Diversi comuni lucani si apprestano a vivere il fine settimana con i festeggiamenti di San Vito la cui memoria liturgica ricorre il 15 giugno santo venerato anche come san Vito di Lucania o san Vito Martire,
Festa particolarmente sentita a Banzi uno dei quattro comuni lucani insieme ad Avigliano, Atella e Rapone che l’anno eletto a santo patrono (in Italia sono 83 in totale) e proprio in questa occasione sarà possibile ammirare un tesoro inestimabile di oggetti sacri,una collezione di pezzi unici di oreficeria sacra.
Un’esposizione volutadal Parroco Don Vincenzo Agatiello e dal Sindaco di Banzi Pasquale Caffio che i fedeli potranno ammirare all’interno dell’abbazia di Santa Maria la più antica di Basilicata.
Diciotto reliquiari che contengono reliquie autentiche di santi molto venerati nel Medioevo tra cui San Pietro Celestino dalla chiesa di S. Antonio di Ferentino, dei SS. Apostoli Matteo e Barnaba, le ossa di San Gioacchino e San Giuseppe da Copertino. Uno splendido reliquario in cristallo di rocca e filigrana dove nella teca cilindrica è conservata una particola della cute contenente di Sant’Isidoro, frutto di una bottega veneziana e giunto a Banzi 1754. Nell’esposizione spicca il cofanetto contenente un’ampolla del sangue della Santa Vergine e Martire Castoressa ritrovate nel cimitero di San Calisto a Romache oltre all’unicità della reliquia mostra la straordinaria bellezza dei ricami realizzati a mano da Maria Giovanna Elmo su commissione del cardinale Enrico Enriquez commendatario dell’abbazi ache ornano tutta la scatola con nove decorazioni a finissimo ricamo. Le sue ultime esposizioni nel 2007 a Milano presso il Palazzo Reale per esplicita scelta del critico d’arte Vittorio Sgarbi e nel 2021 presso il museo storico della città di Lecce.
Il cofanetto troverà una collocazione definitiva nella navata destra dell’abbazia grazie ad un progetto dell’amministrazione comunale condiviso con la parrocchia già finanziato con una misura delle arre interne.