Nella sede CIA di Venosa si sono riuniti i direttivi della CIA Agricoltori dei comuni di Venosa , Ripacandida, Maschito, Rapolla, Barile, Ginestra e Montemilone per fare il punto sull’andamento dell’annata agraria e per effettuare una puntuale analisi relativamente allo stato in cui versano i vari comparti produttivi a partire da quello vitivinicolo, passando a quello cerealicolo e zootecnico a seguito dei danni registrati a causa dei numerosi eventi atmosferici e calamità naturali nei mesi di maggio e giugno scorsi, con oltre 45 gg giorni di piogge incessanti e bombe d’acqua che hanno compromesso raccolti e produzioni.
All’incontro, introdotto dal presidente CIA Venosa Liliana Sileo a cui hanno partecipato il Direttore CIA Basilicata Donato Distefano che ha rappresentato lo stato di difficoltà in cui versa il comparto in Basilicata, ha fatto seguito la comunicazione del Responsabile Ufficio PAC nazionale Dott. Domenico Mastrogiovanni; i lavori sono stati conclusi dal Presidente CIA Potenza Giannino Lorusso che ha avanzato precise proposte al Dipartimento Politiche Agricole della Regione.
Nei vari interventi sono stati evidenziati i devastanti effetti che generano i cambiamenti climatici con fenomeni sempre più estremi che colpiscono in particolare il settore agricolo ed i vari comparti alterando gli ordinari cicli agronomici e il naturale susseguirsi dei processi di maturazione e raccolti, passando ad esempio per il settore vitivinicolo dalla richiesta di distillazione a misure straordinarie di sostegno per perdite del prodotto.
Considerati i rilevanti danni prodotti da tali eventi sul settore, sulla scorta delle univoche indicazioni emerse dall’incontro e dagli interventi dei rappresentanti dei vari areali è stato ribadito con forza la necessità di dotarsi da parte della Regione Basilicata di una dettagliata e puntuale mappatura degli areali e dei danni verificatesi sul territorio della regione, tenuto conto delle misure di ristoro che è possibile porre in essere.
La riprova ultima in ordine di tempo sono state le piogge intense e continue che non erano in passato mai state cosi intense e da decenni non si manifestavano cosi copiose e che di fatto in alcuni comparti hanno alimentato situazioni devastanti e eccezionali, a partire da quello vitivinicolo che in molti areali della Regione e nello specifico nel Vulture con produzioni di aglianico a denominazione ( sono oltre 1.500 ha in produzioni in gran parte danneggiato) hanno fatto registrare la perdita totale delle produzioni per effetto dell’attecchimento ed aggressione diffuse di fitopatie come la peronospora.
Purtroppo tale andamento climatico ha inciso anche sulla cerealicoltura (in alcuni areali i raccolti sono fortemente compromessi e si indicano in pochi q.li per ettaro). Stessa sorte sul versante dei foraggi per i quali il ritardo nelle procedure di sfalcio e le lavorazioni in presenza di clima umido hanno generato ammuffimento e indurimenti delle partire di fieno.
Dopo tale esposizione è intervenuto il Responsabile dell’Ufficio PAC Nazionale Domenico Mastrogiovanni il quale ha esordito segnalando la situazione di estrema straordinarietà e singolarità degli ultimi eventi registrati che condizionano le annate agraria in molte parti del nostro paese ed in particolare in alcuni comparti come il settore viticolo che da molti decenni non faceva registrare attacchi di fitopatogeni cosi severi e destabilizzanti come nel caso della corrente annata.
Tutto questo dimostra che è necessario porre in essere strumenti nuovi e flessibili avendo cura di utilizzare bene le risorse disponibili finalizzate a contrastare fenomeni anomali, eventi atmosferici avversi e situazioni sempre più ricorrenti di emergenza climatica.
Nello specifico lo stesso a richiamato i tanti strumenti in essere a partire dal fondo straordinario sulle calamità, all’utilizzo delle risorse appostate sull’OCM Vino (Vendemmia verde), il fondo rotativo a sostegno degli investimenti anche d’intesa con ISMEA, all’utilizzo mirato delle risorse previste nel C.S.R. 2023-27 con intervento (SRD30) oltre alla possibilità della norma mai abrogata della legge 102/04 tutti strumenti che possono essere attivati per sostenere le aziende interessate dalle calamità.
Per questi motivi le Regioni non solo devono effettuare una puntuale azione di controllo e monitoraggio dei fenomeni avversi ma soprattutto devono sviluppare anche attività di prevenzione e di difesa attiva nei vari comparti in quanto tali fenomeni eccezionali e straordinari saranno sempre più ricorrenti e ciclici.
Tutto questo per rappresentare in modo compiuto la situazione delle perdite registrare nei vari comparti sopracitati oltreché per avere un quadro chiaro e completo circa la mappatura delle superfici interessate dagli eventi che potrebbero come nel caso del settore vitivinicolo produrre e riverberare ed effetti negativi anche sulle annate agrarie future.
A nostra mappatura – sottolineano il direttore e il Presidente Cia Distefano e Lorusso – torna ancora più utile ed assume maggior rilevanza per il settore Vitivinicolo anche in previsione dell’incontro programma dal MASAF per il giorno 19 prossimo nel quale sono state convocate le Regioni interessate dagli eccezionali eventi aventi avversi in particolare sul versante delle fitopatie che di fatti come in Basilicata ha fortemente promesso produzioni e raccolti forse non solo per la corrente annata agraria.
Considerata l’estrema difficoltà nella quale si trovano ad operare centinaia di aziende vitivinicole, CIA Agricoltori Basilicata si appella all’azione dell’ Assessore e alle attività preparatorie che il Dipartimento con il supporto dell’ufficio calamità e di quello fitosanitario stanno predisponendo, affinché la Regione Basilicata in previsione dell’incontro al Ministero produca in modo compiuto ogni utile documentazione e precise risultanze in grado rappresentare in modo compiuto ed efficace il livello di compromissione in cui versa il comparto vitivinicolo a seguito delle piogge che hanno alimentato e ampliato l’aggressione fitopatologica/peronospora sugli impianti viticoli.
La CIA reputa estremamente importante che in questa fase si produca d’intesa anche con le Organizzazioni agricole una corale azione finalizzata a ottenere le giuste attenzioni in sede nazionale ed Europea dotandosi di tutta la necessaria documentazione atta al riconoscimento dello stato di eccezionale calamità e crisi produttiva del comparto in modo da potere attivare da tutti gli strumenti destinati ad attenzionare in modo adeguato il settore vitivinicolo.
In conclusione dell’incontro sono stati sollecitati la condivisione e il supporto degli Enti locali a partire dai Sindaci e dalle amministrazioni comunali a cui sarà inviata la richiesta di condivisione dello stato di emergenza che vive il settore che con apposito atto degli Organi amministrativi si manifesti non solo condivisione e solidarietà si contribuisce a rafforzare e rendere ancor più evidente le forti criticità in cui versa il settore e gli addetti in quanto problematica che presenti risvolti anche sul versante occupazionale e sociale.
In sintesi le richieste della Cia: la Regione deve produrre una puntuale mappature sui danni rivenienti dalle piogge dei mesi maggio e giugno; attivare ogni strumentazione in essere per ristoro e sostegno ai comparti danneggiati; Settore vitivinicolo particolarmente danneggiato; Il 19 luglio incontro al MASAF solo per settore viticolo; Azione concertata con le organizzazioni professionali agricole.