Vincenzo Maida, presidente del Centro Studi Jonico Drus, in una nota commenta le novità inserite nel codice della strada dal Governo Meloni. Di seguito la nota integrale.
L’arrivo della stagione estiva e l’aumento delle temperature, come ogni anno, stanno facendo registrare un aumento degli incidenti stradali. Secondo i ben informati e gli amanti delle statistiche, il caldo farebbe aumentare del 25% la probabilità di fare un incidente. Le cause sono diverse: vi è una maggiore mobilità delle persone, aumenta la vita notturna, è più facile essere in preda alla sonnolenza, alla stanchezza e quindi si abbassa il livello di attenzione.
Sono anni che le statistiche forniscono dati impietosi: gli incidenti sono la prima causa di morte tra i giovani dai 18 ai 29 anni. Quando è stata abbassata la soglia della maggiore età da 21 a 18 anni, non ci si è resi conto di una evidenza fondamentale: prima si maturava molto prima, è sufficiente osservare la foto di un diciottenne di cinquant’anni addietro e di uno di oggi per rendersene conto. Quindi prima si maturava prima, ma si diventava maggiorenni a 21 anni, oggi si matura più tardi ma diventa maggiorenni a 18 anni.
Con il nuovo codice della strada si ritorna ai 21 anni, ma soltanto per la guida delle auto di grossa cilindrata.
Nel 2022 c’è stato un aumento degli incidenti stradali di oltre il 7% ( 65.852 nel 2021, 70.554 nel 2022). I morti sono stati circa 3.000 e i feriti oltre 200.000.
Le attuali norme del Codice della Strada risalgono al decreto legislativo del 30 aprile 1992, n. 285.
Possibile che tutti gli “scienziati” che hanno in circa trent’anni popolato il parlamento, non si siano resi conto che quelle norme erano assolutamente inadeguate, ad assicurare un minimo di sicurezza a chi si mette alla guida di un’auto?
Il nuovo codice della strada, su cui si è impegnato il leader della Lega Matteo Salvini, entrerà in vigore dopo i vari passaggi parlamentari, quando verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Se ne parla dunque, se tutto va bene, agli inizi del prossimo autunno.
Ma cosa prevede? I cambiamenti più importanti rispetto ad oggi riguardano: l’inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza, una modifica in senso restrittivo per chi guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, maggiori poteri agli organi di polizia quando si rendono conto di avere a che fare con un guidatore non in possesso delle piene facoltà mentali, per i soggetti già condannati si potrà installare un dispositivo sulla loro auto che le impedisce di avviarsi se registra un livello di alcool superiore a zero, etc, etc,
Cambiano le norme anche per i monopattini e le biciclette, così come è stata aggiornata la normativa per il caso dei bambini dimenticati in auto.
Da quello che ci è dato leggere non si tratta di una rivoluzione, ma sicuramente di una prima sacrosanta risposta alle stragi sulle strade.
Non sappiamo cosa contiene in riferimento alla guida delle piccole autovetture che non necessitano di patente e che possono essere guidate anche da minorenni, ma anche quel settore andrebbe disciplinato in senso restrittivo.
In futuro quando la sbornia della modernità sarà passata, quello dei morti sulle strade apparirà come una delle tante assurdità della società in cui ci siamo trovati a vivere: si spendono fior di quattrini in ricerca o nelle strutture sanitarie,per salvare un corpo umano malato e destinato a lasciare questa terra e poi per oltre trent’anni si assiste impotenti e senza fare nulla alla fine atroce di tante vite umane sane. Ed ancora, il limite di velocità massimo consentito è di 150 km all’ora, ma si permette la produzione di auto che quel limite lo superano di gran lunga e poi ci si meraviglia se un’auto si va a schiantare oltre i 200 all’ora.