La manifestazione dedicata a far conoscere la zootecnia ed in particolare la razza Podolica e le tradizioni della terra lucana, organizzata dell’Associazione regionale allevatori di Basilicata, dall’Associazione nazionale allevatori bovini Italiani Carne e dalla Regione Basilicata, nella suggestiva location del lago Sirino a Nemoli, è stato un evento pieno di significati importanti e soprattutto per riposizionare la podolica tra tradizione e sostenibilità. Così Cia-Agricoltori esprimendo il plauso agli organizzatori e riferendo che tra gli allevatori premiati ci sono anche quelli associati alla Confederazione. Si tratta dei titolari delle aziende podoliche di Albano di Lucania con i titolari Canio Perrone e Luigi Luciano Perrone. Ad entrambi sono andati riconoscimenti per le varie categorie del concorso. “Risultati – commenta Luigi Luciano Perrone, 38 anni – che ci stimolano a fare sempre meglio e sono il frutto di sacrificio, passione, saper fare in un contesto come la zootecnia sempre più difficile per le problematiche legate a qualità-quantità foraggi, costi aziendali in crescita. La nostra esperienza di allevatori, che si tramanda da generazioni, ci ha portato a realizzare una filiera della carne podolica per garantire qualità e mercati”. Tra i premi assegnati agli allevatori di Albano quello della miglior vacca presente nella esposizione, del miglior gruppo di vacche. Per Cia-Agricoltori è questa l’occasione per rilanciare la sollecitazione per più attenzione e risorse aggiuntive per il comparto zootecnico che dà valore aggiunto specie per le aree interne e di montagna. Nell’ambito delle nuove prospettive programmatiche e nel più ampio scenario definito dalle politiche europee per la PAC 2023-2027, le strategie Farm to Fork – cuore del Green Deal Europeo – e Biodiversità per il 2030, rendono operativi alcuni dei principali obiettivi legati ai sistemi alimentari, alla sostenibilità dell’agricoltura e alla conservazione delle risorse naturali. Diventa fondamentale costruire e realizzare interventi di sistema, in grado di valorizzare il sostegno della politica agricola comunitaria e delle risorse da essa derivanti, così da porre rimedio alle criticità esistenti ed enfatizzare i punti forti per cogliere le opportunità sia sotto il profilo produttivo che economico, oltre ad aumentare la remunerazione di filiera, con conseguente distribuzione equilibrata del valore aggiunto su tutti gli attori coinvolti. Per tutto questo i riconoscimenti agli allevatori hanno un forte valore di incoraggiamento. Cia e allevatori sono convinti che le risorse ci sono ma chiedono che vadano spese bene dando risposte immediate per aziende che non ce la fanno più. Non abbiamo altro tempo. Fare sistema intorno alla filiera e mostrare maggiore attenzione per il comparto zootecnico è indispensabile e dovuto a quanti continuano a dimostrare forte attaccamento alla terra e producono per rifornire le tavole degli italiani di produzioni tipiche e di qualità. Altro che le carni sintetiche”.
Lug 25