Mercoledì 5 luglio si è svolto l’incontro tra sindacati e la dirigenza aziendale di Iscot Italia e Confindustria Basilicata che ha visto siglare la proroga dell’accordo del Contratto di solidarietà. La Filcom Fismic ha partecipato all’incontro, rappresentata dal segretario regionale Filcom Fismic, Donato Rosa.
La solidarietà si estenderà a partire dal 16 luglio 2023 fino al 15 ottobre 2023, in continuità con il precedente accordo, siglato in data 13 ottobre 2022, e prevede una riduzione dell’orario di lavoro pari a 3872 ore lavorabili settimanali per i lavoratori Iscot e di 4840 ore settimanali per i lavoratori addetti all’unità produttiva di Melfi, che sono 151.
“La proroga del Cds per noi è importante – dichiara il segretario regionale Filcom Fismic, Donato Rosa – poiché garantisce il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Aspettiamo l’incontro tra il governo Tavares e vertici di Stellantis, per capire quale sarà il futuro dell’area industriale di Melfi e, di conseguenza, dei lavoratori della Iscot. Tuttavia, l’accordo prevede un taglio delle ore lavorabili di quasi il 60%, dato che comporta un considerevole peggioramento delle complessive condizioni occupazionali; se poi si consideri che questi lavoratori si collocano nell’area del cd. “lavoro povero”, che prevede emolumenti pari a circa 7 euro lordi l’ora, tale circostanza li spinge, in applicazione del CDS, ai limiti della soglia di povertà. Per la Filcom Basilicata questa situazione è inaccettabile, mentre sarebbe necessario portare all’attenzione degli organi governativi centrali, chiedendo un maggiore impegno teso alla soluzione delle evidenti criticità segnalate, la vertenza Basilicata.
In tale direzione, si impone l’adozione di strumenti straordinari diretti a fronteggiare le scelte, che paiono prossime, in ordine alla transizione energetica che, di fatto in mancanza di nuove e maggiormente ponderate decisioni, rischiano di cancellare dal panorama produttivo l’intero comparto industriale automobilistico Italiano, unitamente a tutte le aziende collegate e/o comunque dell’indotto.
“Noi rappresentanti di Filcom Fismic abbiamo segnalato, nel corso dell’incontro tenutosi in Confindustria, le doglianze provenienti dai lavoratori del settore che, a causa della riduzione dei cicli di pulizia, non sono in condizioni di garantire, per i lavoratori, idonei livelli di condizioni igienico sanitarie.
Ad ogni modo, la Filcom Fismic vigilerà sugli effetti delle richiamate dinamiche in divenire, assicurando che procederà all’attivazione di tutti gli strumenti, legittimi, a propria disposizione per tutelare al meglio i diritti salariali e occupazionali dei lavoratori, come è solita fare.”, conclude Rosa.