TPL regionale e Frecciarossa, Filt Cgil Basilicata: assessore regionale Merra dice tutto e il contrario di tutto. Non resteremo a guardare, dalla Filt Cgil verifiche sul rispetto del regolamento europeo 1370 del 2007 e del regolamento sulla concorrenza. Di seguito la nota integrale.
La questione trasporti in Basilicata merita ancora qualche chiarimento. In riferimento alle ultime dichiarazioni rilasciate sul Frecciarossa Taranto – Potenza – Milano – Torino dall’assessora alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Donatella Merra, secondo la quale la sperimentazione a mercato non va nel senso della proroga ma è un’innovazione nei contratti di servizio, come per il Tpl, vale la pena ricordare che la sentenza del TAR aveva stabilito che non si poteva procedere con l’ennesima proroga alle medesime condizioni. A quel punto la Regione Basilicata ha dovuto procedere con un contratto ponte pattuendo un aumento che però non tiene conto dei costi standard e che quindi non consente alla aziende di garantire per i lavoratori i contratti di secondo livello, aumentando tra l’altro solo il corrispettivo per le aziende e non quello per i lavoratori del cosiddetto “integrativo regionale”, motivo per il quale il 7 luglio proseguiremo con la seconda giornata di sciopero.
In aggiunta ricordiamo nuovamente che il contratto ponte è scaduto a novembre 2021 e quindi di fatto si sta andando avanti con le proroghe e non c’è nulla di sperimentale in un piano di esercizio che è copia e incolla di quello del 2009, che a sua volta lo era di quello del 2000. Che fine hanno fatto le gare per il piano di bacino per le quali l’assessora si era tanto battuta e sostenute dallo stesso sindacato? Che fine hanno fatto gli investimenti previsti dall’articolo 5 bis del dl 4 che consente di spostare le gare al 2026? Senza tali investimenti il comparto è lasciato completamento al caos, con aziende che non innovano, lavoratori ridotti al minimo dello stipendio e un piano di servizio obsoleto e non più funzionale alle reali esigenze dei cittadini.
Questa volta non resteremo a guardare. Il regolamento europeo 1370 del 2007 impone un tetto massimo all’affidamento di 15 anni e una legge comunitaria è di rango superiore rispetto alle leggi ordinarie interne. Pertanto daremo mandato ai nostri legali di verificare se ci sono le condizioni per una violazione di tale regolamento o del regolamento sulla concorrenza. L’era dei proclami per dire tutto e il contrario di tutto è finita.