“Dopo due rinvii, la mancata approvazione nella seduta di Giunta del 17 luglio, per assenza del numero legale, del Progetto di multi-modalità integrata con il TPL per le città di Matera e di Potenza – Bike sharing, per cui erano a disposizione oltre 700 mila euro di fondi ministeriali per la Basilicata, rappresenta un grave errore che potrebbe avere delle conseguenze dannose a carico dei lucani, sia sotto il profilo sociale che economico”.
L’assessore Merra ha espresso in tali termini tutto il suo rammarico.
“In questo momento storico in cui è necessario correre anche solo per restare in piedi, come nella favola di Alice di Lewis Carroll, chi si illude di poter governare i complicati processi socio-economici in evoluzione amministrando l’esistente ha già perso in partenza. Sono le idee più innovative e i progetti più ambiziosi che vanno portati avanti se si vuole continuare a cambiare il volto di questa Regione come è stato nello spirito di questa maggioranza da quando si è insediata e che in questa circostanza, e non solo, sembra essersi smarrito.”
“Non si può e non si deve – ha proseguito l’Assessore – far naufragare importanti interventi e far sfumare decisive risorse pubbliche per nessun motivo al mondo, mentre i nostri concittadini stanno ancora attendendo risposte concrete ai loro problemi, anche in tema di mobilità sostenibile e integrata. L’adozione del progetto Bike sharing sarebbe stata cruciale, quale soluzione sostenibile ed economica per migliorare la mobilità a favore della collettività, in quanto avrebbe consentito a turisti e pendolari di muoversi agevolmente su gran parte dei territori comunali grazie ad una intermodalità sempre più integrata con il TPL, a tariffe contenute e crescente efficienza dei servizi. Tutto è perduto? Non ancora e, come da nostra attitudine, non molliamo mai nemmeno al cospetto di ostruzionismi e resistenze che, peraltro, vengono perpetrati da tempo nei confronti di alcuni esponenti della Giunta. Chi ha voluto privare i lucani di questa importante opportunità dovrà assumersene ogni responsabilità. Noi non intendiamo assecondare logiche che nulla hanno a che vedere con il buon andamento dell’azione amministrativa”.
Lug 18