La classifica del Sole-24 Ore sulla qualità della vita vede Matera guadagnare 14 posizioni rispetto all’anno scorso. Tuttavia, esaminando le singole aree, la nostra provincia rimane sul fondo di tutte le classifiche, tranne l’ordine pubblico.
E’ evidente, quindi, che non è tutto oro quello che luccica; e qui l’API intende formulare alcuni pensieri per il 2010.
Pensiero n. 1. L’economia mondiale ha ripreso a crescere, sospinta dal sostegno delle politiche economiche. Tuttavia, in Italia i tassi di crescita sono molto modesti e disomogenei tra le varie aree del Paese. Fermata la caduta libera dell’economia, bisogna avviare una ripresa duratura, che non poggi solo sul sostegno straordinario delle politiche economiche. Le piccole e medie imprese lucane hanno una grande voglia di investire per uscire dalla crisi e fare ripartire l’occupazione, ma bisogna affrontare le debolezze strutturali della nostra economia e superare alcuni ostacoli ormai storici del nostro territorio: l’isolamento infrastrutturale, l’accesso al credito bancario, la burocrazia asfissiante della pubblica amministrazione. Due anni per risalire ai livelli di attività precedenti la crisi potrebbero non essere sufficienti.
Pensiero n. 2. Il 2008 è stato l’anno della crisi finanziaria, il 2009 quello della crisi produttiva e il 2010 sarà l’anno della crisi occupazionale. L’anno prossimo, infatti, scadranno gli ammortizzatori sociali attivati dalle grandi imprese con il rischio di un grande impatto sociale. Le uniche in grado di garantire occupazione sono le piccole e medie imprese, radicate sul territorio, pronte ad investire e ad innovarsi e a costruire una ripresa che non poggi soltanto sulle esportazioni, purché naturalmente si agisca sulla componente interna della domanda.
Pensiero n. 3. La contrazione del credito bancario non sta aiutando il nostro sistema produttivo, colto dalla crisi mentre era impegnato nel processo di ristrutturazione. Per colmare i ritardi accumulati dall’economia occorre non far mancare il sostegno del credito.