Giuseppe Di Giacomo, Segretario PD Francavilla in Sinni, ha inviato una nota per lanciare un allarme sulla carenza di medici nel paese lucano. Di seguito la nota integrale.
La carenza di medici che sta mettendo a dura prova il Sistema Sanitario Nazionale in Italia, non risparmia certamente la nostra zona. Francavilla da 4 medici di Medicina Generale, oggi, ne conta solamente due. La Continuità Assistenziale (Guardia Medica) è spesso priva di medici, infatti capita di trovare affisso alla porta dell’Ambulatorio ASP l’annuncio di rivolgersi alle Continuità Assistenziale dei paesi vicini oppure di contattare il 118.
Le dimissioni del dr. Gaetano Piesco, medico di Continuità Assistenziale da 30 anni di ininterrotta attività, svolta con scrupoloso impegno e con alta professionalità, (oggi Medico di Medicina Generale), contribuiscono a creare ulteriori problemi al Servizio di Continuità Assistenziale nella comunità sinnica.
Dal primo di agosto 2023 la postazione di Continuità Assistenziale di Francavilla in Sinni rischia di rimanere chiusa, perché non vi sono medici.
Una comunità che conta 4000 abitanti, sede di numerose attività commerciali ed imprenditoriali, adiacente alla strada statale Sinnica, una comunità dinamica che si è distinta in numerosi campi, non può e non deve privarsi di questo Servizio essenziale.
Il Direttore FF del Servizio di Assistenza Primaria dr. Salvatore Console, avendo espedito ogni tentativo per mantenere inalterato l’assetto del Servizio di Continuità Assistenziale in Francavilla ed in ogni borgo dell’Ambito di Francavilla, ha proposto un piano per scongiurare la chiusura del suddetto Servizio sia in Francavilla, comune più popoloso dell’ambito, che negli altri comuni dell’Ambito stesso.
Tale proposta scaturisce dalla mancanza di medici, nonché dalla necessità di garantire a tutti il beneficio di un Servizio di primaria importanza, infatti prevede la turnazione di ogni postazione di Continuità Assistenziale dell’ambito, onde evitare la soppressione in un centro nevralgico dell’area Sinnica.
Tutti abbiamo diritto alla salute, pertanto bisogna riflettere coscientemente sulla necessità di facilitare la soluzione dei problemi e non accontentarci di facili rimedi che non risolvono ma che, per i cittadini, si rivelano di ulteriore intralcio.
Quella che inizialmente può sembrare una soluzione ostativa (per alcuni) agevola invece, il diritto ad essere curati nel modo più rapido, così che la continuità assistenziale rimanga sempre un Servizio di prossimità per tutti.
Il mio appello è volto a sensibilizzare le coscienze di tutti, affinché ci si adoperi per le soluzioni più realistiche e più consone a garantire le esigenze dei cittadini con la disponibilità delle risorse.
Evitiamo di dividerci in sterili campanilismi, che altro non fanno che separare e dispendere le energie migliori, sentiamoci uniti e rendiamoci protagonisti del nostro futuro, solo così saremo più forti da scongiurare il vecchio detto “divide et impera”, perchè, chi ci vuole divisi ci vuole perdenti.