Associazione della Sinistra, Il Centro Carlo Levi , Città Plurale, il CIACP, Falco Naumanni, il FAI, CGIL-Matera, Legambiente, Movimento Azzurro Murge, Mutamenti a Mezzogiorno, Tolbà, WWF aderenti al Coordinamento Regionale di Associazioni e Cittadini Lucani per l’Acqua Pubblica organizzano una conferenza stampa sulla mozione inviata al presidente del Consiglio De Franchi ed al Presidente della Giunta Regionale De Filippo su L’acqua “bene comune dell’umanità” e sua gestione pubblica
Oggetto: L’acqua “bene comune dell’umanità” e sua gestione pubblica
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA
PREMESSO
– Che l’acqua è un bene essenziale e condizione insostituibile per la vita dell’uomo e dell’intero pianeta;
– Che, a partire dalla promulgazione della Carta Europea dell’Acqua (Strasburgo 1968) il principio di “acqua bene comune” è universalmente accettato;
– Che oltre 1 miliardo e 400 milioni di uomini soffrono per la mancanza di acqua;
– Che, per dar l’acqua a tutti, è stata promossa la campagna mondiale “Acqua, diritto umano, bene comune”;
– Che a tal fine è stato costituito un Comitato Internazionale per un contratto mondiale per l’acqua;
– Che, tra le iniziative di detto Comitato Internazionale, è da ascrivere un “Manifesto dell’acqua”, di cui si condividono i contenuti;
– Che le ragioni del Comitato Internazionale sono condivise, in Italia, anche da Amministrazioni locali e che, lo scorso 21 novembre 2008, si è costituito il “Coordinamento nazionale degli Enti Locali per l’Acqua pubblica”;
– Che il “bene acqua”, pur essendo rinnovabile, per effetto dell’azione antropica può esaurirsi;
– Che il Parlamento Europeo, in data 15 marzo 2006, ha dichiarato “l’acqua bene comune dell’umanità”;
– Che lo stesso Parlamento Europeo, in data11 marzo 2004, ha dichiarato che, “essendo l’acqua un bene comune dell’umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno”;
– Che lo stesso Parlamento Europeo (COM, 2004, 374) ha sancito che “le autorità pubbliche competenti (Stato, Regioni, Comuni) sono libere di decidere se fornire in prima persona un servizio di interesse generale o affidare tale compito a un altro Ente (pubblico o privato)”;
– Che non esiste alcuna norma europea che sancisce l’obbligo per le imprese pubbliche di trasformarsi in società private (come ribadito da Corte di giustizia CE, 2005; Commissione CE 2003 e 2006; Parlamento CE, 2006);
– Che la Regione Basilicata, Province e Comuni lucani hanno già manifestato il proprio intento di mantenere il controllo pubblico del ciclo integrato dell’acqua, compresi il capitale ed i servizi ad essa collegati, sia con l’istituzione della società di Acqua S.p.a. (L.R. n.21 del 03 giugno 2002) sia con la costituzione, in data 30.07.2002, di Acquedotto Lucano S.p.a., cui è stata affidata in via esclusiva la gestione del servizio idrico integrato (deliberazione ATO n.19 del 03.09.2002).
PRESO ATTO
– Che la Camera dei Deputati del Parlamento Italiano ha avviato la discussione di un disegno di legge di iniziativa popolare volta ad assicurare una quantità minima vitale di acqua, gratuita, a tutti gli esseri umani e di sottrarre l’acqua (reti, gestione ciclo idrico integrato, erogazione) alle leggi del mercato e della concorrenza, garantendone la proprietà e la gestione interamente pubbliche, con il controllo delle comunità locali;
– Che i lavori di analisi e valutazione del DDL nelle Commissioni interessate procedono con ritmi molto lenti e che nel frattempo sono state adottate norme di legge che tendono a ridurre l’acqua a bene di consumo ed a privatizzarne la gestione a far tempo dal 1° gennaio 2012 (art. 23-bis del DL 25.06.2008 n.112 convertito nella legge n.133 del 06.08.2008 – art.15 del DL n.135 del 25.09.2009 attualmente in fase di conversione in legge);
– Che, in ottemperanza a queste norme, la Regione Basilicata dovrà procedere all’indizione di una gara pubblica di appalto per la gestione del ciclo idrico;
CONSIDERATO
– Che ciò è in contrasto con l’intento di mantenere il controllo pubblico del ciclo integrato dell’acqua, già manifestato dalla Regione Basilicata;
– Che diversi Comuni della Basilicata hanno approvato delibere in cui si afferma che l’acqua è un bene comune e che la sua gestione non può essere assoggettata alle leggi del mercato e della concorrenza, ed hanno modificato in tal senso i propri Statuti;
– Che è nato nella Regione Basilicata un ampio movimento di cittadini che chiedono una gestione pubblica e democraticamente partecipata del servizio idrico integrato;
– Che, per sostanziare il principio del diritto dell’acqua come diritto universale e inalienabile, nonché per orientare il sistema di tariffazione agevolata per le fasce sociali meno abbienti e assicurare maggiore responsabilizzazione degli utenti e politiche di risparmio idrico, appare opportuno introdurre, all’interno dell’ordinamento regionale, la definizione del servizio idrico integrato come servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza economica;
