Un cast artistico composto da circa 100 persone con un’età media di 22-23 anni, 12 mila euro di budget, 10 comuni della provincia di Bari scelti per le riprese che hanno richiesto 32 giorni di lavoro ma sopratutto tanto amore per il cinema. La presentazione del backstage e del trailer del film “Non te ne andare, una produzione pugliese a cura dell’associazione culturale “Arte Officina” in collaborazione con AL Film è avvenuta anche nella sala consiliare della Provincia di Matera perchè nel cast artistico ci sono anche anche due volti dei Sassi, Mariangela Caruso e il piccolo Claudio Salvato, sul set a soli sette anni e scelto dal regista per interpretare il ruolo del protagonista della storia. In sala giunta il responsabile della produzione Massimo Porzio, suo figlio Alessandro, il regista che ha concepito la sceneggiatura, Dario Di Mella, direttore della fotografia e quattro attori: il piccolo Claudio Salvato, Mariangela Caruso, Francesca Pastanella, Andrea Ferrante e Francesca Zenzola. E’ Massimo Porzio a raccontare alcuni aspetti tecnici della produzione cinematografica made in Puglia “Non te ne andare”. Dopo aver scelto il cast artistico attraverso un casting molto selettivo il gruppo di lavoro si è formato nell’inverno scorso. Il progetto di Non te ne andare è naturalmente ambizioso. Con il direttore della fotografia Dario Di Mella abbiamo cercato di girare in alcuni paesi cercando di non offrire delle cartoline. In pratica non si cerca di catturare l’attenzione del pubblico attraverso i paesaggi ma solo con alcuni scorci. Le immagini fanno intuire che siamo in Puglia ma non svelano il paese in cui abbiamo girato. Da Massimo ad Alessandro ma si resta sempre in famiglia. E tocca al regista spiegare le caratteristiche del film. “E’ un film con una sceneggiatura abbastanza lunga, del genere drammatico. La storia denuncia diverse problematiche e dal secondo montaggio si è rivelato un progetto al contrario. Voglio precisare che non prende spunto da una storia vera ma per esempio Loris, il nome con il quale si presenta sul set il piccolo Claudio Salvato, è stato scelto perchè così si chiamava un mio amico che ha perso la vita in un incidente con la moto nella notte di San Lorenzo. “Non te ne andare” affronta anche un tema a me molto caro, quello della poesia, rappresentata da un anziano che interpreta il ruolo di un pittore. E’ un film che parla di violenza e in proposito voglio sottolinare l’interpretazione intensa di Mariangela Caruso e di Francesco Zenzola nella scena dello stupro, una scena dalla quale scaturiscono una serie di vicende che scoprirete naturalmente al cinema. La scena dello stupro in realtà non doveva essere inserita all’inizio del film e non è scaturita da un fatto di cronaca, non mi sono ispirato alla realtà. L’attenzione dei giornalisti è ovviamente per il protagonista Claudio Salvato, sul set a soli sette anni e mezzo dopo l’incontro fortunato con Maria Pia Autorino. Attrice e docente di recitazione, Autorino è arrivata a Matera per partecipare assieme a Maurizio Nicolosi alla prima produzione tutta materana prodotta dalla società Blu Video “Il Vaso di Pandora”. Autorino è tornata a Matera per “Oro Nero”, secondo film diretto dal regista di Blu Video Geo Coretti e successivamente l’attrice lanciava a Matera il progetto di realizzare l’Accademia del Cinema. E’ in questa occasione che la moglie di Geo Coretti, la signora Rosaria, segnala a Maria Pia Autorino questo attore in erba che si chiama Claudio Salvato. Maria Pia è piacevolmente sorpresa dalla spontaneità con cui Claudio risponde alle sue domande e svela subito il suo talento innato. Claudio frequenta regolarmente la scuola elementare e non racconta nulla a scuola di questa sua esperienza cinematografica. Riservato con i compagni e le maestre, vivace e sempre con la battuta pronta quando si tratta di recitare sul set. Claudio diventa il protagonista di Non te ne andare e confessa ai giornalisti quali sonos state le scene in cui si è divertito di più: “Quella in cui mi trovavo nella sala operatoria e quando abbiamo giocato a pallone”. E quella più difficile? “Quando dovevo vomitare, ho dovuto ripeterla quattro volte”. Un’altra scena impegnativa è quella in cui Claudio ha girato un piano