Consigliere regionale Braia: Rischio chiusura unione comuni Alto Bradano, nessuna soluzione dalla Regione Basilicata. Verso la paralisi per raccolta differenziata. Di seguito la nota integrale.
“Monitoriamo la situazione da tempo. Se non si risolve il problema chiuderà l’Unione dei Comuni Alto Bradano, unica attualmente esistente e che gestisce, avendolo in appalto, la raccolta differenziata dei rifiuti. Con un ordine del giorno a firma di ben 13 consiglieri regionali (Braia, Polese, Perrino, Baldassarre, Sileo, Bellettieri, Giorgetti, Cifarelli, Leggieri, Fuina, Pittella, Aliandro, Trerotola) approvato al termine dell’audizione, il 22 giugno scorso, in II Commissione di Fernando Scattone, Sindaco di Acerenza e coordinatore delle quattro Unioni dei Comuni della Provincia di Potenza abbiamo chiesto l’impegno della Regione Basilicata ad applicare la Legge regionale n. 25/2020 “Istituzione del Fondo Unico Autonomie Locali F.U.A.L quale strumento di tamponamento e di eventuale risoluzione delle complessità già espresse. Tutto tace. Chiediamo un incontro urgente con il Presidente Bardi e che si convochi subito un tavolo di confronto tra Regione, Provincia, Unioni, ANCI ed UNCEM sulla questione.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe
“Denunciamo da troppi mesi – prosegue il Consigliere Braia -inascoltati, questo stallo. Depotenziata, in crisi finanziaria e con un rallentamento delle attività amministrative tangibile per l’inadeguatezza delle risorse umane che ha causato, a cascata, inevitabili disagi per le comunità, l’Unione dei Comuni Alto Bradano già nel febbraio 2021 denunciava alla Regione le criticità. Da parte della regione Basilicata non ci sono risposte ad oggi pervenute. Se non si interviene immediatamente si rischia una paralisi ben più grave per la comunità lucana tutta.
I Presidenti rappresentanti dell’Unione dei Comuni, in data 28 Marzo 2023 sono stati auditi dalla Regione Basilicata, ma a nulla sono valse le richieste di concreto supporto da parte dell’Ente mediante l’utilizzo di finanziamenti ad hoc o con l’impiego di organico regionale a norma della legge vigenti. Chiediamo alla regione di agire con un finanziamento specifico e finalizzato già previsto per € 200.000,00 annui, assegnando le tre annualità arretrate dal fondo FUAL (2021, 2022, 2023), pari a € 55.000,00 per annualità, all’Unione dei Comuni dell’Alto Bradano per evitare la chiusura. Chiediamo, infine, la possibilità di inviare profili professionali della Regione in “comando”, come già accaduto in passato presso le Unioni dei Comuni.”
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