Il bilancio delle attività realizzate nelle scorse settimane per il Progetto Si Può Fare Basilicata è nei sorrisi di soddisfazione dei ragazzi che lo hanno animato e nei sorrisi di sorpresa di chi ha scoperto le incredibili idee realizzate.
Proprio per concludere in linea con tutti questi sorrisi, l’evento finale del progetto – ideato da Cantiere Giovani, portato avanti in Basilicata dal Gruppo di Volontariato Solidarietà e finanziato dalla Regione Basilicata – sarà una vera e propria festa, in programma venerdì 14 luglio, dalle 16:45, nella sede di ScamBioLoGiCo in piazzale Istria a Potenza (a pochi passi dalla Stazione Superiore delle Fs).
E’ invitata tutta la cittadinanza.
LE TESTIMONIANZE
Sono stati realizzati in breve tempo sei progetti in sette comuni lucani. E proprio dai territori – da quei territori che sono stati resi più vivi dai giovani e dai loro progetti – arrivano le testimonianze di chi è stato protagonista della propria comunità.
A cominciare da Barbara Scarciolla, portavoce del progetto “Palco aperto” svoltosi a Matera. «Siamo grati a Gvs e a Cantiere Giovani per il sostegno. Un sostegno curato in ogni sua fase e che ha arricchito un intero processo. La fiducia e lo sguardo attento hanno generato nel nostro gruppo, composto principalmente da ragazzi e ragazze con età compresa tra i 13 e i 22 anni, uno scambio costante di idee, proposte. La libera espressione sostenuta concretamente ha rinsaldato sempre di più un’affezione nei confronti di quanto proposto e poi realizzato. Concludiamo l’intera esperienza con una consapevolezza e una duplice fiducia: nelle nostre idee e nei confronti di chi si fa guida e sostenitore. Carichi di un forte entusiasmo e una forte contentezza ringraziamo Gvs e Cantiere Giovani e raccontiamo Si può fare Basilicata ai nostri coetanei».
Si continua con Deborah Pagano, portavoce del progetto “Agromonte, il paese degli indovinelli” svoltosi nell’omonima frazione (Agromonte Magnano) di Latronico e fondato sulle Cose Cuselle, i tipici indovinelli locali in rima.
Deborah spiega cosa abbia significato questa idea: «In primo luogo un’attività di promozione linguistica a salvaguardia e tutela del nostro dialetto, quello agromontese, praticamente in procinto di scomparire. Quanti ancora conoscono le parole “mëriéḍḍë” o “gurugulei”? Praticamente nessuno (“fragoline di bosco” e “gufo”, rispettivamente). Diventa, allora, un dovere morale non perdere questo inestimabile patrimonio linguistico, nonché storico e sociale».
La portavoce del progetto agromontese ricorda che ci si è basati su un dettagliato studio compiuto in collaborazione con il Centro Internazionale del Dialetto dell’Università degli Studi di Basilicata insieme agli atenei di Palermo, Pisa, Cambridge e Oxford.
Obiettivo «è la realizzazione di un percorso itinerante tra le vie di Agromonte che possa catturare l’interesse di futuri visitatori. Oltre 40 Cose Cuselle sono già state riprodotte (grazie anche al progetto Si Può Fare Basilicata a cura del Gvs) e raccolte in un libro portato in stampa».
Mariapia Donato interviene invece sul progetto “Donne e Montagna” tenutosi a Viggianello e Chiaromonte: «L’esperienza con il progetto Si Può Fare Basilicata – dice innanzitutto a livello personale – è stata stimolante e mi ha permesso di confrontarmi con tanti ragazzi che non conoscevo. Spero che il patrimonio di conoscenze e di relazioni che ho acquisito possa essermi in futuro utile e metterlo a disposizione di altri soci della mia associazione».
La successiva considerazione è di carattere collettivo: «La partecipazione ha dato la possibilità a noi giovani di imparare attraverso il fare, di confrontarsi con problemi/soluzioni, di lavorare in team e di rimanere concentrati sull’obiettivo comune. La rete di relazioni che ha prodotto il progetto, al di là dell’evento realizzato, crediamo sia il reale risultato della nostra iniziativa».
Da Laurenzana parla Desirèe Perna Ruggiero, capogruppo del progetto “La Web Radio di Comunità: R-85014”: «La radio è uno strumento di comunicazione, che è sempre stato utile e importante soprattutto per la comunità di Laurenzana: in cui erano presenti ben due stazioni radio. Perciò il nostro progetto ha lo scopo di riprendere la storia e la tradizione laurenzanese rendendo partecipe all’iniziativa la comunità tutta, estendendola a tutte le generazioni. Dunque, parliamo di un progetto volto all’inclusione, alla valorizzazione e all’ampliamento degli orizzonti culturali del suo territorio e di chi lo abita, trattando disparati temi per i quali saranno presenti diversi ospiti, figure professionali, che vorremmo intervistare».
Dall’8 luglio scorso è possibile ascoltare i programmi prodotti dai ragazzi laurenzanesi cliccando sui link che compaiono sulle pagine Instagram @r_85014 e Facebook R-85014.
Prospero Lamoglie è la voce che, da Lagonegro, racconta in sintesi il valore del progetto “La cascata dei profumi e dei sapori”: «Una grande esperienza che ha coinvolto tutti, chi più e chi meno. L’evento finale è piaciuto molto. È stato strutturato bene con la presentazione del giardino insieme ai suoni tradizionali locali. La comunità è stata ben coinvolta: il giardino rimarrà lì per lungo tempo, realizzato non solo come laboratorio per gli studenti – molti dei quali non sapevano cosa fare per realizzare e conservare un giardino mentre ora lo sanno – ma anche per tutte le altre persone che vorranno visitarlo».
Infine, il breve resoconto di Mattia Cerbino per il progetto “Giovani protagonisti – Animatori di comunità” realizzato a Rotonda: «Nell’evento finale la cittadinanza era per la maggior parte composta da adulti ma nei giorni precedenti avevamo organizzato laboratori grafico-pittorici e ludici con i più piccoli volti a coinvolgerli sui temi trattati: pace, solidarietà e uguaglianza. L’evento finale è stato molto coinvolgente, le persone che hanno partecipato hanno contribuito a diffondere la nostra idea, hanno suscitato curiosità verso la mostra di poesie esposta nelle varie lingue e mostrato particolare attenzione sul tema della pace trattato».
E dunque pace, tradizioni, storia locale, aggregazione, senso di comunità: questo e altro confluirà nella festa finale di domani venerdì 14 luglio. Dopo pochi e veloci interventi di Gvs, Cantiere Giovani e Regione Basilicata (e la consegna del prezioso Skill Pass, un attestato delle competenze acquisite, ai ragazzi), via alla festa: colori, musica, allegria, buon cibo. E la consapevolezza di aver fatto parte di qualcosa di importante. Per la Basilicata e non solo.