“La Basilicata è tra le Regioni più fattive nel campo della progressiva decarbonizzazione. Le prospettive per il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050 sono estremamente positive”. Lo ha annunciato l’assessore all’Ambiente ed Energia della regione Basilicata, Cosimo Latronico, intervenendo a Potenza al convegno sul tema: “Idrogeno, tecnologie della decarbonizzazione e nuove professionalità per la lotta ai cambiamenti climatici”. “La programmazione energetica regionale punta molto sull’innovazione della produzione energetica e pone obiettivi in diversi settori di intervento: efficienza energetica, neutralità climatica, economia circolare. Sono in corso di approvazione linee di indirizzo strategiche e programmatiche per l’identificazione delle migliori politiche e azioni da mettere in atto per mitigare gli impatti climatici. Le aree prioritarie di intervento sono: l’incremento della capacità di generazione da fonti rinnovabili; l’elettrificazione dei consumi energetici; la promozione dell’efficienza energetica e lo sviluppo di nuove iniziative e nuovi vettori energetici quali l’idrogeno verde. A tutto ciò si aggiunge – ha continuato Latronico – un ulteriore asse prioritario che è quello della sicurezza energetica, garantendo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e adeguando le infrastrutture di distribuzione. Un’altra grande sfida in tema di transizione energetica è rappresentata dallo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili orientate all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia, anche in una prospettiva multi-vettore, promuovendo la creazione di “distretti energetici”. Il potenziale di questo nuovo modello energetico è davvero significativo”. Latronico ha poi ricordato che “molteplici sono le azioni già messe in campo.Relativamente all’elettrificazione dei consumi energetici e all’incremento della produzione di energia rinnovabile, la Regione, prima in Italia, ha pubblicato un Avviso per l’erogazione di contributi a fondo perduto alle famiglie lucane non allacciate alla rete metano, per l’installazione di impianti fotovoltaici, microeolici e pompe di calore. La misura punta a favorire l’attuazione di misure di decarbonizzazione nel settore residenziale, che ha un peso non trascurabile in termini di emissioni climalteranti. In tema di Comunità energetiche rinnovabili, la Basilicata ha anticipato i tempi, con la pubblicazione della legge regionale, a sostegno dell’istituzione dei gruppi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e delle comunità energetiche rinnovabili. Lo stesso Avviso per i ‘non metanizzati’ sopra richiamato, è uno strumento prodromico alla costituzione di tante piccole comunità energetiche. Nel campo dello sviluppo di nuovi vettori energetici, l’idrogeno verde è protagonista di un ampio programma di sviluppo a livello regionale. E’ recente l’approvazione della graduatoria delle proposte progettuali per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, finanziato nell’ambito della Missione 2 del Pnrr a fronte di una dotazione finanziaria di 18,5 milioni di euro. E’ quindi evidente – ha concluso Latronico – che le azioni messe in campo sono strumenti più che validi per vincere la “gara dell’emergenza climatica” “.
“Idrogeno, Tecnologie della Decarbonizzazione e nuove professionalità per la lotta ai Cambiamenti Climatici”, è il titolo del convegno che si è svolto oggi, a Potenza, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata.
Pubblichiamo, di seguito, l’intervento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità, Michele Casino.
“La ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’ è un’opportunità unica non solo per l’Italia, ma in particolare, per la Basilicata, riccamente dotata di risorse energetiche, idriche e naturali.
La tutela dell’ambiente e la crescita sostenibile sono le traiettorie su cui viene declinato il futuro della Basilicata: l’armonizzazione delle azioni di tutela, di valorizzazione e di crescita sostenibile è condizione da rispettare per dare concretezza a questa finalità.
Questa condizione, declinata nel Piano strategico regionale 2022- 2030 approvato con legge, va rispettata, per evitare che priorità date alla valorizzazione di alcune delle risorse disponibili, senza dubbio quelle legate al fossile, pilastro della nostra economia pregiudichino la valorizzazione delle risorse non energetiche. Dobbiamo evidentemente anche superare la logica delle ‘compensazioni’, e continuare nella programmazione che stiamo attuando e che armonizza gli interessi nazionali e il futuro della Basilicata.
Grandi opportunità di cambiamento sono legate essenzialmente all’operazione europea ‘Green Deal’, sollecitate dalla necessità di far fronte ai cambiamenti climatici e agli impegni assunti, attivando interventi di contrasto, indicando la strada della transizione verso la profonda trasformazione dei modelli in atto in materia di biodiversità, economia circolare, inquinamento zero, mobilità sostenibile e intelligente, ondata di ristrutturazioni, alimenti sostenibili, idrogeno, batterie, energie rinnovabili offshore e molto altro.
La Basilicata si è dimostrata immediatamente aperta a queste sollecitazioni, a partire dal ‘bando idrogeno’ che ha ammesso e finanziato per un valore di 18 milioni di euro, tre progetti che vedranno la realizzazione di nuovi impianti di idrogeno verde in aree industriali dismesse. La nostra è tra le cinque regioni italiane che ha identificato nello sviluppo della produzione di idrogeno green il proprio progetto bandiera, e che per questo riceverà, circa 10 milioni aggiuntivi rispetto alla dotazione attuale e che potrebbero darci l’opportunità di rilanciare il Centro di ricerca Fiat.
E’ bene, infatti, ricordare che la nostra visione avanguardista come regione, sta andando oltre e sta investendo anche sul settore dei motori elettrici e della riconversione produttiva delle aziende della filiera automotive, concentrando l’attenzione soprattutto sulla formazione delle risorse umane impiegate nel settore. Sulla nuova programmazione FESR FSE 2023- 2027 sono previste, infatti, risorse ad hoc per la formazione di nuove competenze professionali.
C’è un esempio eccellente rappresentato dalla Fondazione Its energia in Basilicata con cui stiamo formando tecnici ad alta specializzazione nei settori più avanzati e trainanti del sistema produttivo regionale e dell’economia mondiale: l’oil&gas e le fonti energetiche rinnovabili. Nella filiera dell’automotive è in corso una vera rivoluzione, si sta realizzando la più grande trasformazione industriale e la Basilicata con lo stabilimento di Melfi sta evidentemente rispondendo a questa difficile sfida.
Il tema della transizione energetica è complesso, tocca tutti i settori dell’economia e meriterebbe indubbiamente un quadro più ampio di analisi, ma mi limito a sottolineare che si sta aprendo una nuova era per l’energia, lo sviluppo e la produzione industriale in Basilicata, nella quale noi intendiamo avere un ruolo da protagonisti”.