Il Comandante Regionale Basilicata, Generale di Brigata Gaetano Scazzeri, è intervenuto in piazza Mario Pagano a Potenza per la celebrazione della ricorrenza del 249° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. La solenne cerimonia si è svolta alla presenza del Prefetto di Potenza, S.E. Dott. Michele Campanaro, e delle massime autorità Regionali civili e militari, oltre alla partecipazione di una rappresentanza di tutti i Reparti del Corpo presenti sul territorio delle province di Potenza e di Matera, dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e del Consiglio di Base di Rappresentanza. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale, il Comandante Regionale ha tenuto una breve allocuzione sull’impegno operativo svolto nell’ultimo periodo dai Finanzieri lucani nella lotta ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria maggiormente lesivi ed insidiosi per la collettività e sui rilevanti risultati di servizio conseguiti nei vari settori d’intervento: evasione, elusione e frodi fiscali, sprechi di risorse pubbliche, contraffazione, traffici illeciti e altri obiettivi strategici di interesse per il Corpo. Un particolare soffermo, il Comandante Regionale ha poi dedicato alle prossime sfide che dovranno ulteriormente caratterizzare l’azione della Guardia di Finanza, che opererà, d’intesa con la Magistratura ordinaria e contabile, per il contrasto delle condotte suscettibili di arrecare pregiudizio alla corretta destinazione e impiego delle ingentissime risorse pubbliche stanziate per il rilancio del Paese e derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sarà, inoltre, garantita la piena e assoluta disponibilità e collaborazione con l’Autorità Giudiziaria penale, compresa la neo istituita Procura europea (EPPO – European Public Prosecutor’s Office) che, sfruttando lo strumento della cooperazione rafforzata, risponderà alla necessità di tutelare gli interessi finanziari dell’Unione europea. Grazie alle peculiari capacità operative ed investigative delle Fiamme Gialle, volte ad approfondire i diversi fenomeni dell’illegalità in maniera organica e trasversale, la Guardia di Finanza – ha sottolineato il Generale Gaetano Scazzeri – si conferma, oggi, quale presidio di straordinaria efficacia a difesa degli interessi finanziari, erariali e di tutela dell’economia sana, operando il Corpo a salvaguardia delle libertà economiche sancite dalla Carta Costituzionale. L’Ufficiale Generale ha poi ringraziato le Fiamme Gialle lucane per il loro impegno profuso nella difesa dei principi della giustizia e legalità, manifestando la sua riconoscenza alle donne e agli uomini della Guardia di Finanza della Basilicata per essere stati ogni giorno presenti sul territorio per garantire le esigenze di legalità e sicurezza dei cittadini, tutelando, sotto ogni aspetto, il tessuto produttivo sano della Basilicata. Ha anche ricordato ai finanzieri che la loro “missione” è di elevato profilo, morale e professionale, a tutela degli interessi fondanti della collettività: la Guardia di Finanza è una “Forza di Polizia a forte vocazione sociale”. La ricorrenza dell’Anniversario, inoltre, è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività operativa svolta dai dipendenti Reparti del Corpo della Basilicata nel periodo gennaio 2022 – maggio 2023.
GUARDIA DI FINANZA: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE
Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023 la Guardia di Finanza ha eseguito 2.916 interventi ispettivi e 1.200 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
CONTRASTO DELL’EVASIONE FISCALE
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori. Nel periodo gennaio 2022 – maggio 2023 sono stati scoperti 51 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria, nei cui confronti è stata constatata una base imponibile netta ai fini delle II.DD. di circa 10,1 milioni di euro, 93 lavoratori in “nero” e 1.326 “irregolari”. Sono state eseguite, inoltre, 120 indagini delegate dalla magistratura, che hanno portato alla denuncia di 108 soggetti per reati fiscali, di cui 5 in stato di arresto (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione). Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è stato di oltre 4,7 milioni di euro, mentre il valore delle proposte di sequestro è stato di oltre 22,4 milioni di euro.
