Festa della Bruna 2023 a Matera, Muscatiello (Azione Disabili Marziolino ODV): “Difendere le tradizioni del 2 luglio”
Il 2 luglio, non ha bisogno di essere stravolto. È una festa che si auto racconta. Ha la sua propria forte narrazione. La sua grandezza comunicativa. I suoi oltre 600 anni di storia.
Il 2 luglio è un’onda d’urto per chiunque la viva, soprattutto per quelli che la vivono per la prima volta.
Sbagliamo a voler cambiare il 2 luglio riempendolo di effetti speciali.
Quello che dovremmo fare, piuttosto, è concentrarci sul costruire il racconto del prima e del dopo. Costruire un racconto consono, per anticipare la festa e per accompagnarla dopo la sua fine, che poi altro non è che un nuovo inizio.
Non so quanti hanno notato sta cosa di Hallelujah di Buckley partita al passaggio della vergine.
Buckley dichiarò in un’intervista quanto segue: ‘Chiunque ascolti chiaramente Hallelujah scoprirà che è una canzone che parla di sesso, di amore, della vita sulla terra. L’alleluia non è un omaggio a una persona adorata, a un idolo o a Dio, ma è l’alleluia dell’orgasmo.’
A te le conclusioni sulla incapacità di fare delle scelte.
La Festa che non va toccata.
Io non toccherei proprio nulla, neanche il Vestito della Madonna della Bruna. I fuochi erano terribilmente mosci e non c’era il rimbombo sulla Gravina che mi ha sempre fatto vibrare sin da piccola . I fuochi sopra le nostre teste a Malve e Casalnuovo a Matera. Una città magica e metafisica.
La modernità la uccide. La musica è solo una: l’incipit della festa con la tromba, la bassa musica della banda, il suono dirompente nel silenzio dell’attesa dei fuochi nella nostra Gravina. Il resto è davvero trash.
E allora mi chiedo: perché non approfittare della realizzazione del nuovo parco sulla stazione per dare un senso a tutto guardando la festa nel suo complesso? Come un elemento vivo della storia cittadina? Con dei luoghi definiti e pensati per essere fruiti il 2 luglio, ma anche tutto l’anno?
Perché al posto dei paninari da stadio non invogliamo le migliori aziende del nostro territorio a servire il loro migliore Street food Made in Lucania? O il meglio dell’ artigianato al posto delle cineserie da 4 soldi che oggi la gente compra tutto l’anno su aliexpress? Quale migliore vetrina internazionale per far conoscere ai tanti turisti che vengono in città (e ai cittadini stessi) le nostre eccellenze?