Il romanzo più votato dell’edizione 2023 del Concorso Letterario Giuridico “IusArteLibri Il ponte della Legalità” è “Il colore verde dello zero” del magistrato Angelo Martinelli, edito da Bastogi Libri. Nella Sala Consigliare del Comune di Pontremoli, è toccato al Sindaco Jacopo Ferri e all’avvocato Antonella Sotira -ideatrice e presidente del Premio- consolidare l’arcata dell’ideale ponte di libri e uomini di valori che da 13 anni unisce Roccella Jonica, Roma e la Città del Bancarella. Il prezioso premio é la scultura denominata “Il ponte della Legalità” dell’artista Francesco Misuraca mentre la cerimonia è stata suggellata anche dalla presenza del Presidente della Fondazione Città del Libro – Premio Bancarella, Ignazio Landi e del Consigliere del Centro Studi Giuridici Lunigianense, Cosimo Maria Ferri.
Agli autori dei libri finalisti “L’ultimo magistrato fascista” di Ginevra Rapex e “Fondata sul lavoro” di Alfonso Celotto, verranno consegnate le “sentenze” dei giuristi del Direttivo IusArteLibri, presieduto dal magistrato scrittore Umberto Apice, che sanciranno la rilevanza sociale e culturale delle opere. La Menzione speciale con prestigiosa candidatura alla selezione 2024 del Premio Bancarella Famiglia é andata al romanzo dell’avv. Gianlivio Fasciano – “La Promessa” -per la significativa emblematica esaltazione delle radici familiari e dell’amore coniugale.
Il premio – ha riferito la Presidente Sotira – é dedicato alla memoria del Prof. Avv. Antonio Palma, Ordinario di diritto romano e grande Uomo di cultura. In suo onore sono stati consegnati i riconoscimenti “Vis Iuridica” al magistrato Riccardo Nerucci per la sua prima opera narrativa “Senza fretta a perdifiato” – edito da Bastogi Libri e al Consigliere parlamentare Cristiano Ceresani per il coraggioso saggio teosofico.
Le giornate pontremolesi della 71ma edizione del Premio Bancarella, sono state presentate dalla giornalista Rai Monica Marangoni; animate da salotti e dibattiti fra cittadini e giuristi con le opere “L’enigma D’Annunzio” di Laura Curtale ed “Éschaton. Gesù di Nazareth e il futuro del mondo” di Cristiano Ceresani, congrue entrambe alla tematica della edizione 2024 del premio IusArte, ” Spiritualità e diritto ” .
Grande attesa ha suscitato il saggio “Il diritto è un’arte o l’arte è un diritto?” scritto e declamato -insieme al recital di poesie – dalla scrittrice Antonella Pagano, che ha anche dato emozionante voce ai versi della raccolta “Sogni Brevi” del magistrato Federico Sorrentino. La Pagano sa segnare sempre i territori; questa volta ha auspicato la fondazione del Sistema Nazionale per la Bellezza e ha deliberatamente fatto sentire questo suo profondo anelito all’interno di due premi assai prestigiosi: il Bancarella e lo JusArteLibri che si celebrano in Pontremoli a luglio e che attraggono un foltissimo crescente pubblico, tanti scrittori, editori e moltissime pubblicazioni che colorano le bancarelle e fertilizzano il territorio italiano. La Pagano ha anche suggerito l’assoluta importanza che tutti passeggino tra gli articoli della costituzione alla riscoperta dell’art.3, 9, 33, 34, 117, 118 per ammirarne la bellezza e riportare alla memoria i temi dell’inviolabilità dei diritti della persona, della tutela della salute quanto dell’Arte e della scienza, dell’istruzione e della ricerca, di come tutti i cittadini siano chiamati allo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio della sussudiarietà. Quindi, ha evocato la Montessori, Schiller, Hume, Burckart con i loro edificanti pensieri; uno per tutti, quello di Hume: il contrario della bellezza non è la bruttezza ma la rozzezza culturale, l’ignoranza emozionale. Fra l’altro, ha donato la sigla che da anni suggerisce: PIF – ossia – il prodotto interno di felicita’ che può lievitare – sostiene la stessa poetessa- solo se ciascuna persona provvede a fare bella la propria personalità compiendo ogni azione a regola d’Arte; regola d’arte é quell’essere per bene che fa bella ogni cosa, sapendo peró che: é veramente bello ciò che é contemporaneamente buono e giusto.
Lug 24