C’Mon Tigre, Jeff Mills e Jean-Phi Dary in “The Paradox” e Nu Genea. Questi gli artisti che si sono esibiti questa sera al Parco del Castello Tramontano di Matera per la seconda giornata di Open Sound Festival a Matera, ossia la rappresentazione concreta dell’idea di Land Music Experience che caratterizza l’identità progettuale di Open Sound: un’indagine rigorosa sul paesaggio sonoro che incontra la sensibilità per le nuove forme d’espressione, il coraggio dell’innovazione che incontra la potenza ancestrale delle origini. Questo il filo conduttore di una lineup imperdibile, che porta artisti di fama internazionale in alcuni dei luoghi più iconici della Città dei Sassi.
L’evento è stato anticipato dalla performance del musicista Giuseppe Nicoletti, selezionato con la call Osa 2.3.
Ad aprire ufficialmente la seconda serata di Open Sound Festival il gruppo “C’Mon Tigre”, duo che abbraccia sperimentazione e tradizione creando ambienti sonori originali e proiettando chi ascolta in un viaggio tra Mediterraneo, Africa e Medio Oriente. In connessione con artisti in campi diversi da tutto il mondo, la loro attività è un’opera d’arte collettiva che si abbina spesso alle arti visive, al lavoro di fotografi, street artist e illustratori di fama internazionale. Il primo album è stato elogiato dalla critica italiana, francese e tedesca, mentre l’ultimo LP “Scenario” – che presentano a Open Sound Festival – vede la collaborazione con Mick Jenkins, Xenia Rubinos e Colin Stetson. Dopo aver calcato i palchi dei principali club e festival italiani ed europei, il duo si è esibito al Parco del Castello Tramontano dove mondo e territorio suonano insieme tra le rocce di Matera.
A seguire spazio a “The Paradox”, progetto elettro-jazz di Jeff Mills, leggenda della techno che, da Detroit, ha rivoluzionato il linguaggio del genere, insieme al tastierista Jean Phi – Dary. The Paradox cattura quella scintilla improvvisa che scocca tra due artisti e la trasforma in energia inarrestabile. Il duo è nato durante il tour “Tomorrow Comes The Harvest” con Tony Allen, quando Jeff e Jean-Phi facevano brevi jam session mentre aspettavano che il messia dell’afrobeat arrivasse sul palco. Le jam rivelano un’innata capacità di improvvisazione tra i due, che ispira il concetto del progetto: dal “paradosso” dell’improvvisazione sorge un nuovo livello di coscienza spirituale. The Paradox ha offerto al pubblico presente al Parco del Castello Tramontano un flusso di sensazioni inattese.
Sul palco gran finale all’Open Sound Festival di Matera con il ritorno dei Nu Genea che continuano ad entusiasmare prestigiosi festival e club in giro per il mondo, dal Sonar di Barcellona al Meredith in Australia, dal Queremos! in Brasile al Gurten in Svizzera, dal Rock En Seine di Parigi al Pukkelpop in Belgio, con i loro show in versione live band. Il progetto artistico di Massimo Di Lena e Lucio Aquilina trae ispirazione da una ricerca rigorosa sul territorio: un’indagine delle sonorità dance che hanno toccato nel corso della storia le coste di Napoli, città d’origine e fonte d’ispirazione del duo.
I suoni riscoperti dai Nu Genea trovano un groove nuovo che unisce disco, funk, boogie, elettronica, dub, folk e molto altro.
Dopo il primo successo di “The Tony Allen Experiments”, frutto di una collaborazione con il batterista originale dei Fela Kuti, esce l’LP “Nuova Napoli” classificatosi secondo per vendite sul mercato globale (Discogs). Con l’ultimo album “Bar Mediterraneo”, in live band a Open Sound Festival, hanno fatto ballare il pubblico sotto il cielo del Parco del Castello Tramontano.
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La fotogallery della seconda giornata di Open Sound Festival a Matera (foto www.SassiLive.it)