“La chiesa di Dio e quella degli uomini” è l’ultimo lavoro editoriale di Ascenso Delìa, edito da BMG Matera. E’ un libro che va letto per trovare la dimensione umana in un compendio di saggezza che aiuta a liberare la mente, che ne esce rinfrancata e più colma di cultura. Ogni pagina di questa nuova pubblicazione ha il potere distensivo e nutritivo. Interessante è la premessa “Se ti accorgi che fai fatica a capire quello che leggi non pensare che sia colpa tua. Probabilmente chi scrive non ha le idee chiare”. Già questa considerazione permette al lettore di approcciarsi al volume nella maniera migliore perchè la lettura ha subito la funzione ristoratrice dell’anima. Il libro è il mezzo per fare una chiacchierata con l’autore, che precisa: “Voglio chiarirea chi avrà la pazienza di seguirmi in questa chiacchierata il significato che intendo dare ad alcune parole chiave comunemente usate e abusate nel linguaggio cosiddetto cristiano, al fine di acquisire attenuanti e meritare una più mite condanna da parte dei “guardiani della ortodossia”.
Il libro si apre con l’interrogativo “Che cos’è la fede? E nelle varie spiegazioni che Delìa Ascenso riportiamo: “La fede è un dono di Dio, ma il dono è Dio stesso. E’ lui che dona. Il dono non è qualcosa di diverso da lui (…), la fede è forza dinamica e creativa, sempre presente e operante. Il libro si dipana in una serie continua di definizioni che vanno dalla fiducia al credere, al mistero e il libro si fa carico di spiegazioni che possono essere aforismi da tenere presenti nella mente perché si abbia conoscenza più approfondita delle cose. Interessante quando nel capitolo XXI “Come pregare”, spiega la preghiera: “La preghiera normalmente è detta: di lode, di impenetrazione, di ringraziamento. La vera preghiera è riconoscere, ammirare, stupirsi e gioire per tutto ciò che ci fa compagnia”.
Delìa ti induce a fare domande e dare risposte: “Cosa significa cercare il Regno di Dio e la sua giustizia?”. “Significa che tu che sei l’espressione del Dio vivente, devi impegnarti nella costruzione di un Regno di Pace, di giustizia e di amore, e non per fare un piacere a una Entità che sta nell’alto dei cieli, ma perché tu possa vivere in armonia con il cosmo di cui tu sei l’anima e il custode”. “(…) La preghiera è un grido che parte dal profondo dell’Essere ed esplode nell’immensità del tempo e dello spazio. E’ l’urlo di Munch. E’ volontà del voler fare nuove tutte le cose(…). Il Pensiero e Parola che sono in nutrizione su ogni pagina di questo libro sono stati inseriti in diciotto capitoli che partono da “Io sono Colui che sono”, avanzano con “Io sono la vita” e procedono con “Dare la vita”, “L’Amore è vita”, “Risuscitò, “Essere se stessi” “Siamo intelligenze”, “Chiamato” , “Sale della terra”, “Ritorno alle origini”, “La Preghiera” , “Come pregare”, “Padre Nostro”, “Nel Nome”, “La Chiesa”, “Satana”, “Stanno nei Palazzi”, per concludersi con “Guai a voi”. Ma in conclusione l’autore dice: “Chiedo scusa se vi ho annoiati, se vi ho turbati, se vi ho lasciato un po’ d’amaro in bocca. Scusatemi se sono stato ripetitivo. L’ho fatto nella presunzione di colmare in mezz’ora la voragine che la goccia ha scavato nel corso dei millenni. Sogno, Utopia, illusione?! Auguro a questo mio modesto lavoro che possa semplicemente cadere e penetrare, come un seme, in un terreno fertile, per vivere un giorno la sua primavera.
Carlo Abbatino