Al via a Rotonda, nel cuore del Pollino, con qualche settimana di ritardo per via delle intense piogge che si sono prolungate per quasi tutta la stagione primaverile, la piantumazione delle melanzana rossa dop. Un’operazione che inizia in inverno quando i semi vengono messi a germinare in ambiente protetto. Le piantine germinate vengono coccolate nella serra fredda fino a quando non raggiungono i 9 cm di altezza. La raccolta, da svolgere a mano, inizia a luglio, e si protrae fino a novembre. “Per Rotonda si tratta di un rituale che ogni anno viene condotto come una festa – spiega Franco Bruno, presidente del Consorzio di tutela della melanzana rossa di Rotonda dop – perché si tratta di portare avanti una pratica, quella della piantumazione, che ormai coinvolge anche molti giovani imprenditori agricoli del posto”. I frutti che le piantine produrranno saranno pronti per essere protagonisti de “Il bianco e la rossa” la festa in programma a fine agosto, molto attesa dagli esperti di gastronomia e dagli amanti del buon cibo, che vedrà dibattiti, show cooking, degustazioni e spettacoli. Sarà l’occasione anche per parlare di come questo ortaggio abbia conquistato importanti fette di mercato non solo italiano, ma anche europeo. “E’ un prodotto sempre più richiesto dai ristoranti italiani, ma anche europei- aggiunge Bruno – e questo ci soddisfa anche perchè ripaga il lavoro di valorizzazione che da anni, con il Consorzio, stiamo portando avanti”. La melanzana rossa di Rotonda ha una forma tonda simile a quella del pomodoro. Può arrivare a pesare fino a 200 grammi e ha una polpa spugnosa, carnosa e morbida. Il sapore è piccante con un retrogusto intenso, mentre il profumo è fruttato. La melanzana rossa può essere cotta alla griglia o usata per preparare contorni, antipasti e sughi vegetariani. Può anche essere conservata essiccata o sottolio. Non necessita di essere spurgata sotto sale prima di essere consumata perché non ha un gusto amarognolo.
Lug 04