Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità in una nota affronta la vicenda del mancato funzionamento del sistema di bike sharing già finanziato ma ancora non attivato nella città di Matera. Di seguito la nota integrale.
E’ di questi giorni l’acceso dibattito dettato dal solito campanilismo tra i due comuni capoluoghi.
Questa volta è stato determinato dalla mancata approvazione di una delibera regionale che avrebbe dovuto stanziare 700 mila Euro per la mobilità sostenibile e che avrebbe interessato i Comuni di Potenza e Matera o forse solo di Matera, chissà! Alla fine non si è capito bene a quale comune capoluogo sarebbero state indirizzate le risorse che avrebbero finanziato con risorse ministeriali un progetto di Bike-Sharing per favorire la mobilità sostenibile, così detta!
Il Comune di Matera , a suo tempo fu interessato da un tentativo mal riuscito di realizzare un sistema di Bike-sharing a Matera e che ha comportato un esborso di oltre 300 mila Euro.
La mobilità sostenibile è sempre stata a cuore agli amministratori della città dei Sassi tanto è che con fondi PISUS, pari a 543.200,00 € venne programmato un intervento consistente nel completamento delle piste ciclabili nel quartiere di Serra Venerdì ed in particolare lungo Viale delle Nazioni Unite e Viale Europa, collegandosi attraverso via A. Di Francia a Via C. Levi, via Lanera e via Castello. La spesa venne certificata il 27/02/2016 per complessivi 490,601,13 €.
Già il 28 Aprile 2019, data in cui avemmo modo di segnalare il fatto alla magistratura contabile di quelle piste ciclabili non vi era più traccia, la segnaletica orizzontale che delimitava le piste ciclabili sul asfalto era completamente scomparsa , erano state tracciate con inchiostro simpatico, e le piste non erano mai state utilizzate perchè oltretutto pericolose e poco sicure.
Le famose piste ciclabili acclarate nel Febbraio del 2016 e che interessavano via A. Di Francia, via Levi, via Lanera erano,poi, state demolite a fronte di quanto deciso nel Febbraio del 2017 per realizzare una rotatoria dal costo di 1,2 Meuro .
I più stringenti vincoli di finanza pubblica che determinarono all’epoca la necessità di intervenire sulla riduzione e sulla riqualificazione della spesa, ricorrendo a strumenti finalizzati a realizzare un più penetrante controllo anche di natura qualitativa restavano nell’area delle buone intenzioni dichiarate nel corso delle cerimonie celebrative.
Sempre con fondi PISUS, venne ammesso a finanziamento l’operazione denominata “Bike sharing” per un importo di €500.000,00 a favore del Comune di Matera; all’atto di chiusura dell’intervento , con nota del 22.09.2016 il Comune di Matera comunicava l’impossibilità a produrre il certificato di collaudo o regolare esecuzione perchè era stata contestata la fornitura del software di gestione del sistema, anticipando di aver avviato le procedure di risoluzione in danno del contratto con la ditta fornitrice.
Dopo diverse interlocuzioni epistolari il finanziamento dell’Intervento denominato “Sistema di bike sharing” venne revocato e fu intimato al Comune la restituzione delle somme anticipate pari ad € 435.561,11.
L’intervento venne riammesso a finanziamento il 28 Dicembre 2018 per un importo pari ad €317.871,78 a valere sui fondi Piano di Azione e Coesione (PAC) Basilicata 2007/2013.
Il 18 Ottobre 2018 era stato collaudato e con la Delibera di Giunta n°57 del 13-2-2019, dove era ben dettagliata la consistenza dell’impianto venne dato specifico indirizzo al Dirigente del Settore Gestione del Territorio – Servizio Trasporti e Mobilità Urbana di procedere alla predisposizione di un Avviso Pubblico finalizzato alla raccolta di manifestazioni di interesse per procedere all’individuazione di un soggetto interessato alla gestione temporanea e sperimentale del sistema di Bike Sharing di proprietà comunale.
Il Dirigente del Settore Gestione del Territorio – Servizio Trasporti e Mobilità Urbana dell’epoca ha indetto una relazione per l’affidamento del servizio di Bike Sharing nel Giugno del 2019 ma il bando andò deserto e da allora non è successo più nulla, neppure Federica Sciarelli con la sua trasmissione si è dedicata alla ricerca delle biciclette perdute! Dove sono conservate adesso, ci sono ancora?