Molteplici interventi sono stati svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva parallela delle merci illecitamente introdotte sul territorio regionale, mediante servizi di prevenzione lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici commerciali, nonché attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel redditizio settore. Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 49 interventi e verbalizzati 96 soggetti.
TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel corso del periodo gennaio 2022 – maggio 2023 la Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. 803 sono gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 86 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria e 41 deleghe svolte con la Corte dei Conti. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 3,9 milioni di euro, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 36, mentre si attestano su circa 2 milioni euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 386, nonché avanzate proposte di sequestro per circa 2 milioni di euro. Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per circa 14,7 milioni di euro, a carico di 97 soggetti, nonché avanzate proposte di sequestro per oltre 4,1 milioni di euro. In materia di Appalti denunciati 4 responsabili per un’assegnazione irregolare di somme pari a circa 800 mila euro. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del “reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito, anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare circa 1,4 milioni di euro indebitamente percepiti, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 93 soggetti. Tra questi figurano anche soggetti evasori totali, persone dedite a traffici illeciti e anche appartenenti ad associazioni criminali, già condannate in via definitiva e che stavano scontando la pena in carcere. I servizi svolti per garantire la tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione hanno portato alla denuncia di 110 soggetti, di cui 40 pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, 8 tratti in arresto, nonché eseguiti sequestri per circa 800mila euro. In tale ambito, riveste importanza strategica anche la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su cui delega, nel corso del periodo gennaio 2022 – maggio 2023, i Reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.
CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA
La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza a contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria negli interessi finanziari, economici e imprenditoriali legali, è ulteriormente rafforzata per l’esigenza di salvaguardare il “sistema Paese” nella delicata fase post emergenziale. In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economicofinanziaria”, il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie criminali, si propongono quali “facilitatori” della penetrazione criminale nel tessuto socio-economico. L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del Paese, nonché per intercettare possibili pratiche di finanziamento del terrorismo, si è fondata e continuerà sempre più a basarsi nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio. Sempre allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere i reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni d’investimento non sicure. Nel corso del periodo gennaio 2022 – maggio 2023, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 104 soggetti ed ammonta a oltre 14 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro e a circa 2 milioni di euro il valore delle confische eseguite. Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economicofinanziaria”, ovvero coloro che, per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria e fallimentare. Sono stati eseguiti 675 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 10 persone per i reati di riciclaggio e 10 di auto-riciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato a oltre 4,8 milioni di euro, mentre quello dell’autoriciclaggio accertato è risultato di oltre 21,3 milioni di euro; inoltre, sono stati effettuati sequestri per circa 2 milioni di euro per riciclaggio e per oltre 1,1 milioni per autoriciclaggio.. Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati denunziati alla competente A.G. 35 soggetti, di cui 5 in stato di arresto; inoltre, sono stati effettuati sequestri di beni per un valore pari a oltre 130 mila euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di circa 5,8 milioni di euro. A tutela del mercato dei beni e dei servizi e a contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore, i Reparti operativi della Basilicata hanno effettuato 88 interventi e dato esecuzione a 40 deleghe dell’Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro oltre 84mila prodotti industriali contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri, per un valore di circa 800 mila euro.
CONTROLLO DEL TERRITORIO Nel quadro delle attività di controllo del territorio da parte delle varie forze di polizia, anche la Guardia di Finanza ha fornito il proprio apporto con l’impiego di 4.128 pattuglie nel servizio “117” oltre a quelle impegnate in altri servizi programmati, a cui si aggiungono quelle relative ai “Dispositivi permanenti di contrasto ai traffici illeciti” e i “Dispositivi operativi per il contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale organizzato””, impiegate dai Comandanti Provinciali per corrispondere alle attivazioni delle Autorità Prefettizie. Nell’ambito del contrasto ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti sono stati eseguiti 313 interventi, condotti anche attraverso un capillare monitoraggio delle arterie stradali di collegamento tra i maggiori siti di interesse operativo, che hanno portato al sequestro di circa 205,43 chilogrammi di sostanze stupefacenti e alla denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di 60 persone, di cui 18 in stato di arresto, nonché alla segnalazione di 274 assuntori alle competenti Prefetture.