Il gruppo consiliare “Uniti per Tolve” e Cellula Coscioni Basilicata in una nota denunciano la creazione di nuove barriere architettoniche nel Comune di Tolve. Di seguito la nota integrale.
Luglio è il mese del Disability Pride ma il sindaco di Tolve non lo sa e crea nuove barriere architettoniche.
Come ogni anno nel periodo estivo a Tolve, in provincia di Potenza – così come nella maggior parte dei comuni lucani – sono state istituite delle aree pedonali ad hoc perché in questo periodo “è da prevedere un maggiore incremento della popolazione presente, soprattutto in conseguenza del rientro di cittadini originari di Tolve, residenti in altri centri urbani”, come da premessa all’ordinanza che le regola.
In questi giorni però qualcosa è cambiato: se, infatti, negli anni scorsi le aree venivano pedonalizzate grazie all’utilizzo di transenne per deviare il traffico, da quest’anno sono stati installati dei dissuasori a catena che vanno a limitare l’accesso alla Piazza sita in Largo Mario Pagano – per i tolvesi “la fontana” – all’altezza di Vico I Solferino e Vico IV M. Pagano.
Tuttavia, l’accesso alla Piazza non è stato limitato soltanto ai veicoli: risulta impossibile accedervi anche per le persone con disabilità o scarsa mobilità o per le famiglie con passeggini piuttosto che per le persone in carrozzina perché, appunto, i dissuasori, quando attivi, non lasciano spazio per l’attraversamento se non scavalcando uno stretto e ripido gradino sprovvisto di passamano. E’ stata quindi creata una nuova barriera architettonica ed è stata attivata proprio nel mese del Disability Pride.
L’opposizione “Uniti per Tolve” lamenta inoltre – come riportato nell’ interpellanza inviata all’amministrazione comunale – l’incongruenza degli orari di pedonalizzazione delle aree “in relazione alla presenza di bambini che utilizzano detta piazza”, come riportato nelle premesse dell’ordinanza.
L’interdizione ai veicoli infatti viene applicata nei giorni feriali soltanto dalle 20:30 all’1:00: gli orari individuati quindi non vanno a tutelare i bambini che si ritrovano in piazza ben prima delle 20:30 e di certo non fino all’1:00 di notte.
L’opposizione quindi sostiene che sia opportuno modificare gli orari individuati dall’ordinanza a maggiore salvaguardia dei bambini che utilizzano detta Piazza.
La Cellula Coscioni Basilicata, inoltre, aggiunge che l’amministrazione Pepe – che ha protocollato soltanto il 12 gennaio la richiesta di accesso agli atti sul PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) inviata il 7 novembre dello scorso e che non ha ancora fornito risposta – sicuramente proverà a porre rimedio a questa mancanza di tutela di tutte le persone ma questa vicenda sottolinea come spesso nelle progettazioni pubbliche non si tenga conto dei bisogni delle persone diversamente abili. Porre rimedio ed eliminare le barriere architettoniche installate richiederà nuovo sperpero di denaro pubblico che si sarebbe potuto evitare anche attraverso l’installazione di dissuasori mobili – e non a catena – che avrebbero quindi consentito l’accesso alle persone con difficoltà motorie e alle famiglie con passeggini evitando di allungare il tragitto di alcune decine di metri.