sequenza per circa due minuti e mezzo. Le battute erano tante ma Claudio ha superato la prova confermando sul set le sue qualità artistiche. Domanda inevitabile. A Claudio chiedono se da grande vuole fare l’attore. Lui risponde con sincerità: “Non ho ancora deciso cosa voglio fare da grande”. Ai giornalisti viene presentato in anteprima il video del backstage di “Non te ne andare”: le immagini mostrano una villa su due piani che ha ospitato al piano terra le ragazze e nella tavernetta i ragazzi, una scena girata in un parco e un’altra a Bari vecchia con la sfilata in strada di un anziano che vende peperoni. Struggenti le musiche originali del film, composte dal maestro Stefano Ottomano. A Matera hanno partecipato alla conferenza stampa anche l’attore ventiquattrenne Andrea Ferrante, che nel film è Stefano, il fratello maggiore di Loris e le due amiche sul set e nella vita, la barese Francesca Pastanella, che interpreta Inès, una ragazza spagnola in Erasmus e la materana Mariangela Caruso. Francesca Pastanella, anche lei giovanissima, è alla sua prima esperienza cinematografica dopo tantissimo teatro. E anche Pastanella a tessere le lodi del piccolo Claudio Salvato. “Per soddisfare le aspettative del regista ho dovuto studiare tanto per imparare le pause, Claudio invece ce le ha già.” Mariangela Caruso è visibilmente emozionata: “E’ particolarmente piacevole per me raccontare la mia esperienza in questo film nella città in cui sono cresciuta. Nel film sono Alessandra e devo dire che non è stato facile essere Alessandra. Mi hanno già chiesto di raccontare che sensazioni ho provato ad interpretare una scena in cui vengo stuprata. Posso dire che è stata un’esperienza importante, che mi ha fatto crescere sicuramente dal punto di vista professionale. E devo dire che stasera sono emozionata perchè trovo di fronte tante persone che mi vogliono bene e che mi stanno trasmettendo delle emozioni particolari. La parola va anche a Francesco Zenzola ovvero Riccardo, l’autore dello stupro. Definito “il cattivo più buono del mondo”, Zenzola conferma l’intesa cinematografica con la collega Mariangela Caruso in una delle scene più forti della storia. Dario Di Mella racconta infine il suo lavoro da direttore della fotografia: “Dal backstage si notano i colori con i quali ho cercato di esprimere la mia sensibilità in questa produzione cinematografica. Abbiamo la fortuna di vivere in Puglia e Basilicata dove i paesaggi sono straordinari. Quando nel pomeriggio mi trovavo in viaggio verso Matera sulla strada per Santeramo sono rimasto incantato dalla bellezza del nostro paesaggio. Per questo film posso dire che il regista Alessandro Porzio ha avuto tre meriti: quello di mettere insieme un gruppo molto giovane ma già ricco di talenti, quello di selezionare nel casting i migliori attori per una storia molto drammatica e commovente e quello di lavorare in sintonia con la massima libertà e senza limiti a livello artistico.” Massimo Porzio ha poi lanciato sul maxischermo il trailer di “Non te ne andare” e ha confermato che il montaggio del film sarà completato a gennaio 2010. Poi si dovranno trovare le risorse necessarie per l’uscita del film nelle sale cinematografiche. Maria Pia Autorino ha annunciato in conferenza stampa che per Claudio Salvato ci sono ottime prospettive per una carriera artistica prestigiosa ma è chiaro che occorre lavorare per realizzare a Matera l’Accademia del Cinema. Il progetto già presentato alla Provincia di Matera si chiama Via Strasberg n. 1 e prevede la possibilità di portare nella città dei Sassi Adriana Sabatini, responsabile di casting per le fiction di Rai e Mediaset. “Gli attori sono numeri – ha precisato Autorino – ma Claudio è un bambino e non può trasferirsi sempre a Roma per essere provinato. Anche Matera ha le potenzialità per crescere dal punto di vista cinematografico e l’Accademia del Cinema rappresenta una grande opportunità per tanti giovani che hanno voglia di crescere in questo mondo affascinante.” Ad assistere alla conferenza stampa tanti amici e parenti del piccolo Claudio Salvato e di Mariangela Caruso e Ivana Danzi, un’altra giovanissima attrice materana che aveva già partecipato alle produzioni cinematografiche Vaso di Pandora e Oro Nero.
