“L’emergenza della peste suina sappiamo essere tema di attualità che preoccupa le Regioni e i Comuni, in specie alla luce dei casi avvenuti in Campania. Non a caso il Presidente Bardi ha inteso ricomprendere,con un’ordinanza, nella zona a rischio e infetta, anche i Comuni lucani più vicini di Grumento Nova, Lagonegro, Moliterno, Paterno e Tramutola, pur non essendosi registrati casi.
Alla luce di questa prontezza della politica, è bene rimarcare che la materia è e deve essere appannaggio, dato il connotato sanitario e settoriale della fattispecie trattata, di chi opera nel settore sanitario e in specie medico veterinario, ovviamente in accordo con il Presidente della Giunta e l’Assessore al ramo.
Ritengo , quindi, inopportuno nonché strumentale, attuare informazione e divulgazione meramente politica sull’argomento in zone della Basilicata realmente preoccupate e interessate da questo rischio sanitario, e più in generale dall’emergenza cinghiali.
È noto a tutti l’impegno politico della regione sul tema, come noti sono gli impegni che questo governo ha sollecitato in sinergia col governo nazionale e che hanno portato alla revisione nazionale della legge cinghiali, che sono certo gioverà non poco alla causa. Tuttavia al di là delle competenze mediche che sono proprie degli specialisti che si occupano da sempre della trasmissibilità della peste suina e che soli possono orientare le scelte degli enti locali che assumono le decisioni amministrative, è bene non confondere i ruoli e non rischiare di fare cattiva informazione sul territorio.
Ritengo che ci sia un preciso ruolo del consigliere regionale e della politica, e che questo non coincida in nessun modo con i tentativi di speculazione sul tema in vista della prossima campagna elettorale.”
Così in una nota il Consigliere regionale Gianuario Aliandro.