Mercoledì 26 luglio 2023 alle ore 21 sulla terrazza di Palazzo Lanfranchi a Matera è in programma lo spettacolo “La verità, vi prego, sull’amore”, portato in scena da Stefano Massini, voce recitante, e Luca Barbarossa, voce e chitarra per il nuovo e attesissimo appuntamento del “Matera Festival – Museo in Sinfonia”. Ingresso 25 euro. Info: Orchestra della Magna Grecia, via De Viti De Marco 13 – Matera (Tel. 0835.1973420, 392.9199743),
“Matera Festival – “Museo in Sinfonia” è organizzato da Orchestra Magna Grecia e Basilicata Circuito Musicale, in collaborazione con Museo Nazionale di Matera, con il patrocinio del Ministero della Cultura, Regione Basilicata e Comune di Matera e il prezioso supporto di partner privati che da sempre sostengono le attività artistiche e culturali dell’Orchestra Magna Grecia: Grieco Abbigliamento, Bawer, De Angelis Bus, Italcementi, IP F.lli Gaudiano, Farmacia D’Aria.
“La verità, vi prego, sull’amore” è un intreccio di musica e parole che si abbracciano sul palco in uno spettacolo che apre la finestra su orizzonti nuovi, nel tentativo di capire l’amore avendo una pretesa di verità, come vuole la poesia di Wystan Hugh Auden che dà il titolo allo spettacolo di Stefano Massini e Luca Barbarossa.
Storie narrate insieme a canzoni originali, compatibili o complementari. In scena, dove capita che i due si scambino i ruoli, un tavolo con tanti faldoni straripanti di carte, a raccontare momenti di vita vissuta, d’esperienze fatte. Copioni che si ripetono, modelli che c’imprigionano dentro una scatola stretta, in una dinamica già scritta di narrazioni romantiche preconfezionate. Desideroso di ossigeno e stupore, della magia dell’inaspettato, l’amore, sul banco degli imputati, decide di far causa al genere umano per reato di calunnia su colpe che non ha.
“Quello che è spiacevole, per non dire dannoso – ha spiegato in una recente intervista Stefano Massini – è che l’amore abbia perso la sua dimensione di sorpresa, d’incanto e magia. Lo stupore resta qualcosa che deve appunto sorprendere, lasciare straniti, in certi casi addirittura impauriti. E invece siamo preparati non da un’educazione amorosa, bensì da stereotipi, copioni che ci vengono serviti dai film, dalle canzoni, dalle arti. Quando arriviamo all’amore non arriviamo certo a lui, ma a dei modelli che ce lo raccontano”.
“L’amore – ha aggiunto Luca Barbarossa – dovrebbe metterci a nudo, arrivare all’essenza di noi stessi. Molti sono i clichè che ci inibiscono: siamo il risultato di millenni di pregiudizi, discriminazioni, regole più che discutibili. Per fortuna l’amore è sempre un’eccezione”.