Michele Capolupo
E’ stata ospitata nella sala giunta del Palazzo della Provincia di Matera la conferenza stampa per il trailer e il backstage del film “Non te ne andare”, un film che entra nel vivo della realtà quotidiana con un velo di poesia, che ne caratterizza l’animo poetico del regista stesso. Il film è co-prodotto da Arte Officina e da AL Film. Il regista è il giovane ventiduenne Alessandro Porzio, pugliese di Sammichele che ha inserito nel suo cast due giovani materani propinati e scelti dopo una severa selezione: Mariangela Caruso e il giovanissimo Claudio Salvato. Insieme a loro gli attori Maria Pia Autorino, Andrea Ferrante, Francesco Zenzola, Francesca Pastanella e Marco Pezzella e il direttore della fotografia Dario Di Mella. La conferenza è stata introdotta dal direttore e giornalista del sito “Sassilive” Michele Capolupo. Massimo Porzio, responsabile della produzione e fotografo di scena, ha esordito proprio esaltando la bontà e la professionalità del giornalista materano e del sito da lui diretto: “Sasssilive è stato una sorpresa per noi. E’ un sito aggiornato e ben fatto. Ha promosso il nostro film con molta professionalità”. Poi ha fornito qualche indicazione più tecnica: “E’ un progetto nato un anno e mezzo fa quando Alessandro ha scritto il film e poi è stata avviata la macchina per la produzione attraverso la formazione prima di un cast tecnico e poi di quello artistico. In questo film hanno lavorato circa cento persone raggiunte con il classico passaparola. L’età media è di 22-23 anni per un progetto molto ambizioso. Alcuni attori sono professionisti mentre altri sono alle prime esperienze. E’ un film che ci ha visto girare fra i comuni di Bari (vecchia) e la provincia tra cui Bitonto, Giovinazzo Polignano, Acquaviva, Cassano Murge, Casamassima. Sammichele. Il regista ha voluto solo degli scorci paesaggistici. E’ stato girato in trentadue giorni. Si è formato un gruppo-carrozzone che in tutti i giorni si è mosso per raggiungere le location scelte per girare. E’ stata una bella esperienza”.
Così il regista Alessadnro Porzio: “Ho scritto prima il soggetto e poi la sceneggiatura che è stata abbastanza lunga. E’ un film drammatico che parla di tante cose e denuncia tante cose, e al secondo montaggio, ha preso un volto. Non è un film autobiografico o tratto da una storia vera ma è tratto da diverse storie vere come quella di Loris che prende il nome da un mio amico che con la macchina andò a sbattere contro una parete e morì”. Il regista poi presenta i vari attori. Maria Pia Autorino interpreta la madre dei due protagonisti del film. Efficace anche l’interpretazione di Andrea Ferrante, che sulla scena è Stefano, il fratello di Loris. Voglio sottolineare che è molto difficile per un attore entrare nel personaggio per trenta giorni di fila, Andrea Ferrante ci è riuscito. Il film –prosegue il regista- parla di tante tematiche e tra queste io o amo la poesia”. Poi sottolinea la professionalità di Mariangela Caruso “E’ stata propinata l’anno scorso ed è stata l’ultima delle ragazze, mentre sono stati trecento i ragazzi provinati) e per ultimo abbiamo scoperto Claudio, che è stato il bambino numero 201 in ordine cronologico. Alessandra (Mariangela Caruso) è un personaggio abbastanza difficile da interpretare. Ho avuto paura che Mariangela Caruso fosse come il personaggio chiamato ad intepretare. Questo film parla di poesia e di violenza. Alessandra viene stuprata ma dopo venti minuti dalla partenza del film lei fa l’amore con Stefano (Andrea Ferrante), trovando quindi nell’atto subito la forza per reagire. E l’artefice dello stupro è Riccardo (Francesco Zenzola), che è il cattivo più buono del mondo.
