Si è spento all’età di 98 anni Arnaldo Forlani, ex presidente del Consiglio e più volte segretario nazionale della Democrazia Cristiana. Di seguito il ricordo di Peppino Molinari, ex parlamentare lucano della DC.
Nella Dc è stato un esempio di moderazione,di capacità,di impegno verso la nazione dedicando le ragioni di una vita.Uomo discreto,così discreto da non prendere la parola oltre quello che è stato il suo tempo.Quel parlare a voce bassa,quel camminare con passo leggero e felpato ,quel continuo dosare i propri gesti,quel senso della misura così profondo è forse la cosa di Forlani che manca di più ai nostri tempi.Quando Forlani era in auge faceva indisporre tutti per quella sua apparente vaghezza.Non aveva la grinta del condottiero ma proprio qui stava la sua qualità politica :nel ricordarci che non occorre mai alzare la voce per imporre le proprie convinzioni! Forlani è stata la Dc più di chiunque altro ed ha fatto della mitezza dei suoi ideali che non era debolezza un’arte della politica.Ha identificato la sua strategia con la parola chiave della “Centralità “sia rispetto alla Dc come perno insostituibile del sistema politico e sia all’interno del partito collocandosi al centro delle varie correnti che gli ha consentito di gestire il partito da segretario con grande equilibrio.Forlani è stato con Moro il solo leader autorevole e rispettato a prescindere dal seguito correntizio.Fu vittima sacrificale di una stagione giustizialista la più buia della vita politica del nostro paese che andrebbe rivista e riscritta.Condannato per finanziamento illecito al partito in base al teorema “Non poteva non sapere “espiò la pena con grande dignità e dolore ma in silenzio rinunciando a qualsiasi partecipazione alla politica che era la sua passione dando una grande lezione di stile.Forlani da presidente del consiglio venne in Basilicata nelle prime ore dal terremoto 80 ed avviò la macchina dei primi soccorsi.Con la classe dirigente democristiana lucana ha avuto sempre un rapporto di grande e profonda amicizia oltre che di stima.L’ultima volta che è venuto fu in occasione della campagna elettorale delle elezioni politiche del 1992 da segretario nazionale e tenne un grande discorso nel cine teatro 2 Torri di Potenza stracolmo di gente. Ebbi l’onore di presentarlo e più volte il privilegio di discutere con lui : un vero signore,una persona perbene ,un grande democristiano. Chapeau presidente Forlani.
Addio ad Arnaldo Forlani, ultimo leader della Democrazia Cristiana: il ricordo di Pietro Simonetti (Cseres)
Il 6 giugno ci ha lasciato l’ex Presidente del Consiglio Arnaldo Forlani.
Forlani fu il protagonista,assieme a tanti altri e alle forze politiche e sindacali,della predisposizione ed approvazione della legge 219/81per la ricostruzione delle aree terremotate di Basilicata e Campania.
La legge stanziò per la Basilicata oltre 3500 milioni per la ricostruzione e lo sviluppo occupazione.
Furono ricostruite case e realizzate opere infrastrutturali e attività produttive.
Nel decreto legge,poi convertito dalle Camere,su richiesta sindacale durante il confronto nel Febbraio del 1981,fu inserita la norma che istituiva l’Università della Basilicata.Un esito certamente positivo dopo anni di attesa e molte proposte di legge non approvato dalle Camere.
L’Ateneo, ora attraversa una grave crisi,negli ultimi anni molti iscritti, attualmente ne registra circa 6000.
Secondo una recente ricerca nazionale di “Talens Venture”entro il 2040 la Basilicata perderà per la deriva demografica il 33% della popolazione relativa ai 18-21 anni occorre ricordare che buona parte degli studenti sono fuori corso. L’organico dei professori, ricercatori, amministrativi si attesta sulle 800 unità.
Il patrimonio immobiliare è vasto, circa 22 fra immobili e terreni.
Tanti siti sono inutilizzati :persino un rudere, a fianco dell’inutilizzato plesso nell’area di Rossellino, prima ingegneria poi Centro di alta formazione, è divorato dall’edera e dal tempo.
