Lunedì 24 luglio 2023 alle ore 18.30 nella sala Enzo De Filippo, all’interno dello storico palazzo Corrado a Lagonegro è in programma l’inaugurazione per la prima volta in Basilicata di una mostra con una collezione di bambole giunte da tutta Italia. L’iniziativa è organizzata dal Salotto Letterario “Donata Doni” di Lagonegro.
Il sogno riferisce Agnese Belardi è quello di istituire un museo delle bambole a lagonegro e nel lagonegrese. Sarebbe unico perché in Basilicata e nel Sud Italia non ce ne sono.
Tante le bambole antiche, moderne, Barbie ben vestite. In particolare molto interessanti le bambole giunte da Trento ,una collezione privata della scrittrice Luciana Grillo.Bambole che ha voluto donare all’ associazione, provenienti da tutto il mondo. È seguito il raccontare la storia della bambola dall’antichità dagli Egiziani alla contemporaneità.Tanti colori e melodie hanno reso l’ambiente delle sale del Corrado affascinante. Tante le domande:Chi ha inventato questo oggetto di cui ognuno ricorda l’infanzia? Serviva solo per diletto, giocavano anche i maschi e tanto altro? La bambola, non solo gioco, ma simbolo e auspicio di fertilità,oggetto educativo e affettivo.
Le bambole sono state lo spunto per sottolineare il dramma delle donne considerate oggetto di violenza. Un pensiero va alle donne iraniane, arrestate, marchiate e colpite agli occhi. Accecate perché si battono per la libertà con coraggio. A Teheran i diritti sono violati e queste donne si ribellano anche per le giovani generazioni affinché possano uscire dalla segregazione e prigione, chiuse in casa,
● nel nome della libertà.
● La piese teatrale tratta dall’opera di Henrik Ibsen
Casa di bambola ha messo in evidenza il dramma vissuto dalle donne dell”800 e oggi, esistente.
Nora, un personaggio simbolo del movimento femminista occidentale: “casa di bambola” è infatti la storia del coraggio e della ribellione di una donna. Una ribellione mite, lucida e acuta, una lenta presa di coscienza della propria condizione e la scelta di cambiare le cose, di imprimere alla vita un movimento diverso. Nora, la protagonista dell’opera di Ibsen, è una donna che è dovuta scendere a patti con l’esistenza, un compromesso dopo l’altro, all’interno del suo matrimonio con Torvaid, ma sarà anche in grado di decidere di rompere la complicità perversa che la lega alla sua casa, al privato, al domestico. Perché è questo il teatro del dramma ibseniano: l’interno borghese, il luogo dove tutto all’apparenza è equilibrato ma che nasconde al proprio interno pulsioni inimmaginabili.
Riferisce la presidente Agnese Belardi,ideatrice dell’iniziativa,inserita nel tabellone estivo patrocinato dal Comune di Lagonegro,ogni occasione è importante per non abbassare la guardia e fare riflettere ed educare al rispetto della non violenza.Uba iniziativa che ha reso tutto più ricchi.
Non sono mancati i saluti istituzionali del sindaco Salvatore Falabella, il parroco don Gianluca Bellusci,la vice sindaca Daniela Citera.
I protagonisti dell’iniziativa, Maria Grazia Cianciulli giornalista, Luciana Grillo scrittrice, Aurora Di Sipio architetto, Clara Cantisani docente, Salvatore Simonetti ingegnere e attore; hanno dato il meglio di sé nelle varie forme d’arte, dalla poesia fino al racconto delle bambole,alla tecnica di come si costruisce una bambola e tanto altro.Numerosa la partecipazione dei bambini che hanno portato le loro bambole e gli scolari che hanno declamato poesie e filastrocche. Il finale eseguito magistralmente dalla scuola di ballo del maestro Giuseppe Rizzo ha infiammato il pubblico sulle note/fragole/ Bambolina di Achille Lauro. Leggerezza e impegno sociale,poesie e filastrocche degli studenti, ingredienti importanti per educare al bene comune le nuove generazioni.
La mostra è visitabile fino al 4 settembre dal lunedì al sabato dalle ore 10/13 e dalle 15.00/20.00 presso il palazzo Corrado Lagonegro.