Piano preventivo antincendio, intervento Tavolo Verde Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Chi sa se la Regione, Provincia e comuni abbiano definito un Piano preventivo antincendio per salvaguardare l’inestimabile patrimonio boschivo ed agro-silvo pastorale che occupa circa 700 mila ettari della superficie regionale?
Il solo Comune di Pisticci conta più di 3 mila ettari tra rimboschimento e macchia mediterranea; questo demanio sulla carta gestita dal Comune ovvero da anni abbandonato ove è fatica inutile cercare tracce di interventi di natura pubblica atti a prevenire incendi.
Gli unici sono quelli realizzati dai volenterosi privati che come buon padri di famiglia custodiscono i propri e gli altrui beni dando prova di attaccamento e rispetto all’ambiente e in particolare modo alla natura.
Chi come i produttori agricoli e come tutti coloro che si sentono legati al territorio invitano tutte le istituzioni ed in particolare il Sindaco, gli assessori all’agricoltura e all’ambiente a mettere in atto tutte le iniziative necessarie per prevenire gli incendi di qualsiasi origine e natura.
Spiace constatare che l’invito rivolto da Tavolo Verde anche all’amministrazione comunale a mettere in atto con urgenza un adeguato Piano antincendio non sia stato colto prontamente. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: un incendio dalle vaste proporzioni si è sviluppato ieri in zona Incoronata e Cugnarelle in agro di Pisticci danneggiando più di 100 ettari di colture arboree e di Macchia mediterranea, in parte di privati e in parte gestiti dal demanio ovvero dal Consorzio di Bonifica.
È noto a tutti lo stato di abbandono in cui versano quelle plaghe nonostante siano gravate dai vincoli archeologici.
Un bilancio approssimato ci fa comprendere la natura dei danni: ambientali in generale,ma anche economici per i privati.
Potevano essere evitati? Sì, basta un minimo di sorveglianza e alcuni interventi preventivi come le Fasce Tagliafuoco lungo le aree a maggiore rischio.
Purtroppo chi ci amministra preferisce stare al fresco dei palazzi ed affidarsi ai consigli di alcuni burocrati funzionari che del territorio al pari di alcuni assessori, non gli interessa più di tanto nemmeno di rivendicare presso la Regioni i dovuti finanziamenti, in luogo di quelli non dovuti ad alcuni cittadini che diversamente dalle appariscenti Dirigenti custodiscono il territorio.