Il film l’ho scritto tutto d’un fiato e volevo creare una vicenda, senza badare alla realtà. “Lo stupro” è stato inserito dopo una mia partecipazione ad una manifestazione contro lo stupro dell’extracomunitario. Nel film c’è anche un personaggio “gay”. Il giovane Claudio Salvato racconta le sue emozioni: “E’ stata molto bella questa esperienza e ricordo molto bene la scena nella sala operatoria e quando gioco al pallone. La scena più difficile è stata quella in cui “vomito”.
Maria Pia Autorino: “Quando ho conosciuto Claudio ho avuto un istinto molto forte. Quando rivolgevo a lui alcune domande mi rispondeva quasi da coetaneo e quando mi hanno chiesto di scegliere un bambino per questo film ho pensato subito a Claudio. E’ un bambino disponibile all’ascolto e la mimesi è in lui. I talenti del cinema possono nascere anche in Basilicata ma è chiaro che devono essere sostenuti nello studio. Claudio frequenta adesso due volte al mese l’Accademia di Bari nella quale sono impegnata come docente”.
Andrea Ferrante (fratello di Claudio nel film): “ E’ stata una bella esperienza. C’è solo da imparare dai bambini”.
Francesca Pastanella (Ines): “Sono una ragazza spagnola e nel film sono la migliore amica di Alessandra. Il dato curioso è che grazie a questa esperienza ho avuto la fortuna di diventare sua amica anche nella vita. Ho fatto tantissimo teatro e questo è il mio primo film.
Mariangela Caruso: “E’ piacevole per me parlare alla mia città, alle persone che stanno vivendo con me questa esperienza. Mi hanno chiesto cosa ho provato dopo la scena dello stupro, io rispondo che da attrice ho vissuto emozioni speciali. E’ una di quelle esperienze che mi ha fatto crescere e, ripeto, è molto bello essere qui insieme alle persone che mi trasmettono emozioni”.
Massimo Porzio: “Abbiamo deciso di presentare il film dove lo abbiamo girato per coinvolgere il maggior numero di persone possibili. Le musiche sono di Stefano Ottomano”.
Alessandro Porzio: “Questo film è stato prodotto con un budget irrisorio, circa 12 mila euro, una cifra che ci ha permesso pure di mangiare durante i 32 giorni di riprese. Mediamente un film costa dai trecento ai cinquecento mila euro.”
Il direttore della fotografia Dario Di Mella: “Ho già lavorato con Alessandro Porzio per la realizzazione di due cortometraggi a Foggia. Alessandro ha avuto tre grossi meriti: quello di riunire giovani di talento, di scegliere i migliori attori attraverso il casting e delle location bellissime che ho cercato naturalmente di valorizzare attraverso la fotografia del film con la mia sensibilità”.
In chiusura la visione del trailer e del backstage e i saluti da parte di Massimo Porzio al presidente della Provincia Franco Stella che per impegni assunti non ha potuto essere presente in conferenza stampa e al direttore di Sassilive Michele Capolupo.
Carlo Abbatino.
Non te ne andare di Alessandro Porzio
Sinossi
Sullo sfondo di una meravigliosa Puglia, carica di colori, suoni e sapori, si intrecciano le vite dei protagonisti della nostra storia, così diverse e così vicine tra di loro.
