Cittadini, associazioni, organizzazioni sindacali, Università e rappresentanti della politica, regionali, provinciali e comunali insieme per difendere la Biblioteca di Matera. Circa 200 i cittadini che hanno risposto nel tardo pomeriggio all’appello lanciato dall’ Associazione Amici della Biblioteca.
Sono intervenuti, tra gli altri, i rappresentanti della Rete degli Studenti Medi, le studentesse del Liceo Classico Duni di Matera, il consigliere comunale Pasquale Doria, il segretario dello Spi Cgil Matera, Eustachio Nicoletti, il presidente dell’Unitep Matera, Costantino Dilillo.
Di seguito le motivazioni che hanno determinato la manifestazione di protesta davanti alla biblioteca Stigliani di Matera.
La Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”, ci risiamo, un film già visto e paralisi all’orizzonte del servizio al pubblico. Non c’è un centesimo. Non fino a quando a livello regionale non si deciderà di procedere a una revisione dell’impegno di spesa delle risorse del Fondo Unico Autonomie Locali (F.U.A.L.) destinate alla Provincia di Matera, mezzi utili per intervenire a favore delle attività della Biblioteca.
Sono a rischio finanche le attività ordinarie, con tanti saluti a oltre 350mila libri, con Fondi antichi provenienti da ben 18 monasteri dismessi, gestiti senza un dirigente bibliotecario dal 2017, mentre anche l’ultimo assistente bibliotecario è andato in pensione, è accaduto lo scorso 31 dicembre. Permane la conclamata esigenza di bandire appositi concorsi e non meno urgenti sono gli interventi da eseguire a livello di ristrutturazione dell’immobile, l’ex Convento dell’Annunziata, lavori finanziati solo sulla carta. Nel frattempo, gradualmente, si sono ridotti solo a due giorni le aperture settimanali fino alle 18, martedì e giovedì, poi, si tira a campare, con limitate aperture mattutine, niente sabato e chiusura alle 13,30.
È quella di un grande patrimonio prossimo a un naufragio in porto la triste immagine della Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani”, oggetto negli ultimi anni di una progressiva ed inesorabile spoliazione di risorse economiche e umane. Vittima designata di una gestione politica disastrosa, precipitata dal 2014 con l’entrata in vigore della legge Delrio che ha di fatto sottratto le competenze nelle materie culturali alla Provincia, per trasferirle alla Regione.
L’ente di via Ridola è proprietario della sede di palazzo dell’Annunziata e dei beni librari, ma senza alcuna responsabilità economica sulla gestione di un enorme patrimonio collettivo. Scelte miopi e limitazioni continue si sommano arrecando un danno enorme all’intero territorio provinciale di Matera e della Basilicata, negando quel diritto Costituzionale allo studio mortificato da una gestione ridotta ormai a mezzo servizio.
Non è possibile rimanere alla finestra. L’appello è quello maturato già in passato, superare l’emergenza, le ristrettezze inflitte all’ordinaria amministrazione, e agire in prospettiva, con politiche strutturate e innovative che vadano oltre gli ulteriori stanziamenti utili alla gestione ordinaria. Le migliori aspettative rimangono orientate alla realizzazione di un grande Polo bibliotecario provinciale, che possa acquisire dignità tale da assicurare la gestione finanziaria del ministero dei Beni culturali e di tutte le istituzioni lucane.
Michele Capolupo
La fotogallery della manifestazione (foto www.SassiLive.it)