Deputato Arnaldo Lomuti, Coordinatore regionale M5s Basilicata e Alessia Araneo, coordinatrice M5s provincia di Potenza: “Salvini a Maratea: il centrodestra festeggia il fallimento”. Di seguito la nota integrale.
Se non fosse il ministro alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili della Repubblica Italiana forse la cosa farebbe anche sorridere, seppure amaramente. E, invece, amareggia e basta. Amareggia constatare che il ministro Salvini domani sarà nella perla del Tirreno, a Maratea, per inaugurare un senso unico alternato con impianto semaforico, dopo ben otto mesi dalla frana che interessò, nel novembre del 2022, la frazione di Castrocucco (strada statale 18). Per essere ancora più chiari: dopo due alluvioni e una frana, i numerosi allarmi lanciati da cittadini, associazioni, lavoratori del settore ricettivo e non solo e denunce da parte dei rappresentanti politici, si riapre il tratto stradale – a distanza di otto mesi, nel pieno della stagione estiva – con senso unico alternato, per di più, soltanto fino a settembre e il ministro Salvini si concede persino il lusso di venire a “tagliare il nastro”, sbandierando il “grandioso” risultato ottenuto?!
Eh no, non ci stiamo. La comunità di quell’area e di tutta la Basilicata non si farà turlupinare da nastrini e passerelle. Il ministro Salvini, tristemente coadiuvato da alcuni esponenti politici locali, deve smetterla di trattare la nostra terra come mero comitato elettorale e, anziché venire a intestarsi risultati farlocchi, raccontasse ai lucani lo stato di avanzamento dei lavori del tavolo permanente istituito tra il Governo, la Regione Basilicata e i Comuni soggetti al fenomeno del dissesto – così come richiesto attraverso la presentazione di un ordine del giorno da parte dei deputati Lomuti e Amendola – al fine di mettere in sicurezza i territori e garantire adeguati ristori ai cittadini e a tutte le categorie economiche coinvolte e compromesse. Chiediamo, inoltre, al Ministro di tutti gli italiani, di spiegarci come mai in Basilicata si sia presentato con otto mesi di ritardo, mentre nella sua Lombardia, interessata da un problema analogo (frana Lecco-Ballabio), non solo sia giunto sul luogo tempestivamente, ma abbia anche fatto ripristinare in pochissimo tempo la viabilità. Noi, in realtà, non ci sorprendiamo: d’altronde, la Lega ha sempre fatto dell’Italia a due velocità non uno squilibrio da superare, ma un programma politico, di cui l’autonomia differenziata è figlia.
Tornando nella nostra Basilicata, gli operatori del settore, nelle ultime ore, hanno registrato i gravi danni subiti dal comparto turistico e alberghiero di tutta l’area: rispetto all’anno scorso, infatti, è stato rilevato un dimezzamento delle presenze presso le strutture ricettive e della ristorazione. Un autentico tracollo per l’economia di un’area, come quella di Maratea, incardinata sul settore ricettivo e turistico che, ovviamente, si esprime al meglio proprio nei mesi estivi.
Giova ricordare, poi, a coloro che domani si apprestano a tagliare nastri che gli operatori del settore gravemente colpiti dalla frana e dall’interruzione della strada pare non abbiano ricevuto neanche un centesimo di quei milioni di euro promessi da Nello Musumeci – ministro per la protezione civile e per le politiche del mare – per la messa in sicurezza del territorio e il ristoro delle attività economiche.
Dunque, chiediamo al ministro Salvini e all’entourage del centrodestra lucano che sicuramente domani lo attornierà di rispettare la sofferenza di quell’area e la dignità del popolo lucano, risparmiandoci il siparietto dell’inaugurazione (di un senso unico alternato che durerà fino a settembre!) e di finanziare, piuttosto, la costruzione della galleria come bypass definitivo, nonché i ristori destinati agli operatori.