Paolo Borrometi, condirettore dell’agenzia di stampa AGI e uno dei giornalisti italiani più autorevoli sulla criminalità organizzata, ha raggiunto questa mattina la città di Matera per presentare il suo libro “Traditori come fango e depistaggio hanno segnato la storia italiana” nella sala degli stemmi della curia arcivescovile. L’evento culturale è stato promosso dalla Fondazione Sassi in collaborazione con l’Associazione Giovane Europa. Dopo l’introduzione della presidente della Fondazione Sassi Maria Giovanna Salerno, hanno dialogato con l’autore, Monsignor Pino Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina, Filippo Bubbico, Angelo Chiorazzo, presidente dell’Associazione Giovane Europa, Don Marcello Cozzi, Associazione Libera, Vittorio di Trapani presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana.
“Traditori”, edito da Solferino, non è solo un libro che aiuta la memoria, ma anche un testo che ci aiuta a comprendere, a riconnettere i fili, a trovare risposte alla difficile stagione che stiamo vivendo. Nel libro Borrometi ripercorre i troppi omissis e i tanti buchi neri della nostra storia. L’autore ricorda cronisti, sacerdoti, magistrati, semplici cittadini, uccisi e poi diffamati. “Per me non erano eroi, ma persone per bene”, spiega Paolo Borrometi. E aggiunge: “Ho scritto il libro ‘Traditori’ perché questo Paese lascia sole le vittime delle mafie, delle stragi, del terrorismo. Perché la nostra disattenzione non solo lascia i familiari delle vittime soli nella ricerca di brandelli di verità, ma fa anche il gioco di chi, per il potere confonde, inquina, depista”.
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La fotogallery della presentazione del libro Traditori di Paolo Borrometi (foto www.SassiLive.it)