centro per la salute del bambino (Cs), Manicone referente dell’Associazione italiana bibliotecari (Aib) del progetto e la referente formativa, dottoressa Matera, oltre alle volontarie del team. La prosecuzione del progetto, era stata chiesta nel marzo scorso dall’Acp. “Nati per Leggere” è un programma di promozione della lettura in famiglia, destinato a bambini da 0 a 6 anni; dal 1999 promuove e sostiene l’importanza di questa pratica in età precoce, per lo sviluppo psicofisico, relazionale e cognitivo del bambino. Il programma è promosso dall’alleanza tra pediatri e bibliotecari, insieme a tutta la società civile espressa dai volontari, impegnati nella diffusione delle iniziative a livello nazionale, e al supporto delle istituzioni più sensibili. Tra gli obiettivi del programma, ci sono azioni di elevato valore socio-culturale, come: favorire lo sviluppo affettivo, linguistico e culturale del bambino, attraverso la lettura condivisa in famiglia; sostenere una crescita armoniosa sul piano cognitivo e relazionale; migliorare le competenze genitoriali e contrastare la povertà educativa. In Basilicata il programma è attivo dal 2002, con un progetto regionale che per 5 anni è stato molto diffuso, in cui Matera ha sempre rappresentato un polo d’eccellenza. Nel 2005, sempre nell’ambito del programma, fu inaugurata la biblioteca “Pinocchio”, negli spazi della biblioteca provinciale “T. Stigliani”. Tra le iniziative più interessanti che si vogliono proseguire, c’è “Il dono di un libro ai nuovi nati” residenti nella città di Matera, con una lettera di “Benvenuto al mondo”, a firma del sindaco e dell’assessore alla Cultura, e un pieghevole illustrativo del programma; poi un piccolo fondo annuale per la realizzazione delle attività del Programma. “Nati per Leggere -commentano Bennardi e D’Oppido- ha favorito la crescita culturale delle famiglie e dei bambini della città, oltre alla diffusione della lettura come veicolo di nuova cultura e qualità delle competenze letterarie nei giovani. Siamo arrivati alle famiglie più difficilmente raggiungibili e vulnerabili, per offrire ai loro bambini opportunità di sviluppo cognitivo, relazionale e sociale fin dai primi mesi di vita”.