Alessandra, che vive la sua età con la rabbia e con una vena di pura follia, che sfoga la sua rabbia dopo la violenza, cerca di fuggire dalla realtà che la circonda e divide la sua casa con Inès, studentessa spagnola in erasmus, che si culla con i suoi sogni adolescienziali, come la passione per la danza.
Stefano, precario a tempio pieno, cresciuto in fretta per necessità.
Omar, extracomunitario, amico di Stefano con il quale divide il poco lavoro che riesce a trovare.
Fabrizio, con il suo segreto del quale si vergogna
E poi c’è Loris, 10 anni, fratello di Stefano, con il quale vive, dalla fuga prima del padre e poi della madre.
Loris vive le storie che gli girano attorno attraverso i suoi occhi di bambino e custodisce un segreto grande nel suo cuore, i suoi silenzi ovattati dalle cuffie, ove si rifugia quando il mondo dei grandi diventa chiassoso ed incomprensibile.
Loris che scopre la vita attraverso la metafora dell’arte della pittura insegnata a lui dal vecchio pittore Salvatore nella sua bottega di pietra.
L’amore, la violenza, i sogni, l’amicizia, la malattia, la paura sono i sentimenti che dominano la vita dei ragazzi, i vicoli antichi di chianche bianche sporcate dal tempo, gli scogli nel mare trasparente della puglia, i corridoi lindi e vuoti degli ospedali, le case di studenti sono i loro luoghi, il resto lo fanno i suoni e i colori di una terra bellissima.
Note di produzione
Il film è stato girato in 32 giorni dal 6 luglio al 4 agosto, in decine di locations accuratamente scelte dal regista, nei comuni di Bari (vecchia), Polignano, Monopoli, Giovinazzo, Acquaviva delle Fonti, Cassano Murge, Sammichele, Casamassima e Marina di Ginosa.
Il cast tecnico ed artistico conta un numero pari a 100 unità, escluse le comparse, con un’età media di 23/24 anni, tra loro alcuni professionisti ma molti alle prime esperienze cinematografiche.
Il regista e sceneggiatore del film, Alessandro Porzio, è un giovanissimo di 22 anni alla sua seconda esperienza cinematografica, anche se la prima lui ama chiamarla “esperimento”, e ritiene “non te ne andare” la sua vera opera prima, diplomato in grafica pubblicitaria, coltiva da subito la sua passione ovvero la fotografia organizzando due mostre a tema che ricevono grandi consensi di pubblico e di critica, nel frattempo scrive la sua prima sceneggiatura per “tutte le volte”, ma appena terminate le riprese inizia a scrivere il soggetto del nuovo film che per quasi un anno lo impegna, attualmente partecipa alla regia di alcuni spettacoli teatrali tra i quali “Tilt” dell’attrice barese Caterina Firinu.
Il film ha avuto un costo globale di circa 12 mila euro (compreso il noleggio delle attrezzature di ripresa) ed è stato girato in digitale HDV Pro con una camera JVC completa di Red Rock e ottiche fotografiche. Attualmente è in post produzione e dovrebbe essere pronto entro la fine i primi del prossimo anno.
Cast artistico:
Loris – Claudio Salvato (bambino) di Matera
Stefano – Andrea Ferrante
Alessandra – Mariangela Caruso di Matera
Fabrizio – Marco Pezzella
Omar – Abdou Njang
Inès – Francesca Pastanella
Salvatore il pittore – Giovanni Ramunni
Riccardo – Francesco Zenzola
Madre Loris – Maria Pia Autorino
Inoltre hanno partecipato:
Damiano Russo – Lia Cellamare – Nicola Valenzano – Roberto Fatiguso – Francesco Carrassi – Mario Mancini – Andrea Cramarossa – Ivana Danzi – Nicola Loiacono – Giustina Buonomo – Marco Pilone – Claudia Cesaroni – Rosanna D’Ecclesiis – Leonardo Vasile.
Guarda il video ufficiale del trailer inserito su youtube
guarda i video tratti dal back stage di “Non te ne andare”, già inseriti su youtube