“Se la prospettiva delle Zone economiche speciali devono fare i conti con vecchi problemi di impostazione, chiaroscuri sulla cultura d’impresa e incertezze sul trasferimento delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione alle regioni e, finora, sulla mancata firma da parte del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, del Dpcm che disciplina la procedura di aggiornamento e revisione della perimetrazione delle aree Zes, si rischia di accrescere i ritardi e di far volgere altrove l’attenzione degli investitori. Preoccupazione dell’Ugl Taranto e Matera nei Segretari, Provinciale UglM Taranto Alessandro Dipino e Pino Giordano, Provinciale Ugl Matera i quali hanno partecipato al primo Incontro operativo del ‘Tavolo Sociale tematico 1- Lavoro e Competenze’, convocato presso la sede della ZES – Palazzo D’Aquino, Pendio la Riccia in Taranto.
Per i sindacalisti, “l’Ugl prende parte, discute ai tavoli, l’obiettivo è quello di non perdere tempo alcuno. Le sfide, connesse alla transizione ecologica e digitale attengono un territorio complesso quale la ZES. Il PNRR rappresenta una grande opportunità così come le risorse comunitarie sia per investimenti, che porteranno valore aggiunto all’economia locale e sia per i collegamenti con le direttrici di sviluppo. Non possiamo però sottrarci alle problematiche ancora in itinere – aggiungono Giordano e Dipino – l’anima delle Zes è innanzitutto la ‘logistica’: un porto, un retro-porto, un interporto o centro intermodale, un vettore ferroviario. E qui il riferimento è all’area industriale di Ferrandina, in Val Basento, che è il retroporto immediato dal Porto di Taranto. Allora non perdere altro tempo sui confronti tematici: già sul primo Tavolo Sociale tematico 1- Lavoro e Competenze la Regione Basilicata con l’Assessore Regionale Michele Casino risulta mai pervenuta: con chi dobbiamo parlare, confrontarci di argomentazioni tecniche come quelli sulla transizione ecologica e digitale, infrastrutture delle quali, insieme a quelle logistiche e viarie, non si può fare a meno. La zona perimetrata della Zes ionica interregionale Puglia – Basilicata fa delle due province Taranto e Matera un punto strategico per l’intera area ionica. Condizione che ha già iniziato ad attrarre piccole e medie imprese, oltre che grandi player nazionali ed internazionali. Se poi si pensa al prolungamento verso la Basilicata, con il centro intermodale di Ferrandina in Val Basento, che funge da cerniera per i traffici commerciali fra le regioni del Mezzogiorno, oltre ad essere attraversata da uno dei quattro corridoi europei TEN-T che toccano l’Italia (il Corridoio Scandinavo – Mediterraneo nella sua sezione meridionale), si può comprendere come, attraverso i corridoi adriatico e tirrenico, si potranno sviluppare maggiormente i flussi di traffico merci a supporto delle esportazioni del Mezzogiorno verso il continente europeo, con benefici non solo per l’area ionica e del Mezzogiorno, ma anche per l’intero Paese. Purtroppo dobbiamo prendere atto come Ugl e lo abbiamo ribadito, l’incertezza sul trasferimento delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione alle regioni e la mancata firma da parte del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, del Dpcm che disciplina la procedura di aggiornamento e revisione della perimetrazione delle aree Zes, stanno portando a notevoli ritardi e al rischio che gli investitori possano andare altrove. Il Commissario Zes dott.ssa Floriana Gallucci, intanto, si è dimostrata manager delle buone pratiche, non solo per la immediata risposta e concretezza nel proseguire i lavori ma anche per la velocità burocratica che ha già permesso ad aziende di potersi eventualmente insediarsi con una piattaforma logistica principalmente, legata alle loro esigenze concrete e che ciò porterà nuovi posti di lavoro. Non ci resta che condividere dando come sempre la nostra massima disponibilità al Commissario Gallucci la quale ha subito evidenziato l’importanza del lavoro di squadra per puntare su sostenibilità, lavoro e competenze al fine – aggiungono concludendo Dipino e Giordano – di rendere operativo il percorso di collaborazione tra le istituzioni e ed i principali attori che compongono il Tavolo Sociale Permanente. L’Ugl di Matera e Taranto, presente al tavolo, ha registrato più che positivamente l’iniziativa e l’importanza di questi tavoli risiedenti nella loro natura tecnica e operativa al fine di promuovere iniziative volte ad incrementare l’occupazione sul territorio e determinare il potenziamento delle modalità di incontro tra domanda di specializzazione da parte delle imprese e l’offerta formativa, convenendo di costituire una task force per definire le modalità operative più efficaci per la rilevazione dei dati tra domanda e offerta. Prossimo incontro il 31 luglio p.v.”.