“Nessuna gentile concessione da parte della Regione sulla viabilità provinciale. L’Assessore alle Infrastrutture e il Presidente Bardi chiariscano ai lucani, una volta per tutte, se sono propensi a mettere a disposizione delle “risorse vere” dedicate alla viabilità provinciale e spieghino il mancato finanziamento del FUAL”. Di seguito la nota integrale inviata da Christian Giordano, Presidente della Provincia di Potenza.
Nel mentre la Regione Basilicata non mette a disposizione nemmeno un euro sul capitolo FUAL dedicato a province e comuni, siamo costretti anche a subire l’ennesima scorrettezza “istituzionale” da parte dell’Assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata.
Di buono c’è sicuramente che l’assessore ha preso atto del cambio di passo della Provincia di Potenza rispetto ai temi della viabilità.
Pare però anche utile rammentare all’assessore che si tratta di uno sforzo rilevante messo in campo esclusivamente dalla Provincia di Potenza.
La musica doveva cambiare e grazie all’attivismo dei consiglieri provinciali e di tutta la struttura, sta effettivamente cambiando.
Al contrario, l’eccessiva ingerenza dell’assessore, nel tentare (senza riuscirci) di “spostare” verso località “amiche” delle risorse ministeriali (e non regionali) secondo “criteri ingiustificabili” ha avuto quale effetto, da un lato la perdita di tempo (ben 6 mesi) e dall’altro la perdita di circa 2 milioni di euro per la viabilità provinciale (a causa dei citati ritardi). Fondi che avremmo potuto mettere a disposizione delle nostre comunità se solo l’assessore avesse accettato, fin dall’inizio, così come stabilito dalla legge, la programmazione della Provincia di Potenza.
Né tantomeno può permettersi di far passare quali “gentili concessioni” degli interventi relativi al dissesto idrogeologico che notoriamente sono di competenza regionale.
L’ente Provincia non è a servizio della propaganda elettorale di nessun politico di turno né favoriremo passerelle politiche per inaugurare sensi unici alternati, né diurni né notturni.
La viabilità provinciale, oltre al programma di interventi che è stato già avviato nelle ultime settimane dal nostro ente, necessita di un impegno di programmazione serio da parte della Regione Basilicata.
Occorrono nuove risorse per un piano straordinario dedicato alla viabilità provinciale capace di garantire anzitutto la sicurezza delle nostre strade e in secondo luogo l’operatività di aziende e comunità intere.
La Provincia ha già segnalato alla Regione Basilicata, in maniera puntuale, ben 92 interventi relativi al dissesto idrogeologico e siamo ancora in attesa di riscontro. Non si può più pensare di andare avanti con singoli interventi “a richiesta” utili solo alla propaganda.
L’Assessore alle Infrastrutture e il Presidente Bardi chiariscano ai lucani, una volta per tutte, se sono propensi a mettere a disposizione delle “risorse vere” dedicate alla viabilità provinciale. Solo così potranno sentirsi davvero artefici di un nuovo corso.
Di concreto purtroppo oggi registriamo solo l’azzeramento dei fondi FUAL nel bilancio regionale, fondi assolutamente necessari a comuni e province per sopravvivere. Riguardo alle risorse Fual, se le cose dovessero rimanere inalterate, il rischio che ne deriverà sarà la impossibilità di garantire servizi rilevanti, a partire dallo sfalcio dell’erba e dallo sgombero neve, fino alla impossibilità di garantire il riscaldamento ai ragazzi che frequentano i nostri istituti superiori.
Viabilità provinciale, assessore regionale Merra replica al presidente della Provincia di Potenza, Giordano: la Regione non è un Bancomat
Il Presidente della Provincia di Potenza, anziché superare atavici steccati politici continua ad innalzare muri ideologici, peraltro fondati su versioni improbabili dei fatti. Siamo costretti a ribadire che sulla Serrapotina il ruolo della Regione è stato fondamentale, sia in termini di programmazione, sia in termini di risorse stanziate.
Risorse necessariamente “vere” se oggi è in grado di consegnare i lavori ed evidentemente non fittizie. La funzione regionale è stata altresì dirimente nell’evitare che tali fondi andassero perduti e ancora si sta lavorando per superare alcune criticità. Ora il Presidente afferma che i meriti di tutto sono “esclusivamente” della Provincia, tuttavia, questa non è la storia del barone di Münchhausen, che si salvò dallo stagno sollevandosi per i suoi stessi capelli, ma la realtà. Precisiamo che l’Ente presieduto da Giordano è stazione appaltante di opere programmate dalla Regione e quest’ultima non è meramente il Bancomat della Provincia ma il beneficiario degli investimenti che la Regione stessa programma con evidente senso di responsabilità. Dimenticare questi aspetti cruciali è istituzionalmente scorretto oltre che fuorviante.
Inoltre, il Presidente della Provincia, nonostante il ruolo istituzionale ricoperto, non si è ancora emancipato dalla cultura dietrologica e dalle fallacie logiche che caratterizzano da sempre il movimento di cui fa parte. In primo luogo, come già ampiamente spiegato, abbiamo investito risorse in base alle priorità dei territori secondo un criterio perequativo che restituisse ad alcuni di questi, penalizzati negli anni precedenti, quanto mancato nelle pregresse programmazioni. Nessuno è stato avvantaggiato, nessuna “area amica” è stata favorita, semmai si è cercato di ristabilire un minimo di equilibrio tra mille contrapposizioni pretestuose. Questi sono fatti inoppugnabili come inequivocabili sono i defilamenti del Presidente della Provincia quando si tratta di impegnarsi e investire su arterie che non rientrano nel suo perimetro elettorale o che non sono certo “amiche”, per esempio è quanto già accaduto sulla San Fele- Rapone e altre situazioni che non elencheremo per carità di patria. Questo per smentire una certa cultura del sospetto nel dna grillino. In secondo luogo, il Presidente della Provincia da un lato reclama un impegno di programmazione serio da parte della Regione e dall’altro contesta la stessa programmazione quando non gli va a genio. È proprio vero che la serietà è quella virtù che appena la nomini non c’è più. È proprio quanto accaduto con i finanziamenti Cipess, programmati dalla regione, sui quali il Presidente della Provincia ha eretto barricate, impuntandosi su posizioni che nulla avevano a che vedere con le complessive esigenze del nostro territorio che invece sono state da lui ignorate.
In ogni caso, la sterile polemica non è nelle nostre corde e non ci faremo coinvolgere oltre in questo stillicidio propagandistico che svilisce la necessaria collaborazione tra enti territoriali. Lo istinto della scatoletta di tonno da scardinare non si addice ad una visione della politica quale spirito di servizio e sana collaborazione tra istituzioni per il bene della collettività alla quale noi invece apparteniamo.