Il Codacons, insieme a Aci, Anci, Enac, Fit – Federazione Italiana Tabaccai, Fondazione Symbola, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Touring Club Italiano, Uncem, con la seconda edizione del Premio intende premiare lo sviluppo e valorizzazione delle eccellenze dei Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti.
Acerenza tra i 3 piccoli comuni italiani premiati nella sezione:
Artigianato (eccellenze creative della mano umana e tradizioni artigianali particolari)
Vengono premiati 3 Comuni italiani, tra cui Acerenza, nei quali trovano spazio aziende artigiane e piccoli punti di commercio artigianale.
Acerenza, riceve il premio nazionale grazie ad un suo cittadino, l’artista Antonio Saluzzi che attraverso le sue creazioni incuriosisce e attrae le attenzioni di tanti estimatori di arte.
Antonio Saluzzi è un artigiano di Acerenza, dove vive e opera. Diplomato al conservatorio in basso tuba, ha scelto, andando in controtendenza, di abbandonare la musica per dedicarsi all’artigianato. Nella cittadina lucana fa il decoratore di appartamenti, finge il velluto sui muri, monta tappezzerie, cornici e realizza affreschi su volte e pareti. Ma la sua vera passione, anche se ciò di primo acchito può sembrare un accostamento azzardato, è l’arte, che ha letteralmente rapito i suoi sensi. Egli ha infatti intrapreso un incredibile percorso di scultore e fonditore. Saluzzi è posseduto dal tocco sacro dell’arte che sconquassa prima interiormente e poi, tramite le mani e pochi altri strumenti auto-costruiti, prende forma e diventa vita. E in ciò risiede la grande sorpresa: un artigiano che si trasforma in artista o un artista che all’occorrenza fa l’artigiano. Anche se lui non si sente né l’uno né l’altro. La sostanza, in ogni caso, non cambia: artigiano e artista sono le due facce della medaglia di Antonio Saluzzi, figura unica nel panorama italiano, che si sta imponendo senza sgomitare e con la discrezione propria di chi ha qualcosa in più ma non ha l’assillo di doverlo urlare a tutti, perché le cose vere prima o poi arrivano. E quando arrivano restano. Per sempre.
Nell’epoca degli oggetti creati in serie, lui e suo fratello Mario, nell’azienda di famiglia ereditata dal padre Canio, creano il pezzo unico, nel quale il valore e l’autenticità sono dati dall’imperfezione che esso porta con sé. E l’imperfezione è il segno tangibile che ogni creazione possiede un’anima. Le sue medaglie, che parlano di sapienze antiche e inducono il presente a riflettere su se stesso, sono arrivate perfino ad Hong Kong. Ha raggiunto una certa autorevolezza nel campo della simbologia al punto che alcuni professori universitari si rivolgono a lui quando hanno dei dubbi. Tutto quello che sa in questo ambito lo deve a don Mario Festa, parroco ad Acerenza per quarant’anni. Ama la Basilicata nonostante tutto, convinto che alla propria terra non bisogna chiedere ma dare: solo così si può incidere sul suo tessuto culturale e cambiarne le sorti.
Il Premio assegnato, questa mattina al Comune di Acerenza, da CODACONS può contare, per l’Edizione 2023, su un sito internet interamente dedicato e sull’elaborazione di una mappa interattiva delle realtà comunali in gara, promossa sui maggiori canali mediatici, come Facebook e Instagram, dando visibilità alle bellezze delle realtà comunali vincitrici nelle varie categorie.
Il Premio consisterà inoltre anche nella proposta di campagne promozionali gratuite, sia nelle aree di servizio della rete autostradale sia sui social e sulla stampa, capace di portare alla conoscenza delle eccellenze vincitrici in tutto il mondo e in più lingue.
Il conferimento di questo premio, conclude il Sindaco di Acerenza, Scattone Fernando impossibilitato a partecipare personalmente alla cerimonia di consegna a Roma, richiama in primo luogo un grande riconoscimento alla mia comunità ricca di tanti professionalità ed in secondo luogo è una grande soddisfazione per l’artista Antonio Saluzzi che ci ha consentito di ritirare il premio della sezione artigianato.