Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa dal consigliere comunale dell’IDV Michele Paterino in cui spiega perchè il Comune ha deciso sui rifiuti di passare dalla tassa alla tariffa e la nota del gruppo consiliare dell’Italia dei Valori in cui si illustrano i particolari sugli emendamenti proposti dal partito e approvati nell’ultima seduta consiliare dedicata al bilancio di previsione 2012.
Nota di Michele Paterino, Consigliere comunale IDV
La Tarsu è una tassa da dimenticare. Perché è giusto perseguire l’obiettivo di far pagare a ciascuno in relazione alla quantità e alla qualità dei rifiuti che produce.
Premesso che già nel 1997 il decreto Ronchi aboliva la TARSU ma , come spesso avviene in Italia, nello stesso tempo apriva la strada ad un regime transitorio, che è dura da oltre dieci anni, prorogando sistematicamente l’entrata in vigore del nuovo regime.
La decisione della amministrazione comunale di introdurre, gradualmente indici e parametri, che saranno nel tempo sempre più perfezionati per raggiungere il massimo di efficienza del sistema quello di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio, è sicuramente condivisibile. Solo così facendo si raggiunge non solo una perfetta equità contributiva (ciascun utente paga esattamente per quel che produce) ma anche una maggiore responsabilizzazione degli stessi utenti in quanto più ci si impegnerà alla riduzione dei rifiuti prodotti e al riciclaggio degli stessi, più concreta sarà la possibilità di ottenere delle riduzioni sulla parte variabile della tariffa.
Dunque, la riduzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata sono il veri obiettivi della amministrazione comunale, perseguirli significa ottenere non solo un risultato ambientale ed ecologico ma anche una riduzione dei costi in quanto lo smaltimento costa molto di più del riciclaggio.
Passare da una tassa uguale per tutti a una tariffa che individua la suddivisione dei costi fra gli utenti attraverso l’applicazione di indici e di coefficienti calcolati su indagini statistiche sulla produzione dei rifiuti diversi per ogni categoria di utenza, è comprensibile che nell’immediato può trovare qualche resistenza alla sua applicazione da parte di alcune tipologie di attività, soprattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando.
Va precisato che la rimodulazione del costo del servizio è avvenuto a gettito invariato rispetto al 2011 e che la giunta ha evitato di procedere alla copertura dell’intero costo del servizio e smaltimento di rifiuti (attualmente coperto all’85%) non procedendo ad un aumento della tassa ma attraverso la lotta alla evasione ed elusione per circa 900.000,00 euro.
Ritengo che gli effetti positivi di questa scelta saranno sicuramente percepibili nei prossimi mesi.
Michele Paterino, Consigliere comunale IDV
Bilancio 2012, nota mendamenti IDV approvati
L’appartenenza ad una maggioranza, per il gruppo consiliare IdV di Matera, non significa sudditanza di una maggioranza. Questo è il principio che sino ad ora ha guidato l’azione dell’IdV materano, ribadito concretamente in occasione della seduta fiume del Consiglio comunale tenutasi il 27 giugno scorso, in cui sono state presentate una serie di proposte di emendamento al bilancio comunale di previsione 2012.
In un contesto in cui la crisi socio-economica genera e moltiplica fortemente i focolai dell’antipolitica, l’azione amministrativa deve, in maniera sempre più efficace, rivolgersi con maggiore attenzione a quelle fasce deboli, costitute da famiglie e cittadini, che con difficoltà riescono ad affrontare una quotidianità caratterizzata sempre più da imposte esose e servizi al cittadino ridotti o insufficienti.
La serie di emendamenti, presentati dal Consigliere comunale Michele Paterino, assieme all’intero gruppo consiliare, tutti dotati di pareri favorevoli (tecnico-contabili) di legittimità e di conformità da parte dei revisori dei conti e del dirigente del settore finanziario, finalizzati alla realizzazione di una pressione fiscale più equa e ad un’amministrazione più attenta a ridurre sprechi e inefficienza, ha però trovato solo parziale accoglimento.
Non si comprende come parte della maggioranza di quest’amministrazione risulti, nonostante il continuo e puntuale contributo dell’IdV, inspiegabilmente refrattaria ad un contributo migliorativo dell’azione amministrativa e altamente distratta dinanzi a proposte che andrebbero a migliorare la spesa comunale.
Tra gli emendamenti approvati spicca l’istituzione di un nuovo capitolo di spesa al quale saranno destinati 150 mila euro per l’abbattimento di barriere architettoniche, e una integrazione di 100 mila euro per la manutenzione dei marciapiedi e della viabilità cittadina; tra quelli non approvati si segnala in particolare quello che prevedeva lo stanziamento di 300 mila euro per la costituzione di un fondo comunale di sostegno agli affitti, destinato alle fasce deboli, 100 mila euro per la manutenzione del verde pubblico e dei parchi cittadini, e inoltre 100 mila euro previsti per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, attraverso cooperative sociali.
Le risorse necessarie, pari a 500 mila euro, venivano recuperate riducendo la franchigia prevista sull’addizionale comunale Irpef, fissando tuttavia un importo di gran lunga superiore alla media nazionale.
Il Sindaco, comunque, ha assicurato che le esigenze prospettate potranno essere prese in considerazione nel prossimo futuro.
Considerata la riduzione progressiva di finanze che lo Stato centrale trasferirà nei prossimi anni ai Comuni, è esigenza stingente ottimizzare le entrate fiscali, puntando innanzi tutto al recupero dei crediti che per il Comune di Matera al momento ammontano a circa 1,4 milioni di euro, da anni messi a bilancio senza che però nessuno si preoccupi di attivare le procedure di riscossione.
Scorrendo l’elenco dei debitori si nota come in alcuni casi la riscossione sia ferma agli anni ’90 per importi pari a migliaia di euro a carico di privati che esercitano attività commerciali pubbliche oppure di associazioni, sportive e non, che utilizzano spazi comunali senza corrispondere alcun importo, nella totale indifferenza dei dirigenti e amministratori che invece sarebbero sempre pronti a ritoccare le tariffe dei tributi senza mai migliorare l’efficienza dei servizi.
Molte delle proposte di emendamento presentate durante il Consiglio comunale ultimo, sono da anni ripetutamente portate all’attenzione del consesso medesimo, come la revisione delle rendite catastali, una delle tante azioni che andrebbero a distribuire con maggiore equità una pressione fiscale già notevolmente sbilanciata a sfavore delle fasce sociali più deboli.
Per questo motivo l’IdV continuerà nella sua azione di proposta di soluzioni che vadano ad ottimizzazione l’azione amministrativa per renderla più aderente alle esigenze dei cittadini che a quelle di bilancio.
Segreteria Organizzativa IdV Matera e Gruppo Consiliare Idv Matera