Anche le prime serre istallate a Francioso, che dovevano essere sostituite da un centro servizi regolarmente finanziato, e’preda della ruggine e dell’incuria.
Lo stesso finanziamento di una struttura per accoglienza studenti in via Cavour non e’stato utilizzato.
La spesa annuale, integrata da cospicui fondi regionali e passata dai 56 milioni del del 2019 agli attuali 81.
Crescono le Università limitrofe, a partire da Salerno che fu decentrata a Fisciano con la stessa legge, la 219 del 1981, che istituti l’Ateneo Lucano.
La situazione demografica ovviamente incide come la mancanza di una propulsiva politica di offerta formativa,anche post laura, necessarie per richiamare anche utenza dalle Regioni limitrofe e dal bacino del mediterraneo, come fanno gli altri Atenei con appositi accordi.
Nessuna iniziativa è in corso per programmare interventi di formazione anche continua per il comparto dei pubblici dipendenti e l’alfabetizzazione dei 70 mila giovani e adulti che dichiarano di essere disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego in possesso di licenza elementare o media,molti con qualifiche generiche.
Completamente ignorata è l’offerta formativa per i giovani lucani all’estero compresa quella a distanza per la lingua italia,nonostante un accordo con l’Ateneo della Colombia che nel 2009 metteva a disposizione la sua piattaforma informatica.
ci sono grandi responsabilità del gruppo dirigente dell’Ateneo che non agisce sui terreni della innovazione.
Eppure gli spazi ci sono:abbiamo settori e attività produttive in via di ristrutturazione. L’agro alimentare e’in forte sviluppo,lo stesso vale per l’attività di ristrutturazione dell`industria manifatturiera, automotive in testa.
Il comparto energetico offre interessanti occasioni di ricerca e studio così come la tutela ambientale.Non si comprende per quale ragione la Facoltà di Agraria non predisponga i piani annuali di forestazione e di manutenzione interrompendo la pratica dannosa degli interventi fotocopia degli ultimi dieci anni.
Nel 1998 la Regione, Giunta Di Nardo, chiese all’Eni di allocare in Basilicata una sezione della Fondazione Mattei per formare alcune migliaia di studenti di Paesi esteri reclutati dalla multinazionale. La struttura di Viggiano frequenta l’oblio in Val d’Agri senza alcuna attuazione di quanto concordato a suo tempo. Gli stessi investimenti Eni, in particolare nel strategico settore dei polimeri e derivanti,vengono effettuati in Lombardia,Emilia Romagna ed in altri siti.
Da noi si ragiona delle royalties e sui bonus.
A quarantadue anni dalla conquista della legge 219 con la dura vertenza e la manifestazione di Roma, la trattativa a Palazzo Chigi anche per ottenere l’istituzione dell’Ateneo, occorre non solo riflettere ma agire, con progetti e programmi,per salvare la struttura ed il resto.Nel 1981,anche con il decisivo contributo di Arnaldo Forlani, si fece presto, ora solo attese, pigrizia e ritardi.
Addio ad Arnaldo Forlani, ultimo leader della Democrazia Cristiana, il ricordo del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: “Vicino ai lucani dopo il terremoto”
“La Basilicata ricorda con riconoscenza la visita di Arnaldo Forlani, allora presidente del Consiglio dei ministri, all’indomani del terremoto del 1980. Un momento tragico per le popolazioni delle zone colpite a cui l’esponente politico non fece mancare la propria vicinanza umana e istituzionale”.
Così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Arnaldo Forlani.
“Forlani ha dato un grande contributo alla vita politica del Paese, distinguendosi per la sua capacità di confronto ed ascolto, ma soprattutto per la compostezza istituzionale. Sono tanti i lucani che conservano un nitido ricordo della sua ultima visita nella nostra terra, avvenuta nel 1992 quando ricopriva il ruolo di segretario della Democrazia cristiana”.
(Foto di Forlani con Pertini e Colombo a Potenza novembre 1980 e marzo 1992).