“Con la prima riunione del Comitato di Monitoraggio del Complemento per lo Sviluppo rurale del Programma strategico della PAC 2023-2027, la Basilicata guarda al futuro muovendo di fatto il primo passo nel nuovo ciclo di programmazione comunitaria”.
Lo sostiene l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali Alessandro Galella che ha presieduto ieri i lavori dell’Assise svoltasi a Matera, a cui hanno preso parte rappresentanti della Commissione europea, del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, di rappresentanti istituzionali, rappresentanti di altri ministeri e della Regione, organismi di settore e ordini professionali. Il 2 dicembre scorso la Commissione europea ha approvato il Programma Strategico Nazionale della PAC, nel quale si inserisce il Complemento regionale della Basilicata, in un nuovo modello di governance coordinato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, ma con attuazione fortemente concentrata sulle specificità regionali. Con una dotazione finanziaria di circa 453 milioni di euro (228,7 Meuro quota Feasr e 224,2 Meuro di cofinanziamento nazionale), il CSR della Basilicata mira al potenziamento della competitività del sistema produttivo agroalimentare in forma sostenibile, al rafforzamento della resilienza e della vitalità dei territori rurali, alla promozione del lavoro agricolo e forestale di qualità e la sicurezza sui posti di lavoro, al sostegno alla capacità di attivare scambi di conoscenza, ricerca e innovazioni.
“Nel prossimo quinquennio – continua l’Assessore Galella – puntiamo a una Basilicata che sappia conciliare e valorizzare il connubio agricoltura e ambiente, con grande attenzione al clima, alle risorse naturali, in una visione di competitività del sistema agroalimentare che mostri quindi una regione sostenibile sotto diversi profili, quello economico, quello ambientale e quello sociale”.
La visione strategica a cui è improntata la programmazione per il prossimo periodo 2023-2027 è basata su cinque traiettorie, derivanti dalla lettura ed interpretazione dei fabbisogni della Basilicata rurale, dal confronto continuo con i portatori di interesse – imprese, organizzazioni di rappresentanza, enti ed organismi di settore – dalla cosiddetta lezione del passato, l’esperienza dei precedenti periodi di programmazione, l’osservazione e la comprensione delle dinamiche economiche e sociali di carattere nazionale e internazionale che impattano anche sulle realtà locali.
Traiettoria 1: Competitività e imprenditorialità giovanile, per favorire il rafforzamento del sistema produttivo agricolo e agroalimentare, mediante il consolidamento della struttura organizzativa ed economica delle aziende, l’irrobustimento delle imprese giovanili, sviluppando in tal modo l’occupazione.
Traiettoria 2: Sostenibilità, perché in una fase storica di transizione verso modelli di produzione e gestione energetica alternativi, è necessario salvaguardare il contesto ambientale e, al tempo stesso, valorizzare le risorse naturali e tutto il complesso della biodiversità regionale.
Traiettoria 3: Qualità e redditività, per favorire il consolidamento dei sistemi di qualità delle produzioni regionali, aumentando il loro valore aggiunto.
Traiettoria 4: Ruralità ed aree interne, per innalzare la qualità della vita delle zone rurali, combattere lo spopolamento e il depauperamento produttivo, fenomeni che mettono a rischio l’ecosistema e le risorse naturali, assicurando a cittadini ed operatori economici un contesto infrastrutturale (fisico ed immateriale) nel quale ritrovare motivazioni per vivere, rendere possibile fare impresa e accrescere l’occupazione.
Traiettoria 5: Innovazione e conoscenza, per assicurare un adeguato e costante sostegno all’innovazione, alla ricerca e, in generale al sistema della conoscenza perché l’agricoltura lucana è chiamata ad affrontare le nuove sfide poste dalla transizione ecologica.
“Il CSR presentato ieri al Comitato di Monitoraggio nella riunione del suo insediamento – conclude l’Assessore Galella – è stato elaborato in un percorso partecipato e condiviso che ha coinvolto in diverse tappe il partenariato regionale e i diversi portatori di interesse; questo modello di ampia partecipazione e condivisione, dovrà improntare tutte le fasi di attuazione della programmazione dello sviluppo rurale 2023-2027, rifuggendo da sterili protagonismi e valorizzando tutte le energie e specifiche competenze dei soggetti pubblici e privati coinvolti a titolo diverso in questo percorso decisivo per il futuro dell’agricoltura lucana”.
Sempre ieri si è tenuta la riunione del Comitato di Sorveglianza per il Programma di Sviluppo Rurale della Basilicata 2014-2022, presieduta dall’assessore regionale alla Politiche agricole, forestali e alimentari Alessandra Galella, a cui hanno partecipato i referenti della Commissione europea, i rappresentanti del MASAF, gli altri dicasteri coinvolti, i responsabili dei dipartimenti regionali e i referenti del partenariato economico e sociale (organizzazioni e ordini professionali, associazioni, sindacati, organizzazioni di categoria), il valutatore indipendente. Nell’occasione è stato comunicato lo stato di avanzamento fisico e finanziario del Programma di Sviluppo rurale Basilicata 2014-2022 per il quale risultano attivate risorse per 928,86 milioni di euro, in pratica la totalità della dotazione complessiva; in rapporto alle risorse contrattualizzate, la percentuale dei pagamenti si attesta al 70%, per un controvalore superiore ai 547 milioni di euro.
Sullo stato di avanzamento l’assessore Galella ha chiosato: “Questo dato finanziario è il prodotto di un’azione sinergica di tutti gli Uffici della Direzione Generale per le Politiche agricole che hanno gestito 89 bandi di misura e un ulteriore bando di selezione delle Strategie di sviluppo locale. La valenza di quanto fatto è riscontrata dagli oltre cento mila potenziali beneficiari che hanno presentato una domanda di sostegno a valere sul PSR Basilicata. E tutto questo in un quadro di evidenti criticità per le imprese agricole, che risentono del sensibile rialzo dei prezzi e delle difficoltà di approvvigionamento di beni e servizi che, spesso, mettono a rischio la realizzazione dei progetti attivati grazie ai bandi regionali”.
L’Assessore Galella ha anche sottolineato come il PSR Basilicata sia stato anche “strumento di soccorso”, grazie alla recente attivazione della Misura 22 – Sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori particolarmente colpiti dall’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina, con la quale si è inteso compensare l’innalzamento dei costi di gestione delle imprese agricole, con una disponibilità finanziaria di 5 milioni di euro.