Dati Istat, (Cgil Potenza): “Se c’è una corsa della Basilicata accertata dai dati è quella sullo spopolamento. Fa bene Bardi a tenersi lontano da inutili trionfalismi. Solo investimenti sulla creazione di nuova e buona occupazione possono salvare la nostra regione”. Di seguito la nota integrale.
“Se c’è una corsa della Basilicata, accertata dai dati, è quella sullo spopolamento. L’ingente calo al 2030 accertato dall’Istat, con il passaggio da 545.130 abitanti del 2021 a 508.868 nel 2030 (-6,7%) e una perdita del 12,4% in età da lavoro è un aspetto che preoccupa e non poco in una piccola regione del mezzogiorno con molte aree interne dove i servizi basilari stentano ad essere garantiti”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito. “Penso ai comuni in cui manca un medico di base – aggiunge il segretario – o dove i trasporti pubblici non arrivano, o ancora la viabilità è interrotta da frane che ancora attendono di essere risanate. Comuni dove esistono ancora le pluriclassi e mancano gli asili”.
Per Esposito “anche il dato relativo alla crescita del Pil di +2,5% dal 2019 al 2021 va letto nella giusta direzione, esplicitata dallo stesso Istat. Il Pil, infatti, risulta aumentato per l’ingresso di Paesi e regioni dell’Est Europa con un Pil pro capite piuttosto basso, che ha comportato un abbassamento del Pil pro capite medio dell’Ue, con la conseguenza che alcune regioni che prima risultavano al di sotto della soglia prefissata (75% della media Ue) si sono ritrovate al di sopra. Tale “effetto statistico”, specifica ancora l’Istat, ha determinato la fuoriuscita della regione Basilicata dalla categoria delle regioni “meno sviluppate”, rientrando in un regime transitorio definito “phasing-out”, perché risultava avere un Pil pro capite superiore al 75% della media Ue, ma inferiore al 75% della media dell’Ue15.
L’Istat – aggiunge Esposito – precisa inoltre che le regioni del Mezzogiorno sono continuate a crescere sempre meno di qualsiasi media Ue, al punto da poter essere considerate tutte insieme come l’area più vasta e popolosa di arretratezza economica dell’Europa occidentale. In queste regioni, e quindi anche in Basilicata, la doppia crisi economica del 2008-09 e del 2011-13 non è stata praticamente mai intervallata da una fase di ripresa economica, e anche nel periodo successivo il tasso di crescita medio annuo del Pil pro capite è stato inferiore rispetto al dato nazionale ed europeo. Fa bene dunque il presidente della Regione Vito Bardi a mantenersi lontano da “inutili trionfalismi”. Se non si incentra una programmazione basata su investimenti e sulla creazione di nuova e buona occupazione, nessun bonus gas sarà sufficiente a ripopolare la nostra piccola Basilicata”.