“Attraverso una rappresentazione grafica intuitiva, chiunque e non solo a chi fa comodo, può facilmente constatare la positività di gran parte dei risultati raggiunti dal nostro Sistema sanitario regionale nel 2022. Bene l’efficacia dell’assistenza territoriale, la pediatria, la qualità clinica e di processo, ottima l’integrazione ospedale territorio, l’appropriatezza chirurgica e medica, la capacità di governo della domanda e tanti gli ambiti nei quali stiamo lavorando nella logica del miglioramento e dell’eccellenza come l’efficienza prescrittiva farmaceutica, la salute mentale, le cure palliative, il Materno-infantile e la sanità digitale. Sono studi autorevoli, dati, certificazioni che non solo evidenziano la bontà e l’efficacia delle azioni intraprese e di miglioramento ma che evidenziano anche i punti critici e pertanto di fondamentale importanza poiché di ulteriore sprone al miglioramento su temi fondamentali ed imprescindibili per i cittadini lucani”.
È quanto dichiara l’assessore regionale alla Salute e Politiche della persona, Francesco Fanelli, commentando il report diffuso in questi giorni dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sul Sistema di valutazione delle performance dei Sistemi sanitari regionali; uno strumento che risponde all’obiettivo di fornire a ciascuna Regione una modalità di misurazione, confronto e rappresentazione del livello della propria offerta sanitaria e in riferimento ai dati Gimbe (Fondazione Nazionale di evidenze scientifiche) sul recupero delle liste di attesa circa i ricoveri chirurgici e le prestazioni oncologiche.
“Per quanto concerne i dati diffusi dalla Fondazione Gimbe – ha aggiunto l’assessore – la percentuale di recupero delle prestazioni totali per quanto attiene alle liste di attesa, è pari al 46% (dato Italia 65%). Nello specifico per il recupero delle liste per i ricoveri chirurgici programmati, la nostra percentuale è pari al 91% (dato Italia 66%), per gli inviti agli screening oncologici è del 100% (dato Italia 82%) e per le prestazioni di screening oncologici è del 100% (dato Italia 67%). Possiamo fare meglio per le prestazioni ambulatoriali, dove riscontriamo un recupero del 34% (dato Italia 57%); bene invece, la percentuale del finanziamento rendicontato rispetto a quello assegnato, 81% (dato Italia 69%) e la percentuale di committenza alle strutture private accreditate pari al 22% (dato Italia 29%).
A dispetto di quanto ne dicano gli accaniti detrattori dell’odierna Sanità lucana, i dati Gimbe e Sant’Anna parlano chiaro e descrivono risultati positivi e reali per una consistente parte del nostro Sistema sanitario regionale; pur consapevoli che la strada è ancora lunga e che tanto possiamo e dobbiamo fare in ambito sanitario, bisogna guardare la realtà attraverso la chiara lente della lucidità; una situazione fatta di recupero e di grande impegno per il superamento di annose criticità combattendo allo stesso tempo con forza, la logica disfattista della disinformazione e dell’opportunismo di bandiera”.