Bonus, Adoc denuncia il “guazzabuglio” alla Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Dal 18 febbraio 2023 data della riunione tra i vertici della Regione Basilicata e le Associazioni dei consumatori, non si è stato fatto niente.
In quella sede sia l’Assessore regionale Latronico sia il Direttore generale di APIBAS hanno assicurato che nel giro di pochi giorni avrebbero risolto tutti i problemi con un nuovo regolamento.
L’impegno assunto prevedeva di inviare la bozza alle Associazioni prima di approvarlo.
Belle parole, promesse elettorali, pacche sulle spalle e sorrisi.
In realtà nulla è stato fatto.
La valanga di problemi evidenziati dalle Associazioni evidenziati nell’applicazione del bonus gas sono sempre la, senza soluzione.
Ieri, dopo la denuncia fatta dal Presidente dell’ADOC a Buongiorno Regione, l’Assessore Latronico ha replicato assicurando che presto sarà approvato il nuovo regolamento per il bonus gas.
Sarà, ma ad oggi, restano solo i problemi. Da amministratori pubblici, quali sono Bardi e Latronico, che dovrebbero essere al servizio dei cittadini-consumatori ci saremmo aspettati che riferissero di aver fatto!
La marchetta elettorale approvata alla vigilia delle elezioni ha mostrato tutti i difetti e le crepe dovute al pressapochismo e alla superficialità con cui si fanno le promesse “elettorali” e poi non si mantengono.
Indice del pressapochismo si può rilevare anche dal fatto che il verbale della riunione del 18 febbraio scorso non ci è mai stato inviato eppure gli interventi sono stati, tutti, registrati.
Per fortuna ci sono tracce di ciò che è stato detto.
Non siamo nuovi a questo modo di fare.
All’Assessore e al Dirigente generale di APIBAS vogliamo ricordare le promesse fatte (e no mantenute) ormai da più di quattro mesi.
A queste menti eccelse chiediamo di smettere di pescare nel torbido e di affrontare seriamente i problemi.
Aspettiamo di essere convocati per discutere del nuovo regolamento che, speriamo, possa risolvere i problemi dei cittadini sia per il guazzabuglio del “bonus gas” sia per il guazzabuglio della gestione di Acquedotto Lucano.