Annamaria Guerricchio, coordinatrice cittadina Fratelli d’Italia Matera: “La Festa della Bruna: è necessario impegno collettivo a conservarla inalterata quale espressione religiosa, storica, culturale di una città che si trasforma conciliando tradizione e modernità, antichi rituali e sicurezza”. Di seguito la nota integrale.
Si è appena conclusa la 633esima edizione della Festa in onore di Maria SS della Bruna, la prima senza alcuna restrizione dopo gli anni del CoVID, caratterizzata da una grande partecipazione da parte della cittadinanza e da una ricchissima presenza di visitatori.
Matera ha portato in trionfo la sua Santa Protettrice in un rituale secolare che si consuma identico e mutevole nello stesso tempo tra preghiere di devozione e festose manifestazioni laiche. Come ogni anno non sono mancate polemiche e commenti negativi, e forse in questa occasione le critiche sono state particolarmente accese e numerose, ma questo è quasi inevitabile vista la grande complessità di quello che non è un semplice evento ma un convulso susseguirsi di momenti di grande intensità che devono incastrarsi in maniera perfetta nel breve tempo di una giornata.
Le testimonianze dirette raccolte in merito alle varie fasi della festa in questi giorni sono le stesse che si rincorrono numerose sui social. Si parla dell’inadeguatezza del sito scelto per il luna park, della deludente Processione dei Pastori privata della corsa tra i fuochi d’artificio che dovevano accompagnare il quadro della Madonna e che sono mancati tra la folla in attesa, dello spettacolo pirotecnico finale estremamente povero seppure sia stato più che rispettoso del parco archeologico e naturale di Murgia Timone, della città blindata ed il centro storico reso inaccessibile dalla chiusura di tutte le vie di accesso la sera della festa .
Tanto si poteva migliorare e sicuramente molti aspetti potevano essere meglio gestiti adempiendo alle indicazioni di legge senza dover snaturare la festa nelle sue tappe tradizionali, ma questo poteva essere fatto solo se si fosse agito per tempo senza ridursi alle ultime settimane.
Si tratta di un evento religioso, culturale e turistico unico nel suo genere che esercita un impatto a tutto tondo estremamente forte per una città che nel corso dei più di 600 anni di Culto Mariano si ritrova profondamente cambiata e a tratti quasi stravolta nel giro di pochi decenni.
Questa amministrazione ha perso l’occasione di dare una risposta adeguata a tante criticità riemerse puntuali durante questo 2 luglio quando qualche mese fa ha approvato il nuovo regolamento urbanistico trascurando l’individuazione di un’area destinata agli “spettacoli viaggianti” contravvenendo a quanto previsto dalla legge nazionale vigente. Questo poteva essere un provvedimento che avrebbe finalmente offerto un luogo adeguato e sicuro ad ospitare luna park e altre attività ludiche destinate a giovani e famiglie con bambini piccoli.
Tutelare e proteggere un patrimonio culturale, religioso e folkloristico che è parte del DNA dei materani ma che appartiene a tutta l’umanità per la sua inestimabile valenza storica è nostro dovere. Il 2 luglio è punto nodale da cui si dipanano tradizioni e culti antichi che ritroviamo ancora intatti nelle loro espressioni uniche non solo nel territorio lucano ma anche in tutto il Sud Italia.
Da parte nostra vorremmo avviare una seria riflessione da cui partire per fare meglio, con l’auspicio che in futuro Amministrazione Comunale, Comitato organizzativo ed autorità garanti per la sicurezza possano trovare la giusta chiave per restituire ai cittadini il giorno più identitario della materanità trovando vere soluzioni e non più compromessi estemporanei.
L’edizione 2023 passerà sicuramente alla storia come une delle più contestate in merito alle scelte organizzative, ma anche per il bellissimo Carro Trionfale per la prima volta opera esclusiva, dal progetto alla realizzazione, di quattro donne, mirabili artigiane della cartapesta ed artiste talentuose che hanno saputo dare forma ad un manufatto di finissima esecuzione, generoso nelle raffigurazioni senza essere eccessivo, delicato omaggio all’amata Madonna.
Anche questo in fondo è un cambiamento fortissimo e quasi inaspettato che però non ha snaturato la festa dei materani, semmai l’ha arricchita senza trasformarla. Questo dobbiamo augurarci per il futuro, perché è inevitabile predisporsi al cambiamento, purché non si stravolga il patrimonio più prezioso di un popolo: identità, appartenenza, storia.
Fratelli d’Italia Matera, nel ringraziare il Comitato organizzativo della festa e nell’apprezzare il suo operato ed ogni sforzo compiuto per tutelarla e conservarla, rinnova l’impegno a continuare a lavorare allo scopo di preservare il 2 luglio come valore profondamente identitario per la città, in nome dei materani e della fede per la nostra Signora Madonna della Bruna.
Finalmente leggo un articolo degno di una vera critica. Spero che non rimangono solo parole ma che si impegnasse seriamente su tutta l’organizzazione della festa patronale che non deve trasformarsi in un arrangiarsi (Basta che si fa!!) chi se ne frega .
alcune cose importanti vanno riviste:
1- la processione dei pastori deve tornare a svolgersi così come è sempre stata
2- nel pomeriggio i varchi di entrata non devono essere chiusi, ma data la possibilità di far circolare la gente. nel momento in cui si avvicina la processione con i cavalieri , i poliziotti tramite i ricetrasmittenti dovranno avere il compito di far sgombrare l’eccesso della massa e mettere in sicurezza il passaggio con gli spettatori (altrimenti che stanno a fare? se la guardano da soli lo spettacolo!!)
3- infine i fuochi d’artificio che si devono fare nel parco della murgia (NATURALMENTE ECOLOGICI) ma che sia un bello spettacolo
Queste sono le caratteristiche principali di questa festa
Il comitato deve essere costituito da materani DOC e non impastati con altri paesi (frrstr forestieri si dice a Matera) quelli non la sentono la festa.