– Che, in ossequio agli obiettivi del movimento mondiale per il diritto all’acqua, appare opportuno che la Regione Basilicata si doti degli strumenti istituzionali e di un quadro legislativo coerente a tal fine;
– Che la Regione Puglia ha manifestato, con Delibera di G.R. n. 1959 del 20.10.2009, il proprio intento di mantenere il controllo pubblico del ciclo integrato dell’acqua mediante trasformazione di Acquedotto Pugliese S.p.a. in soggetto giuridico di diritto pubblico, impugnando, tra l’altro, l’art. 15 del DL n.135/2009;
DICHIARA DI CONDIVIDERE LA CONVINZIONE
– Che l’acqua è un bene comune ed è diritto umano universale, non assoggettabile alle leggi del mercato libero;
– Che la disponibilità e l’accesso individuale e collettivo all’acqua potabile vanno garantiti in quanto diritti inalienabili e inviolabili della persona umana;
– Che tali diritti devono tradursi in impegno a garantire ai cittadini un minimo vitale giornaliero pari a 50 litri per ogni persona;
– Che, conseguentemente, la proprietà e la gestione del servizio idrico devono essere pubbliche e improntate a criteri di equità e solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future), oltre che al rispetto degli equilibri ecologici;
– Che il consumo umano delle risorse idriche deve avere la priorità rispetto ad altri usi;
– Che il Servizio Idrico Integrato è un servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza economica, e come tale non soggetto alla disciplina della concorrenza ma rientrante nella competenza esclusiva della Regione (art. 117 Cost.);
– Che esso Servizio deve essere gestito con meccanismi che garantiscano la partecipazione sociale;
DICHIARA
la volontà di garantire, nella regione Basilicata, il controllo pubblico del ciclo dell’acqua (reti, gestione ciclo idrico integrato, erogazione) ;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
• Ad aderire al Coordinamento nazionale Enti Locali per l’Acqua Pubblica;
• A modificare lo Statuto della Regione Basilicata e a introdurre i principi sopra esposti;
• Ad inserire nella Legge Finanziaria di Previsione per l’anno 2010 tali principi ed, in loro attuazione, i tempi per l’approvazione di una Legge Regionale che regolamenti il servizio idrico integrato quale servizio privo di rilevanza economica, trasformando le Società gestionali operanti nel settore e presenti sul territorio in un unico soggetto giuridico di diritto pubblico, rispettoso dei criteri di economicità, efficienza e trasparenza;
• A formulare le linee guida per un piano finanziario pluriennale di manutenzione e rinnovamento delle infrastrutture idriche;
• A dare mandato al Dirigente coordinatore dell’Avvocatura perché predisponga l’impugnazione dell’art. 15 del D.L. n. 135/2009 o dell’equivalente articolo della eventuale legge di conversione dinanzi alla Corte Costituzionale a difesa dell’autonomia regionale;
• A trasmettere il presente atto, ad avvenuta esecutività, all’Avvocatura per i conseguenti adempimenti di competenza.
Lettera inviata a
Dr. Prospero De Franchi
Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata
e per il Suo tramite
Ai sigg.ri Consiglieri Regionali
Via V. Verrastro, 6
85100 P O T E N Z A
Al Dr. Vito De Filippo
Presidente della Regione Basilicata
Via V. Verrastro, 4
85100 P O T E N Z A
Oggetto: Richiesta di convocazione di una sessione straordinaria del Consiglio Regionale della Basilicata.
Gentilissimi signori,
Le organizzazioni, le associazioni, i cittadini firmatari aderenti al Coordinamento Regionale di Associazioni e Cittadini Lucani per l’Acqua Pubblica
APPREZZANO la chiara posizione espressa dal Presidente della Giunta Regionale attraverso i mezzi di informazione volta a confermare, anche in presenza della nuova legislazione statale, la scelta verso una gestione pubblica del servizio idrico integrato, già espressa in passato della Regione Basilicata;
SI RICONOSCONO nella bozza di mozione già a suo tempo inviata, e che si allega;
AUSPICANO che la stessa sia portata a conoscenza di tutti i Consiglieri Regionali e relativi gruppi;
RIBADISCONO la necessità di una gestione pubblica migliorata per quanto riguarda la manutenzione della rete di distribuzione, la riduzione degli sprechi sistemici e la maggiore efficienza dei sistemi di depurazione;
RITENGONO NECESSARIA una campagna di sensibilizzazione atta a ridurre gli sprechi da parte dei consumatori.
CHIEDONO la convocazione urgente di apposita Sessione del Consiglio Regionale con all’odg l’argomento “Gestione pubblica del servizio idrico integrato”, da cui possano chiaramente emergere la posizione e gli impegni dei singoli partiti e gruppi consiliari.
Augurandosi che alla presente sia dato un effettivo seguito, inviano cordialità
Matera, 14 Dicembre 2009
ASSOCIAZIONI – ADERENTI
Associazione della Sinistra
Centro Carlo Levi
Città Plurale
Culturale e Politica (CIACP)
Falco Naumanni
Fondo Ambiente Italiano – Matera
CGIL-Matera
Legambiente – Matera
Movimento Azzurro Murge
Mutamenti a Mezzogiorno
Tolbà
WWF – Matera
Pio Abiusi