“Il comune denominatore l’ho trovato nella vostra mancanza di rassegnazione perché credete in una Basilicata migliore. Anche noi, come istituzioni, abbiamo lo stesso orizzonte. Non vogliamo rassegnarci e lavoriamo per costruire una regione più moderna, dove i giovani non emigrano, dove la sanità funzioni al meglio e dove non ci siano poveri”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala che, questa mattina, ha incontrato il presidente della Consulta regionale delle Aggregazioni Laicali (Cral) Lindo Monaco.
Il Cral il 21 giugno scorso ha presentato un documento dal titolo “Segni di Speranza. Costruttori di Futuro”. Il volume è il frutto di un lavoro durato più di un anno. Ben 17 tavoli di discussione dislocati in ogni parte della regione, si sono confrontati su diversi temi: dalla cultura al lavoro, dalla cooperazione sociale ai giovani, dalla famiglia alla comunicazione, dall’ambiente alla sanità.
“Segni di speranza – ha detto Monaco – non è un documento, non è un report di dati e non ha un valore scientifico. Il testo è uno strumento di lavoro, aperto, a disposizioni di tutti”. Ed ha aggiunto: “Condividere questo strumento di lavoro con il Presidente del Consiglio Regionale, significa portare all’attenzione delle istituzioni quanto abbiamo ascoltato in questo anno e mezzo di lavoro: le attese della povera gente, le speranze degli ultimi, i bisogni dei nostri piccoli centri e le necessità infrastrutturali della nostra comunità,ma anche il desiderio comune a tutte le genti lucane di essere protagonisti nella costruzione del futuro”.
“Mi è piaciuto il metodo usato, il confronto, la discussionee la proposta che viene dal basso – ha ripreso Cicala – deve stimolare anche la riflessione della classe politica. Da parte mia avrete sempre un interlocutore privilegiato con cui confrontarsi. Come Presidente del Consiglio Regionale – ha concluso – farò tesoro dei vostri suggerimenti con l’obiettivo davvero di aprire un dialogo costruttivo. Perché sono convinto, come sostenete in questo documento: ‘che siamo noi la prima e fondamentale risorsa della Regione. Noi con la nostra storia, con i nostri valori e i nostri ideali, con la nostra cultura e con la nostra fede’”.