Cgil Potenza e Fp Cgil Potenza: “Dichiarazioni diffamatorie contro la Cgil, azione legale nei confronti di giornalista per dichiarazioni durante diretta Facebook”. Di seguito la nota integrale.
Apprendiamo di gravissime dichiarazioni diffamatorie rivolte alla Cgil da Gianluigi Laguardia, giornalista freelance, nel corso di una diretta Facebook sulla vicenda del concorso unico regionale per Oss la cui prova pratica si svolgerà ad Avellino. Una scelta infelice che abbiamo contestato, chiedendo contezza all’azienda ospedaliera San Carlo di una decisione incomprensibile e che comporterà innumerevoli disagi agli oltre 6.800 candidati. Laguardia, nel lanciare infondate accuse di silenzi nei confronti delle Organizzazioni sindacali, ha asserito che la Cgil ha lucrato sulla pelle di questi operatori, organizzando “corsi di formazione a pagamento di 1.000 euro”. Una affermazione totalmente fasulla e diffamatoria, in quanto la Fp Cgil ha sì organizzato corsi di preparazione al concorso, ma corsi totalmente gratuiti rivolti agli iscritti alla Organizzazione sindacale. Quanti non risultavano iscritti poiché disoccupati hanno potuto partecipare gratuitamente, ripetiamo, iscrivendosi alla Fp Cgil attraverso una tessera brevi manu dal costo di 25 euro, che ha dato loro accesso, tra l’altro, a tutti i servizi di patronato, fiscali e legali offerti dalla cgil ai propri iscritti.
Laguardia parla senza conoscere i fatti e confondendo probabilmente la Cgil con soggetti che organizzano corsi per il rilascio del titolo di Oss. Sono affermazioni infondate, non veritiere e pertanto diffamatorie.
Abbiamo già conferito mandato ai nostri legali per sporgere querela per diffamazione contro il Laguardia perché non possiamo consentire che lo “scoopismo” debordante cui abbiamo assistito leda la dignità di una grande organizzazione qual è la Cgil che ha sempre fatto del rispetto dei lavoratori e dei suoi iscritti il caposaldo della sua azione. Preannunciamo pertanto che la CGIL si costituirà parte civile nell’instaurando procedimento penale al fine di fare accertare la falsità delle accuse ed ottenere il risarcimento dei danni, che sarà interamente devoluto.